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I DIECI FILM DA BUTTARE

  • Messaggi
  • RaffaeleAbbate
    00 26/01/2008 16:58
    Una lista ...molto personale
    Questa lista vuole essere un personale resoconto delle peggiori produzioni cinematografiche mondiali: ovviamente basata sul mio gusto personale.

    A questo proposito è doveroso aprire una parentesi: da sempre sono convinto sostenitore che non esistano dei canoni o delle regole assolute per giudicare un film, così come per qualunque altra forma d'arte, e questo può tranquillamente farmi dire, senza alcuna soggezione, che Via col vento è una grandissima stronzata e che invece il Monnezza di Tomas Milian sarebbe da tenere nella filmoteca personale; insomma, sembrerà banale, ma un film piace in quanto tale, e il giudizio che se ne dà è sempre personale e soggettivo.

    E' bene precisare che troppo semplice sarebbe includere tutti i film dei registi che personalmente non posso sopportare (Su tutti Zeffirelli e Welles: assolutamente odiosi).
    Ecco quindi mia DOWN TEN non prima però di aver proferito la formula magica: "Questi film sono una cagata pazzesca!"


    1. 2001 Odissea nello Spazio di S. Kubrick
    Film inclassificabile. E' un film folle, intollerabile, senza capo né coda. Con ogni probabilità si tratta del tentativo più ambizioso mai realizzato di far recitare le scimmie meglio degli esseri umani.

    2 Mutande pazze di Roberto D'Agostino
    Un non regista per un non film; risultato: una non parodia dei film trash, prodotto coi contributi statali per le opere prime ai giovani registi.

    3. Titanic
    Mattonata kolossal romantico-avventuroso, che mescola senza timore del ridicolo epica, melodramma e effetti speciali, con tutti gli attori fuori parte. Intollerabili poi i principali : l'efebico Leonardino Di Caprio e la matronale Kate Winslet.

    4. La Rapina
    Kevin Costner, che dal fiasco di 'Waterworld' non imbrocca un successo, invecchiato e ingrassato, è ormai ridotto a un personaggio da videogame. Ed il film è piu noioso di un videogame.

    5.Austin Powers
    Un campionario di sublimi sciocchezze condite da ossessionanti battute, da siparietti in stile musical, da una moderata presa in giro dei costumi d'oggidì, da uno humour che non fa ridere. Ed ne han fatto anche due sequel. Drive In fa più ridere.

    6. L'innocente
    Da un orrendo romanzo di D'Annunzio, un Visconti di maniera, dove privilegia le toilette d'alta sartoria e gli arredamenti principeschi a scapito della psicologia dei personaggi. La formosa Laura Antonelli, all'epoca regina dei film sexy, soffre in silenzio e si chiede per tutto il film: "che ci faccio qui tutta vestita".

    7. Quo Vadis
    Un lunghissimo kolossal in costume, una americanata girato a Cinecittà senza, come si dice, badare a spese. Diecimila comparse che al Colosseo urlano neanche fossero al derby e uno zoo ambulante con 63 leoni, 7 tori e 450 cavalli. L'unico che si fa ammirare è il grande gigione Peter Ustinov in un Nerone che è la fine del mondo. Il resto è noia: un Robert Taylor con l'aria etenermente dormiente e Deborah Kerr meno sexy di una poltrona frau.

    8. Berretti Verdi
    Non è soltanto un brutto film sulla guerra. E' una cattiva azione a un mito come John Wayne, che a stelle e strisce e con il berretto verde si è giocato tutta la simpatia maturata.

    9. Giulietta degli Spiriti
    Film barocco, ridondante, esagerato e produce un vago senso di nausea. Pago mancia competente a chi l'ha visto tutto senza avvertire momenti irrefrenabili di cecagna.

