00 14/11/2007 10:01
Ieri ho trovato due articoli, pubblicati su Il Messaggero, sulla fiction e sulle pecche di narrazione.

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La fiction che Rino Gaetano avrebbe preso in giro (Bruno Palermo - Il Messaggero)
Io non ho conosciuto personalmente Rino Gaetano, ma abito a Crotone nel quartiere dove viveva la nonna e dove Rino tornava ogni estate. Conosco i suoi parenti, i suoi amici d’infanzia, coloro che lo accompagnavano ogni volta (quasi sempre) che tornava a Crotone. Ho cominciato ad ascoltare le sue canzoni da ragazzino, da quando ricordo un mare di gente sotto casa mia che aspettava che arrivasse Rino per andare a stare dalla nonna. Lo ascoltavo per induzione all’inizio, cioè attraverso i dischi di mia sorella e mio fratello, ma poi me ne sono perdutamente innamorato fino a diventare un promotore delle iniziative crotonesi (non tutte). Voglio solo dire una serie di cose. >>>continua<<<



Il rispetto che si deve a Rino Gaetano (Luigi Monaco - Il Messaggero)

E poi mi ha colpito la delusione della gente comune, per la mancata citazione alla città natale di Rino. Un intero popolo di telespettatori è rimasto in trepidante attesa che si pronunciasse il nome della città, che li avrebbe emozionato e fatti sentire ancora una volta, forse come mai era avvenuto, vicini ad uno dei suoi emigranti più illustri. L’assordante assenza di riferimenti, complessivamente all’intera Calabria, rivela quanto inopportuno sia ancora l’accostamento a questa terra, per un personaggio che deve avere visibilità nazionale o essere trainante per il business.

E chissà che trovandosi tra le mani queste considerazioni, qualcuno non voglia approfondire e arricchire il dibattito, magari fornendo argomenti che ci consentano di avere nuove speranze, un po’ per i nostri figli e un po’ per il rispetto che si deve a chi ha perso la vita per poter pensare o cantare liberamente. >>>continua<<<

Devo dire che concordo.


[Modificato da (Ipanema) 14/11/2007 10:02]
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Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey)