FIERA PICCOLA E MEDIA EDITORIA DI ROMA

Mattinata a palazzo dei Congressi. Ho avuto come l’impressione di una clientela diversa, cogliendo frasi qua e là, cioè che i partecipanti fossero in prevalenza addetti ai lavori e non solo lettori. Insomma, una clientela composta da autori editori e affini. La crisi? Forse. Sarà stata la giornata di sole che ispirava a fare ben altro, ma non ho dovuto fare a botte e a spintoni stavolta, non certo come gli altri anni. In molti stand gli autori stessi invitavano a farsi leggere, molti libri in offerta, occasioni interessanti sparse qua e là. Ho comprato un po’ di libri:
- dell’editore Laruffa - Io sono la Calabria – biografia su Mia Martini di D. Gallo (ho parlato con l'editore del mio libro, di come sta andando, ha detto che, al di fuori delle copie vendute in seguito alle presentazioni acquistate da parenti e amici, ha venduto ben poco)
- Alet Edizioni (casa editrice interessante, molti nomi stranieri, ma mi sono informata, accettano manoscritti e pubblicano senza contributo) di W. De La Mare (non è un esordiente) La donna in miniatura
- di Edizioni Cento autori ho comprato: Stefania Squillante – L’amica bella – un romanzo carinissimo scritto in modo acuto e ingegnoso che quando avrò finito di sicuro segnalerò perché già mi piace molto
- Simonetta Santamaria (ne aveva già parlato Ipa, vi ricordate?) Dove il silenzio muore (credo si tratti di una casa editrice che opera scelte oculate)
- E infine, purtroppo ho toccato con mano quanto gli esordienti siano sfruttati, la Full Color Sound, che stampa ogni anno la selezione degli autori usciti dal concorso PAROLE IN CORSA, pubblica con l’esclusivo scopo di rientrare nelle spese vendendo le sue copie agli autori selezionati. Infatti è l’unico editore che non fa sconti sulle copie che vende: sfido, guadagna solo con gli autori pubblicati!

Ho scoperto in anteprima un ottimo concorso per romanzi gialli e mistery bandito dalla Uniservice (il bando uscirà tra un mese), non chiede contributo e come premio ci sarà la pubblicazione per i primi tre. Poi qualcuno mi ha lasciato un bigliettino per un altro concorso interessante, ma mi sa che l’ho perso, quando e se lo ritroverò vi saprò dire.