    10 Lanterne Rosse
    Il solito film cinese, lentissimo, poco parlato, poco mosso. Quasi dei quadri ma se voglio vedere quadri vado ad una pinacoteca non al cinema
  • egaliga
    00 25/02/2008 19:17
    Io proprio su 2001Odissea devo dissentire apertamente. Che sia difficile, diciamo di non facile lettura, va bene, ma (oltre ad essere un film epocale - nel senso che dopo quello tutto è stato diverso e prima di quello la fantascienza era i film con i modellini dei dischi volanti fatti nel garage - che quindi ha letteralmente ridefinito il genere per portarlo esattamente a quello che è oggi) và ricordato che è un film del 1968. Secondo, il film può anche essere un mattone colossale e pesante (e non lo è, per me) legato ai bassifondi, ripeto, di non facile lettura (anche se la discussione potrebbe essere lunga: la dimensione filosofica del film è unica, nel senso che non molti film hanno affrontato il "viaggio della conoscenza umana", nessuno ha avuto il coraggio e le palle di fare una cosa del genere - e quando l'ha fatto Kubrick ha rischiato, e tanto) ma conserva alcune delle scene più memorabili ancora oggi di tutta la cinematografia (come ad esempio il salto temporale di milioni di anni, dall'osso di scimmia allo spazio...).
    Permettimi, dissento apertamente e anche ad alta voce...

    Il resto dei film è opinabile, molto peggio alcuni Cul Movie dell'italietta anni 70... de gustibus, si sa... al peggio non c'è mai fine, tipo I miei primi 40 anni, molti - ma non tutti - delle vacanze di natale... insomma ci si può andare a nozze. Perchè non mi dici invece i tuoi 5 (cinque!!!) preferiti?
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    newat49
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    00 26/02/2008 08:59
    In disaccordo totale su Odissea nello spazio, film bellissimo, secondo solo (forse) a Blade Runner tra i film di fantascienza. Forse non ti piace la fantascienza, caso mai prova a leggerti il libro di Arthur Clarck.

    Sugli altri, bah, coemdice anche Emiliano, c'è di molto peggio che esce nelle sale tutte le settimane, sul peggio non c'è mai fine d'altronde. Perchè non paralare del meglio, invece.

    Deegli ultimi anni:

    Le vite degli altri

    Match point di Woody Allen

    Blade Runner, versione rimasterizzata, sublime

    Ferro 3 (del regista coerano che non ricordo mai, Marianna!!!)



    http://fabiomusati.blogspot.com/
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    esteriade
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    00 26/02/2008 09:33
    a proposito di film da NON buttare
    Ferro 3 è di Kim Ki-Duk (di cui consiglio vivamente anche Time, Primavera Estate Autunno Inverno e ancora Primavera - meraviglioso film zen che mette in pace col mondo... e possibilmente anche gli altri film)

    proseguendo la lista di Fabio... Nuovomondo dove lo vogliamo mettere? e Le conseguenze dell'amore? e poi anche Il Ritorno (di un regista russo di cui non ricordo assolutamente il nome) per non parlare di Radio America...

    Certo anche tra i film, come tra i libri, c'è più da scartare che da tenere, ma tutto sommato se il pubblico continua a riempire le sale per i film con l'accoppiata Boldi-De Sica... qualcosa dovrà pur significare!


    p.s.: segnalo due film in cartone animato, non solo per bambini, che io ho visto solo molto recentemente benché non nuovissimi: Momo e La freccia azzurra (con musiche di Paolo Conte, voce di Dario Fo e di un altro che ora non ricordo...)

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    cattleja
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    Utente Veteran
    00 26/02/2008 09:38
    Anch'io dissento su Odissea, sarà che risale a un'epoca in cui i registi ce la mettevano tutta, sarà l'atmosfera, ma me lo ricordo come un gran bel film.
    Circa gli ultimi anni, la mia memoria rovista rovista, ma non riesce a mettere a fuoco nulla di indimenticabile che vada oltre gli anni 91-92, proprio quando cominciano ad affermarsi gli effetti speciali e la credibilità va a farsi friggere. Mi dispiace, ma il clamorosamente finto non riesce a coinvolgermi.
    Tranne qualche eccezione, come The Others o The Village (che poi sono fatti con la stessa tecnica)
    -------------------------------------------
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  • Menzinger
    00 26/02/2008 17:47
    Odissea 2001 è un caposaldo
    Caro Raffaeele,
    anch'io devodissentire su Odissea 2001 e, sinceramente, anche su Lanterne Rosse, che non sarà forse trai primi 10 film ma non è certo tra gli ultimi, se non altro è stato uno dei primi film a far conoscere al largo pubblico occidentale il cinema cinese.

