Io l'ho letto. Ho bevuto anche "Ho voglia di te".
Non è letteratura, però Moccia sa prenedere il cuore di una generazione. Che sia per bravura o per forza è tutto da verificare.
Intanto vi lascio la "recensione" che feci a suo tempo, e soprattutto la mia risposta a un quarantenne che aveva detto di volerlo leggere (tze!
).
Tre metri sopra il cielo
Sono più o meno a metà: ho l'edizione originale, quella con settanta pagine in più e i riferimenti fine anni ottanta - inizio novanta.
Sapete che vi dico? Mi piace TUTTO! Anche lo stile. Semplicemente perché penso che sia il SUO stile. Moccia non è un poeta, non è un filosofo, non è uno psicologo, non è uno scrittore, quindi non tenta di esserlo. AMEN E ALLELUJA!!! FACESSERO TUTTI COSI' I NON-SCRITTORI CHE PUBBLICANO QUALCOSA! Invece no: si lanciano in arrampicate filosofico-stilistico-introspettive e non si rendono nemmeno conto di precipitare in baratri psico-poetici (scrivo -oe-, ma voi pronunciate tranquillamente -a- che va bene!).
Moccia è "solo" uno che racconta una storia. Scrive di qualcosa che sa, che forse ha vissuto. Penso che l'abbia fatto bene: non sarà Letteratura, ma non lo disprezzerei per questo.
Voglio dire, andate mai a mangiarvi una pizza? Ci sputereste sopra, solo perché non è un piatto da nouvelle cuisine la cui ricetta verrà decantata dai più grandi chef e abbinata ad un vino robusto, con un vago sentore di brocca di garofano, uovo sodo e sella di cavallo sudata?
Credo che questo libro vada gustato così: come ci si mangerebbe una pizza con coca cola. Soddisfa, riempie e non impedisce ai palati fini di gustarsi domani una bella badilata di paté (d'olive, vi prego, non "de fois-gras" che quelle povere oche non meritano di essere torturate, piccoline, sono tanto simpatiche ...)
Mi piace questo Moccia che non tenta di chiamare "Pesce veloce del Baltico in crema di mais", una semplice Polenta e baccalà! Me gusta!
Sarà perché durante gli anni in cui è ambientato il romanzo, io avevo l'età di Babi, ascoltavo la musica su cassette come Babi, facevo il liceo come Babi, non avevo la Vespa come Babi perché mio papà non me lo comprava manco se piangevo in greco... e per una che ha fatto lo scientifico era un po' ostico e anche agnostico (soprattutto agnostico) piangere in greco. Facevo gli schemini delle interrogazioni come Babi, suggerivo alla mia migliore amica come Babi, mi innamoravo degli Step come Babi ma li trattavo (inizialmente) a pesci in faccia come Babi. Me gusta!
Sarà perché leggendolo mi sono accorta che, a parte gli schemini per le interrogazioni, non è cambiato nulla, sono ancora molto Babi (scrivo -i, ma voi pronunciate tranquillamente -bea che va bene!), ma ME GUSTA!
Hasta la vista
PS: trentenni, se lo leggete NON prendete assolutamente la versione riveduta e corretta!!! Prendete quella che parla di Patsy Kensit, in cui si indossano le All Star, si imbrattano di scritte gli Invicta: se ad ogni marca vi scappera un sigh, scoprirete con gioia di essere ancora un po' Bab-qualcosa anche voi. Bella sensazione. FIDATEVI!!!)
Capo, la versione purista è ONLY per i miei coetanei! Se la vuole leggere uno nato prima del '74 o dopo il '76, deve prima superare un test psicoattitudinale, altrimenti CICCIA!
Allora
1) I tuoi gruppi preferiti quando facevi le superiori erano:
a) I Duran Duran + gli Spandau Ballet + gli A-ha
b) I Duran minga + gli Spaccau Ballet + gli HA-HA-HA!!!
c) Prima Cristina d'Avena e gli amici di Fivelandia due, poi Samanta fox e le sue poppe, poi l'orchestra sinfonica della RAI a Fantastico nove quando inquadravano le chiappe delle ballerine
2) Quindici anni fa i tuoi capelli erano
a) lunghi e boccolosi come quelli di Joey Tempest e Jon Bon Jovi
b) lunghi e boccolosi come piacevano alla mamma
c) lunghi, boccolosi, biondi tinti e pieni di gel (la lacca no perché faceva venire gli attacchi d'asma a quella di disegno)
3) La tua compagna di banco aveva una cotta per
a) Casiraghi della Juve, Giannini della Roma, Berti dell'Inter, Maldini del Milan
b) uno paninaro della terza B
c) te
4) Vi siete lasciati. La radio (o la TV) stava suonando:
a) Vivere senza te di Vasco Rossi
b) Niente perché dopo un'ora che l'ho comperata si è arrabbiata e non mi ha parlato più (la radio, dico, non mi ha parlato più... lei non mi ha parlato MAI)
c) Non lo so, ne mollavo una al giorno, mica posso ricordarmi a memoria tutte le superclassifiche dal 1981 al 1993! Diciamo che si sentiva ululare: sono il telegattoneeee MIAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOO
5) Leggevi l'ora su
a) uno Scuba Swatch
b) un Cuba Watch
c) non la leggevo: iniziavo i compiti quando finiva "Non è la rai"
6) Quando festeggiavi i tuoi compleanni al liceo eri:
a) In un fast food: mi regalavano il diario della Best Company con la copertina in stoffa
b) Al paradiso del cornetto: mi regalavano un cuore di panna (sciolto)
c) Quali compleanni? Quelli dai 13 ai 17, quelli dai 17 ai 22, quelli dai 22 ai 34...?
Se hai risposto in maggioranza A, sei un vero teen-ager anni ottanta-novanta! Come scrivono sui muri riferendosi all'Onnipotente: TU C'ERI! Non importa se eri un po' troppo teen o un po' troppo poco quanto a età: il tuo cuore e il tuo cervello erano lì, tre metri sopra il cielo. Buona lettura!
Se hai risposto in maggioranza B, sei un vero sfigato anni ottanta-novanta! Ti rifilavano cassette taroccate dei Milli Bacilli e magliette della El carro che tu indossavi orgoglioso mentre i tuoi compagni di classe ridevano sotto i baffi (sì, insomma, quei tre peli sbilenchi). Siccome ti hanno già fatto abbastanza del male da piccolo, non me la sento di privarti anche di questa utilissima lettura. Quindi dammi pure trenta euro che ti passo la mia copia di Te meti sopra il celo. Buona lettura!
Se hai risposto in maggioranza C, sei Pierantozzo Lagutti!!! Il figo della quinta C! Quello che ha iniziato il liceo quando io ero all'asilo e si è diplomato insieme a me! Quello che ha messo un bigliettino molto romantico nella tasca del mio giubbotto credendo fosse il giubbotto della Piera! (A proposito, la Piera si era trasferita al Parini già da un anno, cretino!). Quello che telefonava con il cellulare appoggiandosi alla cabina telefonica.
Ti darei volentieri l'autorizzazione a leggere il libro, ma non mi risulta che tu sappia nemmeno compitare. Però se sei ancora figo come allora, il mio numero di telefono e trequattrosette seiunoseiduseisemprepiùsiemo!