Io non ce l'ho con gli esterofili, sia ben chiaro.
Se uno scrive un racconto ambientato in Lapponia o in Grecia sono contentissima di leggerlo.
Il problema è che tutti gli esterofili scelgono l'America perchè è facile. Se si dovessero prima documentare sulle usanze della Grecia moderna o della Lapponia gliene passerebbe la voglia.
Un po' come i musicisti degli anni 70: suonavano tutti la chitarra, pochissimi il clarinetto o il corno inglese.
Allora, guarda, preferisco una storia ben ambientata in un paesucolo italiano.
Comunque è vero che un raccontino di poche righe è poco per giudicare un autore.
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