    Quanto ad Odissea 2001 devo dire che quando lo vidi la prima volta ero solo un bambino (6 anni?) e ho continuato a sognare alcune scene per anni. Più che sogni erano incubi, devo dire, ma è stato un film che mi ha segnato profondamente. Anche il messaggio evolutivo mi ha molto suggestionato negli anni. un film che lascia così il segno 8sebbene in un bambino) non può essere considerato in modo del tutto negativo.

    Rivisto anni dopo, con quelle interminabili scene di luci e colori che roteano sullo schermo e la lungagine di altre scene (quelle a terra, bianche e asettiche), devo dire che, abituato ormai a ben altro, mi ha deluso, ma non possiamo non considerarlo un caposaldo della cinematografia fantascientifica e non solo.
  • RaffaeleAbbate
    00 17/03/2008 09:28
    Odissea nello spazio
    Sapevo di suscitare reazioni, ma provate a vederlo tutto, seduti in una poltroncina di legno e senza braccioli in un cineforum...

    ribadisco, è una mattonata indicibile...

    ricordate Fantozzi e la sua reazione alla Corazzata Potiomkjn?

    Kubrick è un maestro, ma in altre circostanze

    è facile sparare a zero sulle varie vacanze di natale vanziniane...

    ma per me i film da buttare sono essenzialmente quelli che promettono tanto e danno poco

    con l'eccezione del citato Mutande pazze inserito in lista quale rappresentante del cinema monnezza

    Ah Clark l'ho letto, sono un antico lettore di SF ed anche il libro è una mattonata.

    Per me la SF è Asimov, se devo citare un autore popolare o Bradbury come esempio alto

    I film preferiti ....

    una lista breve per autore

    I fratelli Coen e non da ora che hanno vinto l'Oscar, ma da sempre, consiglio la visione di Fargo

    Mario Monicelli

    Tarantino non tanto Kill Bill ma Pulp e un poco visto Jackie Brown

    Truffaut mi identifico con la saga di Antoine Doinel

    e poi Apocalipse Now e un poco visto I cancelli del cielo di M. Cimino, Blade Runner (amo la SF)

    gli attori
    i magnifici tre: Nickolson, De Niro e Pacino, sono grandissimi anche se leggono l'orario dei treni



    [Modificato da RaffaeleAbbate 17/03/2008 09:34]
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    esteriade
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    00 17/03/2008 09:58
    Re: Odissea nello spazio
    RaffaeleAbbate, 17/03/2008 9.28:


    I fratelli Coen e non da ora che hanno vinto l'Oscar, ma da sempre, consiglio la visione di Fargo




    Cercherò Fargo.
    Rilancio consigliando dei Coen L'uomo che non c'era :)


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    cattleja
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    Registrato il: 28/09/2006
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    00 18/03/2008 15:01
    Re: Re: Odissea nello spazio
    esteriade, 17/03/2008 9.58:



    Cercherò Fargo.
    Rilancio consigliando dei Coen L'uomo che non c'era :)




    Ovvero: il film che non ho capito.
    Mari, me lo spieghi quel film, e perchè è così bello?
    io non l'ho colto, o forse m'è sfuggito qualcosa di essenziale, ma è un film che proprio non riesco ad apprezzare

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    esteriade
    Post: 2.581
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    Utente Veteran
    00 18/03/2008 15:20
    Apprezzare un film è come per un libro, credo, cioè il risultato di un sacco di elementi e di passaggi tra spettatore/lettore e opera.

