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I Libri che leggiamo, rileggiamo... impariamo a memoria

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    (Ipanema)
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    00 22/11/2005 17:34
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    Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
    Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
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    esteriade
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    00 23/11/2005 14:32
    il tuo post è ingannevole, Ipa... è vuoto!

    il libro che ho letto e riletto per più volte in vita mia, è "L'isola di Arturo" di Elsa Morante. l'ultima volta, qualche anno fa...

    Non per il pregio letterario, ma per la storia, che m'è rimasta nel cuore da che ero adolescente.

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    (Ipanema)
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    00 23/11/2005 15:38
    esteriade, ho letto l'Isola di Arturo quest'estate... un piccolo capolavoro... scritto in un modo come solo la Morante sa fare... (ho letto anni fa La Storia) e mi conquistò...

    ti dirò, mentre leggevo L'Isola di Arturo, mi è capitato spesso di pensare: se la Morante tentasse con questa scrittura densa e cremosa, di pubblicare oggi... troverebbe un editore disposto a scommettere su di lei...

    non mi son saputa dare risposta...
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    esteriade
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    00 23/11/2005 16:08
    Non lo so, sai?

    l'opera più bella in assoluto della Morante, secondo me è Scialle andaluso.
    eppure pensa che della Morante tutto è stato detto fuorché che fosse cremosa. ha fatto parlare un bel po' di sé ai suoi tempi, appariva come una donna "dura" con una scrittura incisiva e tagliente (soprattutto ne L'Isola di Arturo), era amica di Dario Bellezza (conosci? poeta omosessuale dichiarato, tacciato di misoginia, che è stato da poco rivalutato dalla critica letteraria...postumo)

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    (Ipanema)
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    00 23/11/2005 18:44
    ehehe... di Dario Bellezza so qualcosa perché anni fa assistetti a una cosa di cui non si parla più... Carmelo Bene, al Duse di Bologna, doveva mandare in scena il Macbeth. Ma poiché aveva avuto un problema di schiena tale da dover far andare a monte molti spettacoli, fece venire lo stesso gli spettatori, poi sul palco disse che se volevano potevano restare e avrebbe recitato poesie di Dario Bellezza, oppure andarsene e chiedere indietro i soldi spesi.

    Fu una rivolta generale...
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    =@Emanuela@=
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    00 23/11/2005 19:56
    E bravo Carmelo... :)
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    newat49
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    00 24/11/2005 12:14
    A distanza di decadi, ovvero quando avevo vent'anni, trenta, quaranta, e il prossimo giro del tempo sarà tra un paio d'anni, sempre gli stessi autori e gli stessi libri:

    - Kafka. Il processo e il Castello su tutti
    Per me leggere e rileggere kafka è ritrovare ogni volta l'emozione di smarrirsi totalmente nella lettura, entrare in uno spazio indeifinito e senza tempo, dove fatti apparentemente normali, raccontati con uno stile piano e semplice, si trasformano via via in labirinti del pensiero umano, nell'atrocità della storia, nella follia claustrofobica dell'umanità. Il maestro, su tutti.

    - Borges: Finzioni, L'Aleph
    Il confine sottile e invisibile tra realtà e sogno, verità e menzogna, saggio critico e racconto fantastico.
    Geniale è il termine che meglio coglie Borges, una sfida continua con il lettore nel suo gioco di specchi, nei suoi labiirinti reali e immaginari, dentro le librerie di tutto il mondo, nel suo amore totale per i libri.


    http://fabiomusati.blogspot.com/
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    esteriade
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    00 24/11/2005 13:09
    Re:

    Scritto da: newat49 24/11/2005 12.14
    A distanza di decadi, ovvero quando avevo vent'anni, trenta, quaranta, e il prossimo giro del tempo sarà tra un paio d'anni, sempre gli stessi autori e gli stessi libri:

    - Kafka. Il processo e il Castello su tutti
    Per me leggere e rileggere kafka è ritrovare ogni volta l'emozione di smarrirsi totalmente nella lettura, entrare in uno spazio indeifinito e senza tempo, dove fatti apparentemente normali, raccontati con uno stile piano e semplice, si trasformano via via in labirinti del pensiero umano, nell'atrocità della storia, nella follia claustrofobica dell'umanità. Il maestro, su tutti.

