Bello questo thread... pensavo di essere uno dei pochi romantici che ancora sono attaccati alla penna a sfera.
Io scrivo con la pennuccia Bic, le compro a scatolette da cinquanta pezzi. Scrivo su tutto quello che trovo a portata di mano. A volte, mentre cucino, prendo appunti sui tovaglioli di carta.
Anche io scarabocchio velocemente una sinossi molto elementare, quasi comica. Del tipo "Andrea" (tutti Andrea all'inizio, poi i nomi cambiano) "stava scrivendo un romanzo e pensa che forse può dare il libero arbitrio ai personaggi. Loro escono dal racconto e dicono di sì, ma poi rifiutano i suoi interventi e cambiano la password. Lui non può più accedere e la storia va avanti fino a che non occupa tutto il PC. Quindi cancella l'HD e si rende conto che Dio può essere come lui e cancellare la memoria del mondo. Racconta da un ospedale psichiatrico".
Qualcuno di voi riconoscerà la storia, la prima che ho postato qua. In principio era così, scritta sul retro della ricetta dei calamri ripieni. E' ancora lì, visto che la ricetta mi serve sempre...
Poi sviluppo su un altro foglio, sempre volante. Non ho un buon rapporto con i block notes. E scarabocchio proprio, disegnini che faccio mentre penso a come proseguire. Scrivo veloce e non ho il problema della scrittura che non segue il pensiero. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che penso lentamente, ma per favore non lo faccia, perchè oggi è lunedì e non vorrei scoppiare a ridere la notte di Natale, a messa...
Infine riporto tutto sul portatile, ed è stupefacente come il testo nel computer sia quasi un altro rispetto a quello manoscritto. Cambio molto nel trasporto, aggiungo tolgo e sposto. E poi, qualche rilettura, almeno tre o quattro, una prima stampa per le correzioni e la lettura ad alta voce con le intonazioni dei discorsi e la ritrascrizione al computer.
Ma a volte scrivo di getto sul computer, senza badare a fome, punteggiature o altro. Come quando ho scritto "I Grigi, I Neri", racconto figlio di due paginette di considerazioni personali.
Ecco, questo è il mio modus operandi. M riempio di fogli e sono altamente disordinato mentre scrivo, prendo appunti di un racconto sui fogli di altri racconti... alla fine qualcosa lo perdo, ma penso sempre che questo sia un aiuto per eliminare le parti inutili della storia... come fa la volpe con l'uva acerba...
[Modificato da LFK 19/12/2011 12:34]
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Non è che quando sbatti la porta poi te ne innamori...