    Mi è piaciuta la storia, mi è piaciuto l'attore (che tanto non ricorderò mai come si chiama), mi è piaciuto il bianco e nero, il silenzio, la dilatazione del tempo, l'assenza specchio di un'incapacità di vivere fuori da sé. Queste sono le sensazioni che mi ricordo di quel film, immerso in un'atmosfera terribilmente nitida.

    In ogni caso Catt, per quanto mi riguarda, in un buon 95% dei casi, se un film o un libro mi piacciono tanto da averne memoria emotiva, vuol dire che per un qualche "clik" con quella storia, o scrittura, o luce, o colore ho stabilito un'empatia. Quindi è estremamente soggettivo.

    Di contro io potrei chiederti cosa non ti è piaciuto di quel film, cosa non "hai capito".
  • Swati83
    00 18/03/2008 16:43
    Ritornando a 2001
  • Swati83
    00 18/03/2008 18:40
    Ritornando a 2001
    "1. 2001 Odissea nello Spazio di S. Kubrick
    Film inclassificabile. E' un film folle, intollerabile, senza capo né coda. Con ogni probabilità si tratta del tentativo più ambizioso mai realizzato di far recitare le scimmie meglio degli esseri umani"

    Caro Raffaele,
    mi intrometto in questa discussione in quanto "parte lesa", nel senso che, provando per Kubrick un senso di profonda e sincera ammirazione, ho vissuto le tue parole come una coltellata molto violenta all'altezza dello stomaco. Da appassionata di cinema - tanto appassionata da essere una laureanda in materia con tesi proprio su Kubrick - devo non solo dissentire, ma provare a spiegare perchè la tua opinione - seppur rispettabile - non può davvero essere accettata. Almeno non da me.
    Io sono assolutamente convinta che l'arte (nel senso più generale del termine) abbia un suo lato soggettivo. Pertanto considero "normali" frasi come "Picasso non mi piace", "Philip Roth non è nelle mie corde", e nello specifico del tuo intervento "2001 è intollerabile". Ma - e sono fermamente convinta di questo - l'arte in tutte le sue forme, abbia anche la sua oggettiva parte, quella parte che, nonostante i gusti personali, non può essere messa in discussione.
    Ed è da questo punto di partenza che voglio iniziare il mio intervento:
    concordo con te quando usi la parola "folle". Anzi, io aggiungerei anche "esagerato": perchè 2001 è un film esagerato e folle nell'intreccio, negli allestimenti, nel suo perfezionismo tecnico e anche nel budget.
    Ma è e resta un opus magnum ineguagliato, oltre ad essere epitome di tutto il pensiero figurativo di Kubrick.
    Forse ciò che può turbare il seppur attento spettatore filmico è che in 2001 Kubrick abbandona la fama di regista "razionalissimo" e si butta a capofitto in un progetto che risulta essere assente sotto molti punti di vista. Anche perchè Kubrick è il padre della metafora, il più acuto sostenitore della provocazione narrativa e la grandezza di questo film sta proprio nell'aver "apparentemente" messo da parte sia il concetto e il senso di metafora, sia la provocazione narrativa. Anche perchè siamo abituati a vedere questo regista in sostrati narrativi come la satira (il dottor stranamore), la fiaba (il bacio dell'assassino), il mito (Lolita), l'apologo (Arancia meccanica) la cronaca storica (Barry Lyndon o Spartacus). Invece in 2001, Kubrick raffredda l'idea-narrazione per compiere una vera e propria operazione chirurgica che lo porterà ad un un'idea logico-scientifica.
    Capisco che chi non è amante del genere possa considerarlo "pesante" o "senza capo nè coda", ma cosa vuoldire senza capo nè coda? Senza una storia reale?
    Ma in questo film è proprio la storia che visi racconta il vero "eroe". 2001 è l'esempio più razionale ed estremo del rapporto perfetto, simbiotico tra Kubrick e la narrazione, la storia. Scimmie. Poi personaggi esclusivamente funzionali - sempre alla protagonista storia - che sarebbe troppo facile definire "inesistenti" solo perchè sono inespressivi e con volti comuni e freddi. Ed è proprio questa freddezza, questa tendenza all'assenza di emozioni negli pseudo-protagonisti che rende questo film un design piece per eccellenza. Gli oggetti, le emozioni, le pulsioni, la natura, la scienza, i personaggi tutti in funzione della storia e tutti oggtto di studio per un regista che non desidera solo osservare, ma brama all'idea di descrivere e soprattutto di immaginare.
    caro Raffaele,
    non so quanto tu possa amare il cinema, o quanto la tua vita sia impregnata del suo profumo.
    Io lo sento dentro: un film non è solo quello che vedo (lungo, corto, noioso, lento); ma è soprattutto ciò che non posso vedere ad occhio nudo e che traspare man mano che gli entro dentro. lentamente. Con addosso la voglia di carpirne segreti, sotterfugi, vizi...
    Ammetto che la prima volta che ho visto 2001 mi sono addormentata dopo mezz'ora. Avevo 8 anni. L'ho rivisto a 22, quando ho preparato il primo dei tre esami che ho dato su Kubrick e, credimi, è stata una goduria che non posso descrivere con le parole. Pur non essendo il mio genere (preferisco di gran lunga Shining o Barry Lyndon) mi ha tramortito il modo in cui questo fascinoso e attraente regista sia riuscito a legare in maniera così efficare la potenza d'azione della ragione strumentale alla sua vera, sottile, impercettibile fragilità.
    Scusatemi se mi sono dilungata o se vi ho annoiato..
    "ma lo dovevo al mio compare amico Stanley"
    Un abbraccio a tutti,
    Swati

