00 05/01/2013 22:05
Ciao a tutti, sono appena arrivata sul forum e bazzicavo intorno per dare un'occhiata... Mi piace questa conversazione perchè proprio in questi giorni mi interrogavo sullo scrivere "maschile" o "femminile"...
Ho appena finito di leggere "Nei mari estremi" di Lalla Romano, e lei mi sembra così spietatamente meravigliosa, asciutta come immagino dovrebbe essere una scrittura maschile. Quasi "scientifica". Poi penso alla dolcezza di Hesse, magari... E quindi, qual è la distinzione da fare? forse nessuna... Forse si parte da quel punto remoto che prelude alla creazione pura per scoprire che non ha sesso (un androgino?), forse un lavoro ben fatto, lungo gli anni, porta a una maturità che prescinde dalla distinzione di genere? :) quante domande...