09/05/2008 18:05 |
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Ci sono libri che fanno venire la voglia di leggere, altri che fanno venire voglia di scrivere. Credo che questo libro incarni entrambi gli aspetti. Non conoscevo Ammaniti anche se spesso ne ho sentito parlare in termini entuasiastici e mi senz'altro al coro dei suoi estimatori. A parte la storia originale e attuale, adoro il suo modo di descrivere fatti e personaggi. Semplice, diretto, pulito. So che hanno girato un film sul suo libro, ma non ho bisogno di vederlo. Ho immaginato alla perfezione ogni cosa. Leggevo e le immagini mi passavano davanti. Un libro per tutti che arricchisce il lettore. |
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10/05/2008 18:17 |
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il film somiglia più al suo regista, che al libro in sè. Nelle dinamiche, nei colori e nelle interpretazioni degli eventi è abbastanza dissimile dal libro di Ammaniti. C'è una sceneggiatura che segue la storia solo nel fatto, ma è completamente diversa in tutto il resto.
Per me non sono capolavori, nè l'uno nè l'altro, ma si fanno ben leggere e guardare.
chiaramente è sempre il mio personalissimo parere...
Swati |
11/05/2008 08:47 |
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Mi sa che io non faccio testo perché leggo pochissimi autori italiani. E questo perché la maggior parte li considero illegibili tipo Moccia o Baricco. Non dico che scrivano male, ci mancherebbe, semplicemente non riesco ad andare oltre qualche pagina. Per queto quando scopro un autore come Ammaniti sono contenta perché faccio pace con la letteratura italiana |
11/05/2008 19:33 |
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Swati83, 10/05/2008 18.17:
il film somiglia più al suo regista, che al libro in sè. Nelle dinamiche, nei colori e nelle interpretazioni degli eventi è abbastanza dissimile dal libro di Ammaniti. C'è una sceneggiatura che segue la storia solo nel fatto, ma è completamente diversa in tutto il resto. Per me non sono capolavori, nè l'uno nè l'altro, ma si fanno ben leggere e guardare. chiaramente è sempre il mio personalissimo parere... Swati
sono d'accordo con swati, tranne che nel libro ...l'ambientazione preadolescenziale dell'incipit è perfetta
io preferisco di gran lunga l'Ammaniti di "Ti prendo e ti porto via" e de "L'ultimo capodanno" ...e il Salvatores (è lui il regista? spero di non sbagliare) di "Marrakech express"
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12/05/2008 08:31 |
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| | | Post: 5.652 | Registrato il: 21/11/2005
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Ho letto solo "Ti prendo e ti porto via", ma quando l'ho letto, ero ancora abituata a letture "classiche" della fine ottocento e primi novecento. La letteratura contemporanea non la conoscevo molto.
Di questo libro, ho il ricordo di descrizioni precise e puntigliosissime di alcune ambientazioni, scritte in maniera impareggiabile. La storia, be', in certi momenti mi sembrava un po' forzata, ma allo stesso tempo mi rendevo conto che era "nuova", e di grande impatto. Il finale, un pugno allo stomaco.
Ammaniti è sicuramente un bravissimo autore. Da tempo voglio leggere Io non ho paura, di cui non ho visto neppure il film.
Di Salvatores ho amato moltissimo Mediterraneo. Poi, è diventato troppo sofisticato per il mio cervellino obsoleto... _________________________________
Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey) |
12/05/2008 09:54 |
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| | | Post: 1.502 | Registrato il: 28/09/2006
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Ammaniti ha il pregio di possedere una scrittura classica, diretta, senza svolazzi o pretese di modernismo estremo, scrive un po' come Buzzati o Calvino. Io non ho paura lo trovo un libro stupendo, equilibrato, dopo averlo letto hai la netta sensazione di aver saputo tutto di quello che c'era da sapere. Cosa che non mi accade con tutti i romanzi.
Ho letto anche Branchie e m'è piaciuto ugualmente, e anche se appartiene a un genere più funambolico, Ammaniti conserva ugualmente lo stesso stile asciutto, pur se molto partecipativo, e diretto. Anche i racconti di Fango mi sono piaciuti tutti e alcuni vorrei averli scritti io. -------------------------------------------
http://digilander.libero.it/giomi.isabella/
http://blog.libero.it/tanysha/ |
12/05/2008 10:08 |
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cattleja, 12/05/2008 9.54:
... scrive un po' come Buzzati o Calvino.
Adesso si spiega perché mi è piaciuto tanto!
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12/05/2008 12:37 |
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santiago.gamboa, 11/05/2008 19.33:
sono d'accordo con swati, tranne che nel libro ...l'ambientazione preadolescenziale dell'incipit è perfetta
io preferisco di gran lunga l'Ammaniti di "Ti prendo e ti porto via" e de "L'ultimo capodanno" ...e il Salvatores (è lui il regista? spero di non sbagliare) di "Marrakech express"
assolutamente d'accordo con te per quanto riguarda l'incipit.
Ammaniti ha una penna interessante, soprattutto perchè segue con coerenza il suo stile tutto personale.
Però come tu stesso dici, santiago, rende molto meglio in "Ti prendo e ti porto via".
E Salvatores non è al meglio delle sue potenzialità.
Mediterraneo lo ha consacrato a regista di grande spessore, ma anch'io lo preferusco in Marrakech Express. Molto più agguerrito e preciso, sia dal punto di vista narrativo che "registico"
saluti
Sara Swati
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