00 03/05/2012 16:59
Io mi unisco ai complimenti fatti a Luca e approfitto per esprimere un mio pensiero.

Secondo me, noi che viviamo molto a contatto con i libri, rischiamo di divenire ipercritici con quello che leggiamo, ce lo godiamo meno perche' non lo buttiamo dentro e via, non lo scorriamo piu' a "livello di pancia". La parte emotiva ne soffre. Ormai, se io leggo qualcosa per una recensione, devo sforzarmi molto per dividere il mio giudizio in due parti: quello emozionale e quello che deriva da un apprezzamento piu' formale di un manoscritto. Credo che le persone 'normali', invece, anche a livello di lettori forti, siano meno inflessibili di quanto temiamo. Vengo al punto: dovremmo essere meno severi anche con noi stessi quando scriviamo. Il che non significa non sforzarsi di migliorare, ma pure non credere che una parola ripetuta a distanza ravvicinata rendera' la pagina una schifezza.
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