Credo che leggere ciòche è bello sia importante, ma ancor di più leggere ciò che ti ispira. Io mi ispiro a King (Stephen) e a un certo Poe, o Kafka... ma Leopardi e Foscolo non mancano dai miei racconti... e dalle mie storie in generale. Credo che leggere i Grandi non faccia di noi dei grandi. E neppure capire il loro stile. Sono convinto che il nostro stile nasca da dentro, e non da fuori. L'essere accostati (come è successo a me) a Kafka o Poe, non fa di noi novelli generatori di stile, ma solo copiatori...
Il mio consiglio, da imberbe, è di leggere, acculturarsi, ispirarsi dallo scrivere di altri, ma poi creare il proprio stile. Cogliere ciò che i Grandi possono darci, tutti insieme, per poi esprimerlo.
Sono un Fantozzi, un ragioniere con una piccola vita da libero professionista alle spalle, ormai. Eppure credo nella scrittura, per l'espressione che puo' darci di noi stessi... se amo, lo scrivo, ma non lo dico. E' difficile da capire, ma devo farlo. Eppure nel cuore del tempo, dove tutto rimescola, esiste una piccola feritoia da cui può fluire il testo perfetto. Non il mio, non il tuo, ma forse il nostro...
Non è chiaro, lo so, ma lo è per me... e questo mi basta...
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Non è che quando sbatti la porta poi te ne innamori...