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CHIUDE LA LIBRERIA SHERLOCKIANA di MILANO.

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    (Ipanema)
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    00 04/01/2009 00:34

    Informazioni di base

    Tipo:
    Descrizione:
    A Milano questo negozio storico è un punto di riferimento per gli amanti del giallo e dell'avventura ed ha visto avvicendarsi nei suoi locali grandi scrittori come Jeffrey Deaver, Andrea G. Pinketts e tanti altri, tutti ospitati da Tecla Dozio come padrona di casa.
    La Libreria del Giallo - La Sherlockiana è stata aperta il 20 maggio 1985, rilevata un pao di anni dopo da Tecla Dozio che aveva venduto il suo appartamento x rilevare la libreria allora in Corso di Porta Romana, a pochi passi dalla Statale.
    Si è poi trasferita in via Peschiera 1, stabile dei proprietà del comune di Milano in Zona Sempione, con la promessa che vi sarebbero stati altri negozi nelle vicinanze. Non fu così, verso il 2002 fu costituita l'associazione culturale Giallo and co. per ottenere i locali dal comune a condizioni più economiche. Invece il Comune di Milano ha aumentato moltissimo l'affitto.
    Da oggi la notizia ufficiale: la mitica libreria sarà costretta a chiudere a fine marzo 2009 e svende tutti i libri scelti con tanta cura al 30%.
    Altre info su: www.gialloandco.com
    Un'altra bottega storica e un importante luogo di aggregazione culturale che se ne va?

    Informazioni di contatto

    Sito Web:
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    esteriade
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    00 04/01/2009 11:45
    Non conosco Tecla Dozio personalmente, ma so che chi la conosce ne dice davvero un gran bene. Anche a me fa tristezza pensare che un posto come quello che lei aveva creato sia costretto a chiudere.
    Purtroppo cultura e soldi pare che non possano andare d'accordo quasi per definizione, e in un mondo fatto di soldi fare o proporre cultura è sempre più da folli.
    A Tecla Dozia la mia solidarietà, e l'augurio che questo sia solo un momento di cambiamento.
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    (Ipanema)
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    00 07/01/2009 08:28
    aggiornamenti degli ultimi giorni:
    Ecco la lettera promessaCondividi

    Dom 21.46
    Questa è una lettera davvero difficile e la gestazione è stata complicata.
    Forse ho sbagliato a mettere il primo annuncio della chiusura della libreria su FaceBook.
    Ho sbagliato per due motivi. Il primo: ho proprio sbagliato posto e titolo; il secondo: a non mettere spiegazioni.
    Mi assolvo, quasi completamente da entrambi gli errori.
    Dal primo perché non è un evento, ma non sapevo dove metterlo; il secondo perché pensavo di riuscire a scrivere questa lettera subito.

    La decisione di chiudere la libreria non è stata facile e ci ho perso il sonno per qualche mese.
    I motivi sono molti. Non è solo la solita e cronica mancanza di denaro, ma la consapevolezza di non avere possibilità reali.
    Fra l’altro, con somma meraviglia, mi è stata anche recapitata la notifica di sfratto. Sfratto che si riferisce alla vicenda del 2003 e che, secondo me, doveva essere conclusa, avendo pagato quello che dovevo.
    In ogni caso, questo è successo dopo che la decisione era già stata presa e che avevo capito che rimanendo in via Peschiera, non sarebbe stato possibile farcela e non mi sento né la forza fisica nè la forza mentale per affrontare un trasloco, oltre alle migliaia di euro che costerebbe.
    Un’amica/cliente, quando le ho comunicato la mia intenzione, mi ha detto: “Non hai più voglia combattere, vero?”
    E’ vero, non mi ha mai spaventato combattere; non mi interessa fare dei sacrifici, però… per qualcosa, non per niente e soprattutto quando i “nemici” sono molti.
    Quando un’attività non incassa abbastanza, ogni intervento è di tamponamento e le grosse crisi diventano cicliche. Infatti questo è stato. Se ne conoscono solo un paio perché le altre le ho risolte io e indebitandomi e con progetti faticosissimi. Vorrei raccontarvene solo una, di quelle occulte. Non ricordo in che anno, ma penso nel 2000/2001 una ventina di scrittori italiani si sono prestati a fare i testimonial di una casa di mode gratuitamente e il loro compenso e servito per tirare avanti ancora un po’.
    Non finirò mai di ringraziare le centinaia di persone che mi hanno aiutata in questi anni, ma non si può, credetemi, vivere in uno stato di continua emergenza. Quando, in passato, inopinatamente, ho detto di voler chiudere la libreria (e sapevo che era la cosa giusta), la stima, l’affetto, la partecipazione e le iniziative nate spontaneamente, mi hanno convinta a cambiare idea. Questa volta no.

