00 23/11/2006 21:53
Non credo sia opera facile portare in scena una storia come quella della Sloi. So che a monte del lavoro teatrale ci sono stati lunghi periodi di ricerca, di materiale e persone. Interviste, documenti...
Una gran tenacia.
Con altrettanta tenacia la ricerca è andata avanti sul palco, dal palco, a trovare la "formula" giusta per arrivare al giusto risultato: far conoscere una delle tante storie di cui la cronaca "ufficiale" ha sempre detto poco, e portarla oltre le generazioni, e ben oltre la retorica. Attraverso le parole, che grazie alla voce di Andrea prendono corpo. E le scene si vedono, come proiettate sullo sfondo del palco, e davanti ai propri appaiono gli occhi smarriti di chi ha vissuto quei momenti, senza capire, increduli che quella meravigliosa "machine" di lavoro e tranquillità economica e sviluppo, fosse in realtà una macchina da morte.

E il ruolo di attore-narratore-voce-memoria di Andrea, solo in scena, è duro...ma il Brunello l'energia ce l'ha, ben shakerata con la passione e la convinzione.

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