Se voleva confonderci c'è riuscito. Se voleva fare un'opera apertissima a qualsiasi soluzione, ha raggiunto il suo scopo.
Se invece voleva raccontare una storia, ne ha fatto una fetta di gruviera lasciata a metà sul piatto del ristorante di una stazione...il protagonista ha dovuto prendere il treno, non si sa per dove, con chi e nemmeno se l'ha preso in fin dei conti.
Un film con pretese di narrazione surreale alla Bunuel, leggo nella recensione della critica. Con Bunuel esci inquieto, con mille domande e alcune immagini nella testa che ti rimangono per tutta la vita.
Con questo esci che non hai capito nulla di una storia che pareva carina nelle sue premesse, dei personaggi descritti a metà, lo svogimento incerto, le lacune di connessione tra gli eventi.
La grande arte è comprensibile a tutti. Spesso più con la pancia che con la testa, ma comprensibile.
Qui, vedo un grande sforzo di imitare l'arte...restando a metà.
Un lavoro irrisolto.
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