    P.S: ti prego, Raffaele, non me ne volere...
    Swati
  • OFFLINE
    cattleja
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    Registrato il: 28/09/2006
    Utente Veteran
    00 19/03/2008 10:08
    Accipicchia che arringa. Swati!!!
    degna di una regina del forum. Chiunque tu difenda, lasci veramente l'avversario senza parole. E poi che argomentazioni. Mica dici è bello, mi piace, lo adoro, no, usi parole come "epitome", che credo stendano anche il più agguerrito dei detrattori di Kubrick...
    Insomma, se penso all'età che hai e com'ero io alla tua, mi vergogno quasi. Ma lasciamo perdere questi paragoni che non hanno senso.
    Insomma, sei in gamba, direi. A giudicare da come ti esprimi non ci si deve meravigliare se le varie Licia Troisi scrivono colossal già a 22 anni
    -------------------------------------------
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  • santiago.gamboa
    00 19/03/2008 17:53

    mi spiace di non avere abbastanza tempo, ma mi ci metterò d'impegno.
    devo studiare e ceracre di capire se sei un provocatore, un ossimoro vivente, un ipocapente, un ipervedente o un'altra cosa che fa rima con il finele "ente" ma non è deficiente.
    io so solo che me viè l'orticaria a vedere nello stesso elenco citati assieme 2001 e Lanterne rosse con BERRETTI VERDI!!!!!!! ma dico? è come chi mette il parmigiano sull'impepata di cozze

    a presto
    ...sto meditando


    P.S. la cosa che mi meraviglia non poco è l'affinità su molte altre cose che citi: attori e film
  • Maurizio J. Bruno
    00 19/03/2008 18:08
    Proprio oggi è morto il grande Arthut C. Clarke, autore del racconto da cui è stato tratto 2001 Odissea nello spazio.

    Non so se e quanto i commenti dell'Abate Raffaele abbiano influito sul suo stato di salute, ma comunque se n'è andato un grande maestro.

    Nella discussione nella quale mi sono guardato bene dall'intervenire, ho letto un passaggio in cui l'Abate (lo so che lui c'ha due "b", ma si vede che c'è uno sbaglio perfino nel suo cognome!) dichiara di aver letto il libro...

    Il libro? Il film è tratto da un racconto dal titolo "La Sentinella", non da un romanzo. Che libro ha letto, a parte quello dei Salmi Vespertini, il nostro Abate?

    In effetti, una volta ho visto in circolazione un libro con lo stesso titolo del film (con la dicitura "tratto dall'omonimo film") ma si tratta evidentemente di un numero da contorsionista con triplo avvitamento: un libro tratto da un film che a sua volta è tratto da un racconto...

