Ragazzi, è stata una giornata M.E.M.O.R.A.B.I.L.E.!
Gli autori erano meravigliosi, persone di tutte le età piene di entusiasmo e tanta emozione. Non so, vederli, è stato come rivivere il mio sogno dello scorso anno, quando c'ero io a presentare il primo libro.
Mi sono sentita subito "chioccia", li ho presi tutti sotto l'ala e ho cercato di essere il più informale possibile dando appoggio sotto ogni aspetto a chiunque, condito con tanti sorrisi e una grande solidarietà. Ho presentato l'evento con naturalezza, nessuna professionalità, parlando con il pubblico come se fossero amici e non perfetti sconosciuti.
Non mi sono vergognata a dire che non ero all'altezza e che ero un'autrice come tutti gli altri, con la differenza che ero già lì l'anno scorso e quindi l'editore mi aveva scelta per questo compito. Nessun merito particolare.
Ho parlato delle Ennepilibri, ho raccontato tante cose che sono care al mio editore (il fatto che pubblica senza chiedere contributo agli autori, che rilega a mano i libri curando la veste grafica e le fasi di stampa in prima persona), ho detto che lo scorso anno quando c'era lui era stato meraviglioso perché lui è una bella persona, ha un modo parlare pacato che metteva tutti a suo agio. E che idealmente anche quest'anno era comunque lì con noi.
E poi ho presentato i ragazzi, uno per uno, con qualche frase personale coniata al momento. Con grande affetto, cercando di mettere tutti a proprio agio, mai di spaventare o innervosire. Abbiamo ascoltato la musica di una ragazza del sud, le poesie di uno scrittore ligure, abbiamo visto un giovane liceale vincere le sue paure e raggiungere incerto il palco, c'è stato l'intervento toccante di una volontaria che ha scritto un libro sul suo difficile mondo a contatto con la malattia e la morte. E poi autori velocissimi, che ci hanno lasciato la voglia di saperne di più, autori che invece ci hanno parlato delle loro esperienze, autrici piene di charme e poi in ultimo la sottoscritta che si era dimenticata tutto e non riusciva a togliersi la veste di presentatrice per indossare quella di autrice.
Quello è stato proprio un momentaccio. Ho dimenticato la metà delle cose che dovevo dire, il mio intervento è stato breve e non so quanto abbia lasciato negli altri.
Ma alla fine c'è stata la foto di rito con tutti gli autori, lì, davanti al palo, abbracciati. E allora è stato ancora più bello. E poi tante mani da stringere, tanti "grazie" perché con la mia semplicità ho conquistato la simpatia di tutti. E poi ci siamo congedati con i soliti bigliettini da visita (ma dove li ho messi?) e la promessa che ci sentiremo ancora, che ricorderemo insieme quei momenti memorabili.
Poi ognuno è tornato nella sua parte d'Italia (Liguria, Lombardia, Campania, etc), ma non ci siamo persi del tutto. Mai nel ricordo.
PS = Sto scaricando le foto e poi preparerò l'album dell'evento.
PS2 = C'era Paolo Carpenella e fidanzata ma ISa non l'ho vista. Però è anche vero che ero un tantino sulla luna
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