DICONO DI CLELIA - REMO BASSINI

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(Ipanema)
00giovedì 30 novembre 2006 13:43
Sto tornando a casa… E invece no, sono sicurissima che il Maresciallo ha girato la sua macchina dalla parte opposta, ed è andato a cercarla. Forse non l’ha ancora trovata, ma sicuramente è ancora lì che la cerca, tra tutte le voci di quelli che l’hanno conosciuta o che dicono di averla conosciuta.
Bel libro.

L'inizio mi ha turbato. Come tutti i libri che hanno una scrittura schietta, diretta, senza giri di parole. Entrare nei pensieri di un uomo mi ha imbarazzato. E ho reagito in maniera buffa, forse sciocca. Ho chiuso il libro, arrossendo. Mi sono guardata intorno (ero sola a casa) e ho nascosto il libro. Tra una Jane Austen e un Giovane Holden. E poi mi sono detta: "lo leggerò domani, forse".
Nemmeno due ore dopo, ero già a metà libro. Clelia aveva catturato anche me. Presa nella rete. Come Aldina che ho amato più di tutte e tutti. Schietta, cinica, realista. E Romolo. Sì, Romolo mi ha incuriosito subito. Avrei agito esattamente come Gertrude, se avessi avuto il potere di farlo. Meno tenerezza mi hanno fatto il dottore e sua figlia, le loro storie. Forse perché mi sono sembrati quelli meno reali.
Una bella storia, dicevo. Un po’ cruda alle volte. Ma è uno stile, una scelta e forse neppure questo. Clelia non poteva esser descritta e raccontata in modo diverso.
Clelia è stupenda. Di lei l'autore è riuscito a dipingerne i tratti salienti senza descriverla mai per davvero. Senza farla mai parlare in prima persona. Clelia è raccontata, descritta, sognata anche, ma è presente anche se è solo ricordo. Clelia “buca” il libro come il video che apre le prime pagine. Misteriosa e dolcissima. Buona. E, si capisce, si sa, mentre lo chiudi definitivamente sull'ultima pagina questo libro, che di lei non è stato raccontato che solo la minima parte. Di lei, di Clelia c’è molto, molto di più. E che tutto questo di più lo potrà scoprire soltanto il lettore stesso.
Sì, io (lettore) lo so, il Maresciallo ha girato la macchina in quella direzione, ed è andato a cercarla. Per restituirle un po' delle sue illusioni perdute.
esteriade
00giovedì 30 novembre 2006 14:05
Le mie impressioni su questo libro le avevo riportate sul blog, a suo tempo.
Concordo: bel libro.
(Ipanema)
00giovedì 30 novembre 2006 14:11
Re:

Scritto da: esteriade 30/11/2006 14.05
Le mie impressioni su questo libro le avevo riportate sul blog, a suo tempo.
Concordo: bel libro.



sì, me lo ricordo, che avevi postato sul blog. Conto di postare anche queste a breve. Anzi, adesso che ci sono, ri-copio le tue qui sopra:


Dicono di Clelia


Autore Bassini Remo
Anno 2006
Editore Mursia (Gruppo Editoriale)
Prezzo € 14,00


Un intreccio di voci e vite con un nodo comune, lontano, che si chiama Clelia.
Potrebbe essere proprio Clelia la protagonista di questo romanzo, ma non lo è, non fino in fondo.
E’ solo il punto fermo di tutta la storia, anzi di tutte le storie di cui Bassini propone stralci e momenti, piccoli ma indicativi di tutto quel che c’è oltre ma non si vede.
Clelia è un fantasma. Una donna la cui psicologia è ferma tra l’esserci e non esserci: presente/assente nella vita, con voce sussurrata e passi in punta di piedi. Capace di sparire eppure essere costantemente sullo sfondo.
Un libro interessante, che parla con la linearità di chi non intende rendere eclatanti le piccole cose quotidiane di cui la vita è piena: solo raccontarle.
Il lettore ha poco margine per la fantasia, i fatti sono tutti lì, i personaggi anche, lo sfondo ben caratterizzato, tutto contestualizzato. Al lettore sembra venga chiesto semplicemente di ascoltare, sapere e prendere atto.
Un invito a guardarsi intorno senza fretta, un suggerimento a considerare che le cose che accadono non sono mai insensate e inutili.
Un’estrema sintesi del senso che io ho trovato in questo libro è l’effetto a cascata delle cose, degli eventi e delle relazioni.
Una storia senza colpi di scena, una serie di frammenti di vite che a loro insaputa formano un mosaico capace di giocare con la luce: guardarlo e guardarci attraverso dà l’opportunità di scoprire piccoli spicchi di mondo che nello scorrere quotidiano potrebbero passare inosservati.
Remo Bassini ha fermato alcuni fotogrammi e li ha messi sotto un proiettore, con la pacatezza e l’onestà di chi è abituato a guardarsi intorno e scorgere piccole cose che tanto piccole non sono mai.



