SILVANA GANDOLFI

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(Ipanema)
00mercoledì 28 dicembre 2005 14:07
Silvana Gandolfi


Attualmente è forse la più sofisticata e raffinata delle nostre narratrici per ragazzi. Nata a Roma nel 1940 da padre triestino e da madre russa, Silvana Gandolfi si è laureata in Psicologia dopo un curriculum di studi non sempre regolare, dopo il matrimonio, la nascita di un figlio e il divorzio.

Per vivere ha scritto oroscopi e novelle per riviste femminili e ha tenuto la posta di Albano e Romina rispondendo ai fans in vece loro, ha scritto romanzi rosa e ha fatto traduzioni, e prima che di libri per bambini si è interessata di psicoanalisi, buddismo, viaggi ( , dice di sé ):


www.unilibro.it/find_buy/result_scrittori.asp?scrittore=Gandolfi+Silvana...
(Ipanema)
00mercoledì 28 dicembre 2005 14:40
Mio figlio incontrerà questa scrittrice alla fine di Aprile a scuola, quest'anno. E per quell'incontro dovrà aver letto almeno tre dei suoi libri. Quindi la prima cosa che abbiamo fatto è stato acquistarne due. Non immaginavo che si trattasse di una scrittrice così prolifica. Ha al suo attivo un numero ampio di titoli di romanzi scritti per i ragazzi, ognuno tra l'altro con titoli che attirano in maniera particolare.

E poiché tutto quello che legge mio figlio, finisco sempre per leggerlo prima io, non mi sono smentita nemmeno stavolta. Ho preso prima il libro Pasta di Drago. E l'ho divorato in un giorno. Poi ieri mi sono dedicata in maniera forse meno forsennata a La Memoria dell'Acqua, che mi ha restituito un sorriso e un profondo buonumore durato tutto il giorno.

Niente bacchette magiche, pozioni o incantesimi nei libri di Silvana Gandolfi. Ma questo non significa che i suoi romanzi non siano pieni, intrisi di magia. La "magia" che la Gandolfi racconta è il mistero che lega popoli sconosciuti e dimenticati attraverso la cultura, le usanze alle loro tradizioni e leggende.

In Pasta di Drago Andrew è un uomo maturo e depresso, succube di una moglie arcigna e oppressiva, che cerca un proprio spazio e una propria identificazione attraverso strani corsi per corrispondenza. Trovandosi in viaggio per lavoro in Nepal, una sera incontra un vecchio guru per le strade di Kathmandu che gli affida un preziosissimo unguento, pregandolo di consegnarlo alla nipote, che nient'altro è se non la Kumari, la Bambina Dea, la persona più innavicinabile, inguardabile e irraggiungibile di tutto il Nepal. Andrew non andrà in cerca della Kumari ma mangerà lui lo strano unguento. E al ritorno si ritroverà inspiegabilmente ringiovanito e rinvigorito nelle forse e nello spirito. Fino a quando non si renderà conto che questo processo di regressione nell'età fisica è irreversibile e dovrà ritornare in Nepal per ritrovare l'anziano guru e ottenere da lui un antidoto che gli impedisca di scomparire dalla terra tornando a essere un embrione umano. Sarà in quest'occasione che incontrerà la Kumari e che con lei si avventurerà nel cuore del Nepal e vivrà ogni sorta di avventura per raggiungere il lago dal quale il nonno della Kumari aveva raccolto la Pasta di Drago che mantiene sempre giovani.

Ne La Memoria dell'Acqua, il protagonista invece è Nando, un ragazzino di 11 anni con un difetto corporeo che da sempre lo affligge: ha sei dita ai piedi. E di questo si vergogna al punto da chiudersi in se stesso e non uscir di casa. Fino a quando dal lontano Messico viene a far visita alla famiglia uno strano zio acquisito, Pepe, un discendente della stirpe dei Maya che lo invita a soggiornare con lui in Messico. Insieme a Zio Pepe, Nando scoprirà una piramide Maya nascosta nella giungla nella quale scenderà alla scoperta di tesori nascosti e scoprirà che le sue sei dita dei piedi sono la chiave per aprire un passaggio segreto all'interno della piramide. Ma il passaggio segreto che si aprirà a Nando sarà quello della caverna dove scorre una sorgente che non è stata mai inquinata dalla vita umana e che per questo motivo è stata in grado di conservare la forza di ricordare. Dalla memoria dell'acqua, Nando farà la conoscenza con le ombre dei Bambini Blu, i Bambini Antenati, tutti con sei dita alle mani e ai piedi che venivano sacrificati consegnandoli appunto alla memoria dell'acqua. E conoscerà anche il Popolo della Nebbia, una tribù di diretti discendenti dei Maya non estinti, con usi, costumi e strani rituali.

"La mia vita non è una linea retta: ho cominciato a dedicarmi ai libri per bambini tardi, dopo aver vagato seguendo altri sentieri: psicoanalisi, buddismo, viaggi. Di tanto in tanto sfornavo novelle per adulti, racconti radiofonici e brevi sceneggiature. Fino a ora ho scritto sempre in prima persona, identificandomi con i protagonisti, abitatori di un infanzia introversa e fantasiosa, non sempre felice. Vivo in un piccolissimo appartamento del centro storico di Roma: angolo cottura, niente gatti e libri chiusi in scatoloni per mancanza di spazio. Qui scrivo e conduco una vita tranquilla e isolata. Ma poi qualcosa scatta all'improvviso dentro di me: è l'istinto della fuga. E' anche la nostalgia dei miti romantici di Conrad, di Stevenson. Così devo partire, da sola, per uno dei miei lunghi vagabondaggi, spinta dal bisogno di inseguire la grande avventura, l'estremo limite. Ciò che trovo a conclusione di questi viaggi mi serve per ricominciare a scrivere. Silvana Gandolfi"

si legge come prefazione a Pasta di Drago, scritto a firma dell'autrice. E per me è stato come entrare nella mia anima stessa. Il bisogno di isolamento, la fuga istintiva e improvvisa... continuerò a leggere i suoi libri. Forse riuscirò a capire anche me stessa, attraverso di lei.
kikivalentine
00mercoledì 28 dicembre 2005 17:50
Ho letto anche io "memeorie dell'acqua" l'anno scorso, come lettura "propedeutica" visto che mi stavo recando in Yucatan per una settimana di vacanza.

L'ho divorato in aereo ;)

Poi per me e' stato ancora più magico fare il bagno nel "cenote", pozzi di acqua pura e dolce che crivellano la pianura dello Yucatan e che sono colegati da canali sotterranei, proprio come nel libro.

Mi piacciono molto le sue storie, perche' come ha detto anche Ipa sono in grado di evocare la Magia del Mondo reale in cui viviamo... (anche io sono appassionata di viaggi)

E' proprio il genere di scrittura che piace a me, su cui io mi oriento..
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