Re:
Scritto da: cattleja 06/10/2006 9.14
Bah!!!
se tutto quello che scrive somiglia al raccontino che si legge sul sito, mumble mumble!!!
infarcito di frasi fatte, esterofilo...la solita autrice che per scrivere noir ha bisogno di parlare inglese.
'nsomma!!!!!
In effetti in questo raccontino i personaggi hanno nomi americani, ma che vuol dire? Calogero e Santuzza sarebbero andati bene uguale... vero, ma forse non avrebbero avuto lo stesso impatto (ci sono locali per massaggi così particolari in Italia? non lo so, non me ne intendo molto... :imb: )
E ti dirò, ultimamente mi sto rendendo conto che per certi racconti, i nomi italiani non rendono poi così tanto, e infatti, mi sto facendo un elenco di nomi "esotici" "esteri" per i prossimi racconti e/o romanzi. E sai come faccio? Uso i mittenti delle mail spammatrici che mi arrivano a quintalate al giorno... ci son certi nomi bellissimi!
Non sono poi più così tanto d'accordo sull'italianizzare sempre i propri scritti. Ognuno dovrebbe poter scrivere e prevedere le ambientazioni come gli pare. Pensa a me, che voglio scrivere "romance" (vedi? non c'è neppure il termine italiano per definire il genere... sentimentale? bleah!) e immaginati una grande storia d'amore, rocambolesca e intricatissima, con i personaggi che si chiamano Calogero e Santuzza... Giovanna e Marcello... pensa invece se si chiamassero Ada e Osmond, oppure Issa e Lambert... tutta un'altra cosa vero? ;)
Per quello che riguarda il raccontino, è carino, lo trovo ben scritto. Non ho trovato frasi fatte o altre incongruenze... Ma se vuoi vedere un po' più da vicino come scrive, puoi leggere quello che ha vinto due anni fa il Lovecraft, è tutto ambientato sul Vesuvio con intercalari napoletanissimi...
Ti assicuro che Simonetta scrive bene. :)