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FESTIVAL DELL'INEDITO O FESTIVAL DELL'INAUDITO?

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    (Ipanema)
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    Registrato il: 21/11/2005
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    00 03/04/2012 09:47
    A Firenze meglio un festival letterario vero. Lettera aperta di scrittori fiorentini e non.
    2 aprile 2012 • pubblicato da minimaetmoralia


    Gentile Sindaco e Assessore alla Cultura Matteo Renzi,
    Gentile Assessore all’Università, Ricerca e Politiche giovanili Cristina Giachi
    Gentile amministrazione del Comune di Firenze,
    Gentili redazioni di giornali, magazine e radio nazionali e locali,



    apprendiamo dalla stampa nazionale e locale la nascita del “Festival dell’Inedito”, iniziativa con sede a Firenze che dichiara promuovere i nuovi talenti e lo scouting letterario, previo però pagamento di cospicue quote di iscrizione da parte dei partecipanti.

    L’entità di tali quote e le modalità stesse del procedimento di selezione mostrano a nostro avviso come l’obiettivo non dichiarato di questo concorso sia fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive: ai 130 € (+IVA) richiesti per la prima fase di selezione, con i quali i concorrenti sostanzialmente acquistano una scheda di lettura della loro opera, si aggiungono infatti altri 400 € (+IVA), destinati tra altre cose al noleggio di uno spazio espositivo di cui si fatica a capire l’utilità. Crediamo che iniziative come questa riflettano quello che sta accadendo a una parte della produzione culturale italiana: la dismissione della selezione intellettuale intesa come valore e l’ostracizzazione della scelta critica in favore di pratiche di valutazione, promozione e pubblicazione a pagamento.

    Se una città davvero aspira a essere comunità libera di scambio tra scrittori, ha il dovere promuovere e patrocinare iniziative di qualità dove scrittori e aspiranti possano veramente – e senza balzelli di sorta – entrare in contatto, e rifiutare quegli eventi che puntano innanzitutto a riscuotere denaro da chi coltiva un sogno.

    Inviamo la presente non solo in qualità di scrittori, ma anche in qualità di lavoratori della cultura e del giornalismo, di operatori culturali, curatori, critici, ricercatori. La nostra posizione contempla cioè la preoccupazione nei confronti non solo di chi “acquista” cultura, ma anche di chi la produce: col nostro appello vogliamo difendere anche i diritti dei tanti lavoratori della cultura sottopagati e sfruttati, che ogni giorno realizzano traduzioni, comunicati stampa, volumi, eventi, lavorando per un ingranaggio che rischia di andare fuori dal proprio sesto anche a causa di cattive pratiche come quella di un “festival dell’inedito” in cui si chiedono cospicui contributi ai partecipanti.

    Confidiamo che i soggetti privati e istituzionali promotori e organizzatori di questa iniziativa e i partner che vi aderiscono vogliano chiarire, in un confronto pubblico da prevedere in tempi brevi, quale idea di cultura intendano sostenere attraverso iniziative del genere.

    Scrittori fiorentini, Generazione TQ, Scrittori in causa, Scrittori precari, e altri.

    Aderiscono da Firenze

    Alessandro Raveggi
    Vanni Santoni
    Emiliano Gucci
    Marco Vichi
    Sergio Nelli
    Paolo Ciampi
    Ilaria Giannini
    Marco Simonelli
    Francesca Matteoni
    Gregorio Magini
    eFFe
    Francesco Recami
    Matteo Salimbeni
    Rosaria Lo Russo
    Paolo Maccari
    Francesco D’Isa
    Vittorio Biagini
    Michele Dantini
    Raoul Bruni

    Aderiscono dall’Italia e dall’estero

    Michela Murgia
    Carolina Cutolo
    Andrea Libero Carbone
    Giorgio Vasta
    Chiara Beretta Mazzotta
    Marco Mancassola
    Vincenzo Ostuni
    Gianfranco Franchi
    Filippo Bologna
    Alessandro Bonino
    Peppe Fiore
    Alessandro Viti
    Matteo Fantuzzi
    Valerio Cuccaroni
    Christian Raimo
    Veronica Raimo
    Andrea Cortellessa
    Tommaso Giartosio
    Marco di Marco
    Valentina Rizzi
    Carola Susani
    Michele Vaccari
    Lorenza Pieri
    Sciltian Gastaldi
    Michele Vaccari
    Mattia Carratello
    Giuseppe Zucco
    Emiliano Sbaraglia
    Flavio Pintarelli
    Simone Ghelli
    Gianluca Liguori
    Luca Piccolino
    Angelo Zabaglio
    Lidia Massari


    www.minimaetmoralia.it/?p=7298

    per chi vuole aderire, basta un commento nel thread indicato, penso.
    _________________________________
    Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
    Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
    (Faith Whittlesey)
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    cattleja
    Post: 3.798
    Registrato il: 28/09/2006
    Utente Master
    00 03/04/2012 11:15
    E' una vergogna!!!! [SM=g7362]
    Mi sto acutamente vergognando di essere mezza toscana, davvero questo scivolone di stile per Renzi e la sua città non ci voleva!!! Ho già espresso il mio parere su FB (grande Marco Vichi che si è schierato contro!!!). Maq che si credono di combattere la crisi speculando su chi scrive????
    -------------------------------------------
    http://digilander.libero.it/giomi.isabella/
    http://blog.libero.it/tanysha/
  • felicina78
    00 03/04/2012 15:51
    Sono pienamente d'accordo con Ipanema.
    Ho avuto un bel po di esperienza con i festival (di cinema per cortometraggi)e purtroppo accanto a molte manifestazioni "sincere" ce ne sono molte che invece cercano di fruttare chi ha qualcosa da dire e un diperato bisogno di visibilità! Provare a farsi conoscere partendo dal basso è già di per se una gran fatica e certo non giova all'umore rendersi conto che c'è qualcuno che ti vuole sfruttare prima ancora di iniziare... Tasse di iscrizione esorbitanti, obblighi di presenza dall'altro capo della penisola (a carico tuo) senza sapere neppure se sei selezionato etc a volte ti portano a rinunciare ad alcune vetrine, anche importanti.

    Dalla mia personale esperienza però ho capito che vale la pena e bisogna avere il coraggio di scegliere e di non farsi sfruttare anche se l'occasione è ghiotta perchè con una buona dose di tenacia e un lavoro ben fatto, di opportunità ce ne sono altre e la soddisfazione è doppia!

    Felicina [SM=g7339]