Certo, la tua è una recensione, la mia un'impressione a caldo delle emozioni che Clelia ha saputo suscitare in me. [SM=g27835]

[Modificato da (Ipanema) 30/11/2006 14.12]

esteriade
00giovedì 30 novembre 2006 14:32
Sai che non ho mai capito "tecnicamente" cosa sia una recensione, Ipa?

Comunque... m'è dispiaciuto tanto, da un lato, di non essere riuscita a scrivere neppure due parole due su "Il quaderno delle voci rubate". M'ero ripromessa di parlarne, non appena smaltite le sensazioni troppo personali, ma non c'è verso: non riesco a filtrarle.
D'altro canto, evidentemente tra me e quel libro c'è un'affinità (termine caro al Bassini)che mi piace tenere al caldo.

Non sarebbe affatto male tu leggessi anche il Quaderno. Sono sicura ti piacerebbe.

TorreNord
00giovedì 30 novembre 2006 14:56
Non ho letto il libro, però mi ha colpito molto quello che ha scritto IPA all'inizio parlando di Clelia. L'autore l'ha descritta poco, lasciando al lettore tutto l'onere (e il piacere) di immaginarla come meglio credeva.
Eccolo, il sottotesto.
Ma chi ne conosceva l'esistenza fino ad ora? Ahi. [SM=g27825]
(Ipanema)
00giovedì 30 novembre 2006 14:58
Re:

Scritto da: esteriade 30/11/2006 14.32
Sai che non ho mai capito "tecnicamente" cosa sia una recensione, Ipa?

Comunque... m'è dispiaciuto tanto, da un lato, di non essere riuscita a scrivere neppure due parole due su "Il quaderno delle voci rubate". M'ero ripromessa di parlarne, non appena smaltite le sensazioni troppo personali, ma non c'è verso: non riesco a filtrarle.
D'altro canto, evidentemente tra me e quel libro c'è un'affinità (termine caro al Bassini)che mi piace tenere al caldo.

Non sarebbe affatto male tu leggessi anche il Quaderno. Sono sicura ti piacerebbe.




già ordinato in libreria! [SM=g27828]
volevo prima un assaggio sulla scrittura di Remo. Ci sono scritture con cui vado d'accordo, altre con le quali, purtroppo non lego...

Anche questo sarebbe un bell'argomento su cui dibattere. Sugli stili che prendono un lettore e allontanano inesorabilmente un altro... sulle suggestioni che l'insieme di certe parole o la scelta di certe immagini, regalano oppure respingono...

Sicuro, il Quaderno di Remo sarà uno dei prossimi libri che leggerò...



have mercy! la febbre è calata ma la testa duole ugualmente. Se sono dislessica, è per questo motivo (scusa orribile, ma tant'é! [SM=g27824] )

[Modificato da (Ipanema) 30/11/2006 15.33]

cattleja
00giovedì 30 novembre 2006 15:29
Posso osare un paragone? (chiaro che non l'ho letto)
Caro Michele di Natalia Ginzburg, dove tutti parlano del protagonista ma non si vede mai.
Mi piacciono i racconti strutturati così.
(Ipanema)
00giovedì 30 novembre 2006 15:31
Re:

Scritto da: cattleja 30/11/2006 15.29
Posso osare un paragone? (chiaro che non l'ho letto)
Caro Michele di Natalia Ginzburg, dove tutti parlano del protagonista ma non si vede mai.
Mi piacciono i racconti strutturati così.



non l'ho letto, ma sì, il paragone è calzante.
(Ipanema)
00giovedì 30 novembre 2006 15:59
tra le altre cose, Remo Bassini ha un blog bellissimo, dove si dibatte molto di scrittura ed editoria. Vale la pena farvi un salto a leggere, e non solo i suoi post (che già valgono la pena) ma anche i commenti in esso contenuti

APPUNTI di REMO BASSINI
Faith Whittlesey
00venerdì 9 marzo 2007 12:58
(Ipanema)
00venerdì 9 marzo 2007 13:30
Re:

Scritto da: Faith Whittlesey 09/03/2007 12.58



peccato Faith che non hai commentato nulla... eppure come puoi vedere dalla mia citazione in basso alla firma, sei un po' il mio aforisma guida! [SM=g27811]

In ogni caso, la prossima volta dovrai esser iscritta a FFZ, perché ho tolto tutte le aree libere alla scrittura di chiunque. Così, se avrai veramente qualcosa da dire, lo dirai... firmata! [SM=g27828]
(Ipanema)
00giovedì 22 novembre 2007 09:41
ecco, guardando in giro sul blog di Remo, ho trovato il link da cui scaricare Il quaderno delle voci rubate, il primo libro di Remo.

www.orasesta.it/testi/RemoBassini.htm

e anche i suoi cenni biografici.,

così potremo conoscerlo meglio, questo scrittore intenso e bravissimo.
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