Trovo questo articolo molto interessante e corrispondente al vero, almeno dalla mia esperienza sul campo. I libri citati sono nel mio bagaglio di letture, con qualche altro,
perchè lo richiede la mia professione e lo pretende la passione che mi spinge verso la parola scritta da sempre. Ho però sperimentato quanto sia diffusa la "bugia letteraria", specie se si tratta di grandi classici che si considerano quasi d'obbligo in un percorso formativo. Così poi capita che ti venga comunicato con una certa solennità, che il migliore tra i libri di Calvino è senz'altro quello che si intitola "Il mezzo nobile"...che poi sarebbe "Il Visconte dimezzato". Fingere di aver letto è poi molto pericoloso, perchè magari l'interlocutore è veramente edotto nella materia e si mette a fare imbarazzanti domande. Meglio ammettere di non aver letto, si evitano figure pessime.
P.S. Ha ragione Villaggio, a proposito di Proust