00 02/01/2007 15:07

Il teatro deve tornare alla gente, sono pienamente d'accordo, e uno dei sistemi, secondo me, è quello di portare il teatro altrove, fuori dai teatri. Il teatro non è un luogo, e ha, nella mia concezione di teatro, la vocazione di nascere tra/da la gente.



bene, siamo d'accordo praticamente su tutto. Ed anche su come concludi. Se non che i torti stanno nel mezzo. O meglio, cerco di spiegarmi: una massa abituata al mezzo televisivo ha progressivamente abbandonato le sale, per i motivi che ci siamo messi a sottoineare. Ma il danno non è venuto solo da parte degli addetti del teatro, anche il pubblico fa la sua parte.
E' il solito cane che si morde la coda: è il pubblico che richiede, ad esempio, la Marini, le vallette a teatro? Chi guida le scelte delle stagioni? Siamo "noi" a dover educare la gente?
Sono ovviamente tutte domande da avvocato del diavolo. Ognuno si dà la risposta che preferisce.
Io, personalmente, credo che in questo esatto momento storico, stia intervenendo una sorta di overdose da immagine. Quindi credo in un ritorno del teatro alla sua funzione.

PS: mi spiegate come fare per mandarvi il testo? Mi sono iscritto alla lista yahoo... basta che invii una mail con l'allegato? [SM=g27833]
Mandate anche voi i vs. testi, davvero mi piacerebbe leggerli, commentarli, etc.