Gli errori di submission più comuni

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Guida
00domenica 24 settembre 2006 15:28
Propongo di raccogliere qui uno zibaldone degli errori piu' comuni che si fanno quando si propone un manoscritto.

Sono frutto del mio girovagare per siti USA, quindi è possibile che per l'Italia ci siano differenze. Ad ogni modo, sono errori menzionati da editor professionisti e ve li 'vendo' così come li ho 'comprati'. Inoltre hanno cmq del buonsenso, percio' seguirli non fa certo male, anche se molti li conoscerete già. Cito in ordine sparso man mano che mi sovvengono

1. Lettera di presentazione con errori ortografici o sintattici.
Chiaramente fa pensare che anche il vs manoscritto ne sia pieno

2. Submission multiple (di solito malviste)

3. Invio non conformità alle direttive della casa (se sul sito ci sono)

4. Invio senza riguardo per il genere trattato dalla casa

5. Invio del manoscritto o di capitoli prova senza che sia stato richiesto
Per presentarsi basta una lettera ed eventualmente una sinossi.

6. Manoscritto su carta colorata, o con inchiostro colorato o con caratteri diversi dal Courier o dal times new roman

7. Lettere di presentazione volte a pietire, minacciare o promettere
Pare che succeda anche questo!

8. Appendici alle lettere tipo cioccolatini & co
Mi vien da ridere a pensare che succeda veramente, ma a quanto pare...

9. Lettere automagnificanti il proprio manoscritto o la propria bravura, o lettere che fanno riferimento a quanto il manoscritto è piaciuto all'amico, al vicino e alla portinaia.
Oppre del tipo "io non volevo nemmeno provarci, ma il mio meccanico e lo zio del mio macellaio hanno detto che era un peccato non darsi una chance, così sto facendo un favore a loro, proprio perché hanno insistito".
Mio commento come sopra

10. Allegazione di illustrazioni se non si è disegnatori professionisti o se l'editore non pubblica libri con illustrazioni o cmq è abituato ad affidarle ai propri artisti.

11. Mancata allegazione di busta imbottita preaffrancata se volete che il manoscritto vi sia ritornato

12. Invio per raccomandata con ricevuta di ritorno
Il problema è nell'obbligo di firmare la ricevuta, anche perché c'è chi ha caselle postali come recapito.

13. Invio di lettera, conseguente a rifiuto, in cui si ripete il punto 7.
Pare succeda pure questo!

14. Invio della lettera di presentazione indirizzato a un generico "A chi di pertinenza". Controllare sempre il nome della eprosna incaricata o chiedere al centralino

15. Allegazione di curriculum comprendente, oltre ai titoli di studio e alle esperienze editoriali, cose che non c'entrano nulla, tipo hobby, lavori in altri settori, menzione della patente ecc.

16. Manzione del fatto che si è previamente pubblicato con contributo (anche per libro diverso da quello che si propone).

17. Menzione del fatto che quel che si sta sottoponendo non è il proprio scritto migliore.

18. Menzione del fatto che si è stati precedentemente rifiutati da altri 14 diversi editori.
Lo so, dovrebbe essere il buonsenso a suggerirlo ma tant'è :)

19. Incapacità di dare una collocazione di genere al proprio manoscritto e alla fascia di lettori cui sarebbe rivolto

20. Invio del manoscritto rilegato o pinzato in qualche modo.
NOTA: questa cosa si riferisce piu' agli editori americani, visto che so di editori italiani che addirittura chiedono di mandare il testo con la spiralina. Boh!

21. Invio della lettera senza menzione dei vs contatti.
Magari ci sono sulla busta, che pero' è appena stata stracciata. Ops :))

22. Mancata specifica di titoli/esperienza che possono qualificarvi come esperti in quel che scrivete.
Es 1
medico che scrive roba alla CSI, avvocato che scrive legal thriller ecc).

Oppure

Es 2 sottacere il fatto che avete esperienze e conoscenze che possono aiutare a promuovere il libro (es siete giornalisti, o avete lavorato per uffici stampa ecc.).
Questo è cio' che dicono gli Americani. Personalmente trovo un po' azzardato seguire il secondo esempio nella mera lettera di presentazione. Un conto è se si sviluppa un rapporto con l'editore, eprché si è mostrato interesstao o addirittura perché vuole pubblicare, ma buttar lì sta cosa al primo contatto a me sembra un po' una cafonata...
kikivalentine
00domenica 24 settembre 2006 21:43
Re:

Scritto da: Guida 24/09/2006 15.28
2. Submission multiple (di solito malviste)
.



cosa si intende di preciso?

Inviare più di un manoscritto/romanzo alla volta oppure inviare lo stesso manoscritto contemporanemante a più case editrici?

E poi aggiungerei tra le cose da non fare:

.inviare il manoscritto con interlinea singola e scritto fronte e retro.
Meglio sempre scegliere interlinea 1,5 o 2 e stampare solo fronte
(Ipanema)
00domenica 24 settembre 2006 21:51
credo voglia dire spedire lo stesso manoscritto più volte alla stessa casa editrice in tempi successivi... se non ottieni risposta, dopo un tot, meglio lasciar perdere e cambiare casa editrice... rispedire lo stesso manoscritto, oltre a costarti un botto, probabilmente irrita gli editor e la redazione...
TorreNord
00lunedì 25 settembre 2006 10:29
Sul punto 20 vorrei precisare che in Italia la rilegatura a spirale va per la maggiore. Costa meno e agli editori va benissimo così.
Guida
00lunedì 25 settembre 2006 13:33
Re:

Scritto da: (Ipanema) 24/09/2006 21.51
credo voglia dire spedire lo stesso manoscritto più volte alla stessa casa editrice in tempi successivi...




No no, era da intendersi lo stesos manoscritto a piu' case contemporaneamente.
Se mandi manoscritti divresi a una stessa casa e quella si indispettisce, allora è proprio una casa scema 8)
Guida
00lunedì 25 settembre 2006 13:39
Riguardo ai format: altro problema. Concordo sull'interlinea, ma il resto è un mistero, perché c'è ci vuole un cm di margine, chi vuole il rientro, chi vuole le sottolineature al posto dei corsivi, chi vuole le virgolette " nei dialoghi, chi vuole i caporali, o serneti o come diavolo li chiamano (<<), chi la vuol cotta, chi la vuol cruda... :S :?:
Ma pochissimi editori riportano sul sito i propri parametri... :(
In teoria (molto in teoria ;)) uno dovrebbe prendere in mano uno dei loro volumi e guardare come sono fatti.
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