Scritto da: esteriade 25/02/2006 18.35
Il confronto Ipa è sicuramente lo strumento più efficace...alias la verifica di quel che si è scritto, di quel che si pensa con altri.
La rete facilita il tutto, i vari siti sulla scrittura, questo stesso spazio.
non avrei aperto questo forum, non avrei mollato l'altro o gli altri, se non fossi stata convinta che il confronto è lo strumento primario per apprendere, e soprattutto se non avessi capito che questo confronto altrove non era possibile o non era più possibile (perché forse prima che vi arrivaste voi, su
quel forum il confronto era possibile anche in maniera estermamente critica e severa!)
I manuali, o i testi di cui parli tu accelerano processi ai quali chi davvero ha "intenzione" di scrivere acquisirebbe comunque, ma magari con più tempo.
forse è questo il problema? io non ho molto tempo... ho già perso troppo tempo, anni di vita vissuti lontano a quello che da sempre era il mio grande sogno: scrivere. Ora non posso permettermi di perderne altro ad aspettare che certi processi arrivino da sé...
Ho fretta... :D
Non smetterò mai di sostenere che la lettura e l'esperienza siano gli strumento principali per la scrittura.
ed è come per un musicista o per un pittore o per fisico, che di fronte a un concerto, un quadro o un esperimento non avranno un occhio da semplice "fruitore", ma istintivamente saranno portati a osservare anche gli aspetti tecnici, a cercare cosa funziona e cosa no...con occhio clinico e critico.
sono totalmente d'accordo con te, su questo.
Contenuti e forme...
prediligo le prime alle seconde, in ogni cosa, sempre.
anche su questo sono pienamente concorde. anche io ho sempre creduto che i contenuti fossero più importanti, che la storia e il messaggio insito in essa, siano prevalenti rispetto alla forma con cui vengono narrati. (da questo, la mia domanda "qualcuno leggerebbe questa mia storia? ;) )
Il capolavoro è un caso eccezionale, in cui tanto il contenuto quanto la forma vanno oltre standard che lo leghino a un contesto univoco. questo è quello che penso.
Ci sono capolavori dal punto di vista contenutistico, nei quali probabilmente la forma non è alla stessa altezza, ma a fronte di contenuti di valore pregiato, sfido chiunque a non perdonare una forma non alla stessa altezza. al limite si potrebbe dire "potrebbe essere perfettibile", ma intanto non lo si dimentica.
eppure l'idea di sviscerare un capolavoro, di vivisezionarlo per tentare di capire come è stato realizzato, è una grande tentazione. Oggi comprendo cose che un tempo, quando obbligata a studiare, non capivo e detestavo.
Il capolavoro formale, potrà essere preso a esempio di tecnica e precisione e quel che vuoi ma...che lascia? un modello...mica male, ma ripetibile.
vero
Le forme sono tutte ripetibili, i contenuti non lo sono mai.
e se un capolavoro è tale per la capacità di immortalità...hummm possono esserlo entrambi, ma l'uno per ripetibilità. l'altro per esclusività :P
questa è un'altra delle tue frasi che andrebbe inserita in home page... un'aforisma di rilevanza... (
toglierei quel "uhmmm" però :D ) :D :D :D :D :D
Quando scrivo non miro al capolavoro.
mi accontenterei di esser leggibile. Però... dai non mi dire che non senti dentro di te la voglia, la curiosità e l'impulso di scrivere qualcosa di grande, di cercare e trovare un "grande tema"... Nemmeno io miro al capolavoro, però aspiro a un tema. Quello sì.
Scrivo perchè sento l'impulso a farlo.
Un tempo era così. Anche oggi è così, ma non è più lo sfogo primordiale, il rovesciare o il liberarmi di qualcosa che preme da dentro. Oggi è più una smania che in qualche modo tendo a controllare, a tenere a bada, fino a quando decido che è il momento di sfruttarla perché matura e la lascio correre dietro alle dita sulla tastiera. E' passione e amore al tempo stesso. Non è più solo impulso e passione.
mi piace tentare di farlo bene, come per qualunque cosa la passione mi spinga a migliorare.
Oh, questo sì, senz'altro. E non sono mai soddisfatta.
Non per presunzione, ma le risposte alle mie domande mi intriga di più cercarle tra le righe di qualunque cosa, piuttosto che i manuali scritti ad oc...forse perché ai rettlinei preferisco i tornanti di montagna?...forse...
ma, non so se le mie domande avranno mai risposta. so solo che ho sempre bisogno di saperne di più... che ci devo fare?
le risposte che trovi tra le righe di qualunque cosa, sono solo intuizioni... a me piacerebbe trovare delle conferme...
Sulle intuizioni ho basato la mia vita intera... forse sarà l'età, ma un po' di riposanti conferme, senza la fatica di intuire solamente, no? :D
mentre scrivo non penso alle regole e ai tecnicismi :imb: potrei leggere tutti i manuali del mondo e di tutti i tempi...ricordo molto più facilmente le emozioni provate davanti a un libro che mi ha dato qualcosa in termini di emozioni.
mentre scrivo, vivo i personaggi delle storie. di certo non mi metto a pensare alle tecniche e alle regole. Anche perché io sono sempre stata bastian contrario nella vita, e tecniche e regole le apprenderei solo per il gusto di trasgredirle e capovolgerle semmai. Ma non penso neppure alle emozioni che un altro libro mi ha dato. Fuggo da tutto quello che potrebbe anche solo in maniera infinitesimale esser considerato influenza o ispirazione. Quando scrivo, sono me stessa. Al cento per cento. Senza sotterfugi, senza barare. Anche a costo di mostrare le mie remore, i miei tabù, le mie lacune di vita e di pensiero.