00 01/10/2006 12:39
Re:

Scritto da: (Ipanema) 30/09/2006 15.15
E che ci vuole a farne di così ben fatte e rispettose dell'altrui lavoro o aspirazione?



Eh, sembra faciel fare un buon caffè :D ma considera
che gli ingredienti siano parecchi:

intanto l'ottimo coordinamento di Franco. Insostituibile nei modi nell'efficienza, anche se spesso è talmente oberato che bisogna aspettare un po' per le risposte.

Poi la possibilità di contare su un parco redazionale fisso di una dozzina di persone, in modo che quando alcuni elementi sono strafogati nel lavoro c'è cmq una parte che, a rotazione, riesce a garantire il 'palinsesto'.

Poi c'è un piccolissimo parco di collaboratori esterni, che propongono un pezzo un tantum. Anche queste son boccate di ossigeno, perché certi giorni è difficile raggiungere le 5 news. Non per mancanza di materiale ma per mancanza di tempo per lavorarlo (la media giornaliera delle news in preparazione è sempre una 20ina di pezzi).

Poi c'è la volontà di mostrare agli occasionali (preliminramente scremati da Franz, in questo è selettivo) come costruire un pezzo ed evidenziargli gli errori (anche questo 'tutoraggio' porta via tempo e impegno, a volte per mesi, è un po' come fare l'editing, anche se su picccola scala).

Poi c'è un certo grado di specializzazione, per cui ciascuno è esperto di un tot di argomenti (anche se non significa che se vuol scrivere qualcosa di completamnete diverso non possa farlo).

Poi c'è la ricerca della professionalità: su Internet va tutto piu' veloce,così anche se non si è i primi su una certa notizia, si cerca cmq di darne un approfondimento in modo da dare un valore aggiunto al pezzo che gli altri non danno. In piu' c'è una grande attenzione al copyright (cosa che su Internet viene puntualmente violata - tant'è vero che a volte, sul forum della Guida, mi postano link a siti che, pur di fare lo scoop, riprendono immagini piratate e che quindi mi tocca poi togliere).
Ecco perchè, per es. non troverete mai interviste tradotte da altre testate, come fanno tanti, fregandosene bellamente (o peggio per ignoranza).

Poi c'è un software ottimo, funzionale e facile da usare (merito di Silvio). Per qualsiasi problema tecnico lui arriva in aiuto.

Poi c'è l'entusiasmo e la voglia di proporre idee nuove.

Poi c'è che nessuno sale in cattedra a dar lezioni agli altri. C'è molto spirito di squadra, ci si aiuta indipendentemente dalla logica "è un pezzo mio, è un pezzo tuo" e quando qualcuno fa un lavoro particolarmnete bello c'è il riconoscimento da parte degli altri.

Poi c'è la possibilità di crescere (cioè venire coinvolti nei molteplici progetti della casa editrice).

Infine c'è un'orgaizzazione ben oliata, che fuori non si vede ma dietro le quinte si coordina con una mailing list sempre in funzione, dove si discute sui pezzi in lavorazione, si postano dubbi, risposte, link, aiuti e quant'altro.

Come vedi, gli ingredienti non son pochi ;) E non so quante testate siano in grado di dare tutto questo. Io ho collaborato a parecchie in vita mia, ma un'amalgama così non l'ho mai vista.
C'è anche da dire che il tutto non è nato così, è andato costruendosi grazie all'apporto di ciascuno.

[Modificato da Guida 01/10/2006 12.42]

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