    Permettetemi, a questo punto, di dirvi alcuni motivi in ordine sparso e non di importanza, se no non ce la farò mai a finire.

    Liquidiamo subito il punto “Comune di Milano” che non ha rispettato nessuna delle sue promesse. Il debito è stato saldato, l’associazione è stata fatta, ma…
    Anzi, alla richiesta di un appuntamento ci hanno risposto: “E’ inutile incontrarci, tanto non cambia niente, non ci interessa”.

    Sono stanca, dedico alla libreria molte ore al giorno e sono sola.
    La libreria con ordini, rese, rappresentanti, telefono e, raramente ;-), clienti.
    Le presentazioni: due alla settimana. Belle, divertenti, interessanti, ma faticose sia logisticamente che mentalmente. Del resto le presentazioni sono l’unico modo per avere gente in libreria.
    L’associazione, il sito, myspace, facebook, comprovendolibri, maremagnum, ecc. ecc. ecc.
    Devo dire che, quest’ultima parte, ha fatto conoscere la libreria e qualche cliente in più si è visto. Addirittura alcuni di loro il rapporto si è trasformato, in fretta, in un’amicizia per me importante.

    Dirigo una collana di gialli e mi sento in colpa verso gli autori. Ho dattiloscritti da leggere da oltre due anni, ma non ho tempo. Sarà un mio limite, ma ci metto fra le 20 e le 25 ore a leggere un dattiloscritto e, queste ore, devono essere quasi di seguito. Questo mi crea ansia e avrei dovuto scegliere di abbandonare la Todaro editore. E non me la sento, è troppo bello lavorare con gli autori.
    Vorrei arrivare a pubblicare 10/12 titoli l’anno, non 4 come adesso.

    Me ne voglio andare da Milano. Questa città, la mia città, che ho amato follemente non ricambia certamente il mio amore e sto odiandola.
    Desidero ritmi lenti e la natura intorno a me e tempo per leggere non solo quello che devo, ma anche quello che amo.

    Gli amici. Questa libreria occupa tutto il mio tempo e trascuro gli amici. Meno male che la maggior parte di loro li “frequento” in libreria e altri sanno che non è cattiva volontà se non mi faccio sentire, se non rispondo alle mail. Ma alcuni no, li ho persi perché non hanno capito. Io sono sempre disponibile per loro, solo ho tempi diversi.

    Mi fermo qua, anche se non credo sia tutto, ma ho già abusato della vostra pazienza.
    Alcune comunicazioni di servizio.
    Ho deciso, prima di rendere agli editori il venduto, di darvi la possibilità di acquistare tutti i libri presenti in libreria con uno sconto del 30%, fino al 31 marzo; poi penserò cosa fare dei libri che rimarranno perché ormai fuori catalogo. Per favorire tutti ho pensato di mettere tutto on line (questo ho fatto in questi ultimi giorni).
    Li potete già trovare su: www.vendocomprolibri.it
    Fra qualche giorno saranno anche su: www.maremagnum.com
    Spediremo in tutta Italia.
    Potete, chiaramente, venire in libreria.
    A chi volesse posso mandare anche i file.
    Per evitare confusione chiunque volesse chiedere notizie sui libri e/o ordinarne, è pregato di usare questo indirizzo:
    libreriadelgiallo@excite.it
    L’aiuto che vi chiedo è di aiutarmi a diffondere questa parte della notizia.

    Un abbraccio e un grazie sincero.

    tecla

    p.s. Magari, prossimamente, se lo vorrete, vi racconterò i miei progetti.

    p.p.s Qualcuno riceverà più volte questa lettera perché l’indirizzo è presente in diverse liste. Scusatemi, sarebbe stato davvero sopra le mie forze assemblare tutto in un'unica mail-list. Tecla Dozio



    è la lettera che Tecla Dozio ha pubblicato su Facebook Domenica scorsa.

    per chi ha facebook, il link alla lettera è sul profilo de Sherlokiana Libreria del Giallo Milano:

    www.facebook.com/note.php?note_id=58245966347&ref=mf

    il catalogo per acquistare i libri è visionabile a questo link:

    www.comprovendolibri.it/vendeanche.asp?userid=giallonoir
    [Modificato da (Ipanema) 07/01/2009 08:37]
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    (Faith Whittlesey)
  • tuttiscrittori
    00 07/01/2009 11:05
    pezzi sparsi
    non conosco personalmente tecla dozio
    ma conoscevo la libreria del giallo
    anche io ho odiato milano dopo averla tanto amata
    ho scritto queste righe per lei, per noi, per milano e per i libri