    Per quel che riguarda Clarke, vi consiglio di trovare e di leggere i suoi racconti: è uno di quei rari casi in cui un autore riesce a dare il meglio di sé proprio con i racconti piuttosto che con i romanzi, che pure ha scritto.

    Buone letture a tutti. Pure all'Abate Faria!

    P.S. Spero perdonerete il tono volontariamente e bonariamente ironico di questo intervento. Lungi da me il voler offendere o screditare chicchessia. Per me ogni opinione è sacra! Perfino quelle di chi non capise nulla! [SM=g7240]
  • Swati83
    00 19/03/2008 19:37
    Cattleya, la mia è pura passione
    ...e Kubrick lo considero parte integrante del mio micro-cosmo. I suoi film, la sua logica razionale, la sua perfezione narrativa e la capacità di rendere irragionevole la ragione, hanno molto condizionato le mie scelte di studio e il mio pensiero in genere.
    E' e resta uno dei miei punti di riferimento, di fronte al quale mi sento davvero un essere così misero...
    Per questo non capisco come non si possa riconoscerne la grandezza oggettiva.
    Per quanto riguarda me, beh...è un argomento che conosco forse come la mia vita perchè sto scrivendo la tesi della mia laurea proprio sulle tematiche psicologiche di questo regista; quindi il mio modo di esprimermi su questo argomento è il risultato di tre anni intensi di studio.
    In tante altre cose mi sento ancora "un'ignorante", ma ho 25 anni e una grandissima voglia di conoscere e di imparare. Di confrontarmi e soprattutto di crescere.
    E la curiosità di scoprire il mondo non mi manca...

    Swati
  • RaffaeleAbbate
    00 24/03/2008 10:15
    Come si scrive il mio cognome ...
    Non capisco cosa ci azzecca in una discussione su Kubrick fare battute sull'esatta grafia del mio cognome, ma sul Web capita anche questo e non è la prima volta che debbo sorbirmi ironie simili, tanto è vero che sono il primo a farle

    E ci ho scritto anche una "cazzatina"

    lifeincarriola.splinder.com/post/2207664

    Ero a conoscenza del triplo passaggio dal racconto alla sceneggiatura ed infine al romanzo con i successivi sequel...

    Va tutto bene..
    ma dire che si rispettano le opinioni e poi che non capisco niente!
    beh
    lasciamo perdere

    Nessuno si è chiesto se fosse tutta una provocazione?
    Su 2001 ho scritto solo tre righe
    Fare le liste è anche questo

    Certamente un risultato l'ho ottenuto: stimolare la discussione
    E' facile fare i 10 film da buttare con la spazzatura filmica

    Ah mi aspettavo una reazione dai filo felliniani che non c'è stata ...


    Io amo il cinema e posso convenire che Kubrick è un grande maestro e
    2001 vorrebbe essere la sua Summa Teologica ma non certo il riassunto della sua opera filmica.
    Epitome significa: riassunto, compendio
    Se si adoperano i paroloni lo si faccia dopo avere controllato sul dizionario, cosa che io ho fatto

    Ma come dice Ninnillo in Natale in Casa Cupiello: "a me 'o presepe nun me piace"

    E per questo essere trattato come un becero ignorante appassionato dei cine panettoni.... non ci siamo proprio

    Ai tanti filo 2001 ...
    sconsiglio 2010 il contatto, è il sequel


    @Santiago
    tutte le liste webbiche per forza di cose sono "contaminate" e ribadisco una volta per tutte:
    NON SONO UN DETRATTORE DI KUBRICK
    anzi
    Shining, Stranamore, Barry Lindon, Full Metal Jacket e non continuo ...non perdo l'occasione di rivederli.