    - Borges: Finzioni, L'Aleph
    Il confine sottile e invisibile tra realtà e sogno, verità e menzogna, saggio critico e racconto fantastico.
    Geniale è il termine che meglio coglie Borges, una sfida continua con il lettore nel suo gioco di specchi, nei suoi labiirinti reali e immaginari, dentro le librerie di tutto il mondo, nel suo amore totale per i libri.





    Grandi entrambi!

    Kafka ce l'ho nel cuore, insieme a Egon Schiele (pittore espressionista) nella mia mente se ne vanno a braccetto a imbrattare i cartelloni delle pubblicità!

    Borges è un pozzo infinito di cose... e ora che ci pesno Fabio, è da un po' che non lo rileggo l'Aleph. terminato il libro che sto leggendo, lo riprendo in mano. effettivamente mi ci starebbe benone in questo periodo!
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    (Ipanema)
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    00 25/11/2005 11:15

    L'isola

    Le isole del nostro arcipelago, laggiù, sul mare napoletano, sono tutte belle.
    Le loro terre sono per grande parte di origine vulcanica; e, specialmente in vicinanza degli antichi crateri, vi nascono migliaia di fiori spontanei, di cui non rividi mai più i simili sul continente. In primavera, le colline si coprono di ginestre: riconosci il loro odore selvatico e carezzevole, appena ti avvicini ai nostri porti, viaggiando sul mare nel mese di giugno.
    Su per le colline verso la campagna, la mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole, coperte di iottoli e conghiglie, e nascoste fra grandi scogliere. Fra quelle rocce torreggianti, che sovrastano l'acqua, fanno il nido i gabbiani e le tortore selvatiche, di cui , specialmente al mattino presto, s'odono le voci, ora lamentose, ora allegre. Là, nei giorni quieti, il mare è tenero e fresco, e si posa sulla riva come una rugiada. Ah, io non chiederei d'essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d'essere uno scòrfano, ch'è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell'acqua...




    l'ho ricopiato per inserirlo in un post sulle "tecniche di lettura"... era una sorta di risposta provocatoria. Volevo vedere i commenti di chi si sente già un esperto... ma poi mi son detta: a che pro? e basta!

    però questo pezzo era già stato impostato, ricopiato a fatica... e allora, quale omaggio a Elsa Morante (di cui prestissimo comprerò Lo scialle Andaluso, come da consiglio di esteriade)... ecco, lo metto qua.

    :P
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    newat49
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    00 25/11/2005 12:08
    Eh sì, cara Ipa, questa bella andatura poetica della frase, la ricchezza della nostra lingua, la sua dolcezza che accompagna quella della natura, l'uso accorto ma non striminzito delle aggettivazioni, le descrizioni anche puntuali della natura che riempiono la pagina di suoni, odori, profumi!
    Eh sì, quant'è poco moderno tutto ciò!
    E quanto è bello invece ed eterno, valori ben più ampi della modernità...
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    esteriade
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    00 25/11/2005 16:51
    "Quella, che tu credevi un piccolo punto della terra,
    fu tutto.
    E non sarà mai rubato quest'unico tesoro
    ai tuoi gelosi occhi dormienti.
    il tuo primo amore non sarà mai violato

    Virginea s'è rinchiusa nella notte
    come una zingarella nel suo scialle nero.
    Stella sospesa nel cielo boreale
    eterne: non la tocca nessuna insidia.

    Giovinetti amici, più belli d'Alessandro e d'Eurialo,
    per sempre belli, difendono il sonno del mio ragazzo.
    L'insegna paurosa non varcherà mai la soglia
    di quella isoletta celeste.

    E tu non saprai la legge
    ch'io come tanti imparo,
    - e a me ha spezzato il cuore:

    fuori del limbo non v'è eliso"

    Elsa Morante

    La poesia è in apertura de L'Isola di Arturo.
    ci ho sempre visto una gran carica, uno splendido inno alla sacralità della vita interore e dei sogni.
    Arturo è anche il nome di una stella della costellazione di Bootes, è splendida, rossa luminosa e intensa.
    m'è venuto un attacco di nostalgia...
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    cattleia
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    00 07/12/2005 12:10
    Re:

    Scritto da: esteriade 23/11/2005 16.08
    Non lo so, sai?

    l'opera più bella in assoluto della Morante, secondo me è Scialle andaluso.



    siii, d'accordissimo, è una raccolta di racconti formidabile, feconda, cioè in grado di suscitare spinte ispiratorie notevoli.
    Ma l'Isola di Arturo mi è piaciuto tantissimo anche lui