    E così sia
    un altro pezzo di cuore
    un altro pezzo di cultura
    un altro pezzo di amore
    un altro pezzo di vita
    un altro pezzo di memoria
    se ne vanno con lei

    quella bandiera color giallo
    storie di liquido corallo caldo
    ricerche attente sotto le ceneri
    di letture e passioni mai spente
    di bene che vince sul male

    in certi momenti serve la pace
    la riflessione la contrizione
    la disperazione la soddisfazione
    di essere di pensare di fuggire
    anche

    cara amica non sarai mai sola
    amici ignoti la conserveranno
    nella mente nel cuore nei racconti
    ai nipoti ai nuovi amici

    a roma e firenze
    su in valtellina e giù in salento
    in terre di mezzo e terre emerse
    ogni copertina ogni autore
    parla di lei

    quell'insegna in porta romana
    mal si sposava con la nuova milano
    ignoranza e broker
    commercio e gossip

    il nuovo potere ha morso tutto

    ha sbranato culture e genti
    menti e qualità di vita
    l'accampamento meneghino
    s'assoggetta al nuovo impero
    non più illuminista né solidale

    ci vorrebbero i nostri eroi
    marlowe il tosto 
    maigret il furbo 
    wolfe lo spietato
    per ferirlo a morte

    scarpetta l’instancabile
    poirot il presuntuoso
    colombo il bugiardo
    per smascherarlo

    holmes il manipolatore
    carvalho il coraggioso
    montalbano lo smaliziato
    per annientarlo

    loro si che metterebbero
    le cose a posto
    noi mortali dobbiamo accontentarci
    di
    sognare
    sperare
    leggere
    ricordare
    grazie tecla


    ciao a tutto il FIAE

    P.S. se qualcuno la conoscesse di persona, potrebbe farle arrivare queste parole, magari le farebbe piacere
    [Modificato da tuttiscrittori 07/01/2009 11:07]
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    (Ipanema)
    Post: 6.763
    Registrato il: 21/11/2005
    Utente Master
    00 07/01/2009 11:09
    le ho appena scritto via facebook, inviandole il link di questo post. Credo che potrebbe venirlo a leggere e dunque leggerà anche le tue parole, Gianfranco (o Nicoletta)
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  • tuttiscrittori
    00 07/01/2009 12:44
    Re:
    (Ipanema), 07/01/2009 11.09:

    le ho appena scritto via facebook, inviandole il link di questo post. Credo che potrebbe venirlo a leggere e dunque leggerà anche le tue parole, Gianfranco (o Nicoletta)



    si, gianfranco... l'unico ex milanese

    un abbraccio
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    kikivalentine
    Post: 757
    Registrato il: 09/03/2005
    Utente Senior
    00 07/01/2009 19:39
    Io sono una milanese lettrice amante del giallo, e dunque sono molto triste per questa notizia. [SM=g20542]
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    (Ipanema)
    Post: 6.765
    Registrato il: 21/11/2005
    Utente Master
    00 07/01/2009 22:15
    Re:
    kikivalentine, 07/01/2009 19.39:

    Io sono una milanese lettrice amante del giallo, e dunque sono molto triste per questa notizia. [SM=g20542]





    Tecla è una gran donna con un carattere forte, duro, ma leale e soprattutto non se la tira per niente (basta vedere la sua pagina su MySpace per capirlo!) e ha un gran senso dell'umorismo.[...]
    Prima che chiuda, andate a trovarla direttamente in libreria! Così capirete il senso di quello che ho appena scritto qui. :o
    )



    Questo mi ha scritto in privato Emanuela Zini, amica personale di Tecla, ma anche ex fondatrice insieme a me, Fabio, Marianna e Claudio di Fiae, alla quale mi sono rivolta per chiederle di fare per noi un'intervista a Tecla.

    Se avete la possibilità di andare a visitare Sherlockiana prima che chiuda, lasciate un pensierino anche da parte mia...
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    (Faith Whittlesey)
  • magister_73
    00 11/01/2009 00:04
    Ho appreso della triste notizia della libreria che chiude e, benchè non ami particolarmente gialli e noir, lo considero un fatto grave perchè ci rende tutti più poveri. Anche dalle mie parti molte librerie sono costrette a chiudere, e ogni volta si avverte un indefinito senso di abbandono, solitudine, impotenza... Il disagio poi aumenta proporzionalmente in rapporto al successo con altre attività commerciali dove si fa la fila per entrare. Pensate che nel mio paese non esiste una libreria: qualche libro si trova in edicola, ma si tratta sempre delle novità commerciali. Per acquistare dei libri, ma anche CD musicali, noi si va a Palermo, e con grande piacere, dove ci sono buone e fornite librerie. Recentemente è stata inaugurata la nuova sede della Libreria Feltrinelli che credo essere la più grande e attrezzata della Sicilia.
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    cattleja
    Post: 2.148
    Registrato il: 28/09/2006
    Utente Veteran
    00 11/01/2009 11:56
    E la cosa più triste sarà che magari al suo posto ci verrà una banca o un istituto di credito, come succede quasi sempre in questi casi, purtroppo, il quattrino viene prima della cultura.
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