    Questo è cinema
    ma se mi viene 'na botta di filosofia allora recupero dallo scaffale la critica del giudizio e cerco di capirci qualcosa
    [Modificato da RaffaeleAbbate 24/03/2008 10:44]
  • santiago.gamboa
    00 24/03/2008 18:10
    il mio umile parere, raffaele, è che forse hai sbagliato l'approccio - titolando "i dieci film da buttare" perché giustappunto essendo l'italiano non un tentativo filosofico ma una lingua (per carità limitata... imperfetta e meno articolata di tante altre) quando uno aggiunge ad inizio frase l'articolo ...vuole dire che quelli sono i 10 film da buttare "in assoluto" e non che 2001 e LanterneRosse sono i due film da buttare dei rispettivi registi -
    Spero di essermi spiegato senza equivoci e malintesi-
    Io non ho sopportato questo che ho appena detto, intendendo che il peggior film di Kubrick o Zhang Yimou o Fellini sia sempre mille volte meglio del miglior film di John Wayne-

    Penso che dai maestri, anche in un'opera discutibile o brutta, ci sia sempre tanto da imparare per chiunque si avvicini al mondo del cinema e ancor di più per chi ne studia. A me personalmente non piace Fellini, ma pazienza, non per questo lo metterei in lista con Neri Parenti. E per esempio ho massacrato l'ultimo film di Olmi, non soffro di timori reverenziali, ma nell'ambito di una forte delusione su maestri e opere che aspirano all'eccellenza.

    a presto sul grande schermo
    gianfranco

    P.S. l'ultimo film per me "bello" che ho visto è Sweeney Todd (a parte qualche doveroso colpo di sonno perché visto in orario troppo notturno)
  • RaffaeleAbbate
    00 25/03/2008 10:05
    @Santiago
    il punto è proprio questo ...
    nessun timore reverenziale
    ed è ovvio che i film "monnezza" sono fuori gara

    tanto per un ulteriore stimolo
    Pubblico la lista dei 10 film da salvare
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    Stefano Santarsiere
    Post: 68
    Registrato il: 30/08/2007
    Utente Junior
    00 25/03/2008 10:06
    Da ragazzino sognavo di fare il regista cinematografico.
    Avevo in mente questo indistinto capolavoro del cinema che mulinava sotto forma di immagini, colori. Non c'era una vera storia. Solo sensazioni, e un mucchio di quadri cosmici che si alternavano quando chiudevo gli occhi, prima di addormentarmi. Doveva essere un thriller, con un personaggio solitario che abitava in una grande città americana e votato a profonde riflessioni. Doveva essere anche una metafora delle condizioni umane e sulla posizione dell'uomo in rapporto all'universo.
    Anni dopo ho visto 2001, e ho scoperto che le immagini che sognavo per il mio capolavoro erano tutte lì. In quel film. La danza delle astronavi, con la musica di Strauss in sottofondo. I pianeti che emergono dal buio interstellare. Gli astronauti che si spostano lentamente nelle loro tute. E mi ricordai di aver visto il film di Kubrik da bambino, che le sue sequenze mi erano entrate in mente alimentando la mia fantasia e il mio senso estetico. E nonostante la complessità del film, avevo anche capito che quelle immagini, quella storia, raccontavano qualcosa di molto più profondo e importante di una faccenda di cosmonauti e misteriosi monoliti. Era la Storia dell'uomo, della sua indiscutibile solitudine, forse. Quella che io non capivo e perciò non prendeva corpo nel mio favoleggiato capolavoro cinematografico.
    Ancora oggi, se devo immaginare un salto di qualità in ciò che racconto, se devo andare più su, ripenso al film che sognavo da bambino. Al significato da attribuirgli. E penso a Kubrik.
    Al suo film talmente alto da lasciarmi senza fiato. Come se dovessi tendervi piano piano, un gradino dopo l'altro, benché convinto che non raggiungerò mai la vetta.
    Scusate. Ho scoperto per caso la discussione di Raffaele e non ho potuto fare a meno di raccontare questo aspetto della mia infanzia (è la prima volta). Ma è per dirvi, in realtà, che il cinema di Kubrik è un mio talismano. Inoltre domenica scorsa ho rivisto Spartacus.
    Per questo sono stato colto da attacco di grafomania.

    A presto.
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