00 05/06/2007 23:22
Intanto ti segnalo questo (il consiglio non è mio direttamente, ma dello scienziato di casa):



Perché l’universo si dà la pena di esistere? Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio.
Stephen W. Hawking

Da dove ebbe origine l’universo? Come e perché ebbe inizio? Avrà mai fine e in tal caso come? Smetterà di espandersi e comincerà a contrarsi oppure si espanderà per sempre? Con questi quesiti Stephen Hawking, forse il più grande scienziato contemporaneo, ci guida in una straordinaria avventura attraverso l’infinitamente piccolo della meccanica quantistica e l’infinitamente grande della teoria generale della relatività. Spazio e tempo, l’espansione dell’universo, il principio di indeterminazione, le particelle elementari, i buchi neri, la freccia del tempo, l’unificazione della fisica sono le tappe di questo viaggio appassionante, accessibile anche ai non specialisti. Un best seller internazionale alle frontiere della fisica, dell’astronomia e della cosmologia.


Stephen W. Hawking (Oxford 1942) è titolare della cattedra lucasiana di matematica a Cambridge (la stessa che fu di Newton). Noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, è uno degli astrofisica più autorevoli del nostro tempo. Per Rizzoli ha pubblicato Buchi neri e universi neonati (1993), La teoria del tutto (2003) e, insieme a Roger Penrose, La natura dello spazio e del tempo (2002).


In generale mi viene detto di suggerirti di leggere materiale relativo alla storia della fisica (e ci avrei giurato) e cercare testi di filosofia contemporanea (ché come ti diceva anche Ciumeo, la fisica quantistica ha condizionato parecchio anche le novelle speculazioni filosofiche).

A me è venuto in mente che Houellebecq è un autore che è stato da molta critica avvicinato alla metafisica. Io ne ho letto Le particelle elementari e Piattaforma. Forse potrebbero darti una qualche idea (soprattutto il primo)