00 21/01/2007 20:53
da:qui riporto scheda dello spettacolo


MOMIX SUN FLOWER MOON

Di: Moses Pendleton
Scene: video proiezioni di Moses Pendleton
Musiche: Buddha Experience, Brian Eno, Waveform, Hans Zimmer
Costumi: Phoebe Katzin, Moses Pendleton, Cynthia Quinn - disegno pupazzo di Michael Curry
Regia: Moses Pendleton
Produzione: Duetto 2000 srl
Interpreti: Danielle Mc Fall, Cassandra Taylor, Rebecca Rasmussen, Simona Di Tucci, Jamie Hall, Jennifer Babouta, Ari Loeb, Joshua Christopher, Christopher Patterson, Donatello Iacobellis, Jared Wootan, Roberto Olvera
Repliche: 4

Sole, fiore, luna… Fin dal titolo, il nuovo spettacolo creato da Moses Pendleton per i Momix gioca con questi tre elementi: traggono infatti ispirazione da essi i sovvertimenti e le seduzioni visuali che dieci ballerini-illusionisti creano davanti agli occhi stupefatti del pubblico. Corpi che volano, nuotano, si compongono e si scompongono, che fluttuano nel metafisico Mare Lunare; poi dinamiche fantasmagoriche che sembrano negare fondamentali leggi di gravità e d’equilibrio in un paesaggio cosmico e irreale, popolato da aeree meduse, ragni voraci, esseri composti da solo braccia o solo gambe, creature fiabesche… Il balletto suggerisce l’idea di uno spazio “altro”, diverso da quello terrestre, un luogo inesplorato che gli spettatori scoprono attraverso le magie e le astuzie visuali inventate da Pendleton. Il coreografo e regista non tradisce l’idea su cui si fonda la poetica dei Momix, quella cioè di sviluppare l’arte della danza divertendo il pubblico: Sun Flower Moon conserva lo humor delle intuizioni ma si arricchisce anche di una nuova dimensione. Nel mondo “altro” che fa da sfondo alle performances, nel “sunflower” (il girasole), per antonomasia fiore della luce, costretto qui a crescere nel misterioso crepuscolo del mondo lunare, non è difficile scorgere un preoccupato e opportuno richiamo – da parte della compagnia e di Pendleton – ai problemi dell’ambiente, alle parti disattese del protocollo di Kyoto, alla preoccupazione per una natura un tempo gioiosa, ma che ora si ammala e incattivisce.
Un collage di musiche di Buddha Experience, di Brian Eno, Waveform e Hans Zimmer, le suggestioni e gli effetti di un raffinatissimo e sofisticato progetto illuminotecnico, i geniali costumi e le proiezioni video alla cui creazione ha preso parte lo stesso Pendleton, completano uno spettacolo che lascia il segno e che la compagnia ha creato nel 2005 per celebrare il venticinquesimo anniversario della fondazione. I Momix ritornano a Trieste dopo i successi ottenuti nel 2001, quando presentarono al Rossetti Opus cactus, e nel 2004 quando crearono una serata d’incanto nel Parco di Miramare con il loro The best of.




Ecco dove m'ero cacciata io [SM=g27828] sabato pomeriggio.
Assolutamente consapevole di quel che facevo: la via della perdizione più spassionatamente consigliata a tutti.
Effetti collaterali tanti e garantiti, ma nessuno indesiderato.

E' stato stupendo.
Moses Pendleton è un genio, un artista, un essere meraviglioso.
E i ballerini non sono certo da meno.

Il Politeama Rossetti di Trieste è incantevole, ma i Momix regalerebbero magia anche dentro uno scantinato, secondo me. [SM=g27836]

Unico rammarico...non m'è riuscito di rubare una locandina...e questa non me la perdono. [SM=g27826]

[Modificato da esteriade 21/01/2007 20.54]