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Lost in translation

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2008 18:09
22/10/2008 11:03
La sonata a Kreutzer
O meglio, error in translation.
In questi giorni un po' così (per noi che abbiamo visto Genova) mi ricapita tra le mani La Sonata a Kreutzer di Tolstoj. Riapro e rileggo, repetita juvant sempre.
La traduzione di quella edizione, non edita da Feltrinelli (e adesso che non ho il libro sottomano non ricordo l'editore) riporta in più casi il Ma ad inizio frase e un bel "mentre invece" a circa metà del racconto.
Ora: d'accordo che il pelo nell'uovo ect ect ect, ma mi pare che Tolstoj meritasse altro trattamento. Domani vi saprò dire la casa editrice in questione e i traduttori che sono due.
22/10/2008 12:55
Post: 127
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Re: La sonata a Kreutzer
Renata M, 22/10/2008 11.03:

O meglio, error in translation.
In questi giorni un po' così (per noi che abbiamo visto Genova) mi ricapita tra le mani La Sonata a Kreutzer di Tolstoj. Riapro e rileggo, repetita juvant sempre.
La traduzione di quella edizione, non edita da Feltrinelli (e adesso che non ho il libro sottomano non ricordo l'editore) riporta in più casi il Ma ad inizio frase e un bel "mentre invece" a circa metà del racconto.
Ora: d'accordo che il pelo nell'uovo ect ect ect, ma mi pare che Tolstoj meritasse altro trattamento. Domani vi saprò dire la casa editrice in questione e i traduttori che sono due.



Non tutti pensano che sia sbagliato il "mentre invece". Sul sito dell'Accademia della Crusca ho trovato questo:

Appare evidente che l’inserimento di invece, a dare forza al valore avversativo di mentre, può avere collocazione diversa all’interno della frase e “regredire” avvicinandosi sempre più alla congiunzione, anche se a volte si sente il bisogno di frapporre almeno la virgola come separatore; probabilmente soprattutto nell’uso parlato e informale questa regressione ha portato ad una fusione dei due elementi in una unità inscindibile.

Possiamo concludere che l’uso consolidato e le testimonianze letterarie consentono di considerare l’impiego di mentre invece del tutto legittimo, almeno in contesti caratterizzati da un grado medio di formalità; laddove si voglia mantenere un livello formale più elevato, ma si avverta comunque la necessità del rafforzamento di mentre, sarà preferibile inserire almeno la virgola prima di invece.




A cura di Matilde Paoli

Servizio di Consulenza Linguistica

Accademia della Crusca









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L'importante è crederci fino in fondo (alla pagina, perlomeno)
22/10/2008 13:21
Con la virgola mi appare meno pesante e più accettabile. Eppoi... se Crusca docet, m'inchino.
Personalmente, però, salvo casi in cui lo riterrò necessario, eviterò come ho fatto finora.

Ciao Cris :-) thank you!
22/10/2008 13:22
Post: 6.207
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è cambiato il nostro modo di leggere e di scrivere, secondo me, Renata.

Proprio ieri, per un lavoro di letteratura che ha dovuto fare mio figlio (e che io ho aiutato a fare) ho letto "La leggenda del santo bevitore" di Joseph Roth.

Be', nell'incipit ci saranno almeno cinque ripetizioni della parola "vagabondo" e barcollante che si ripetono anche nel secondo capitolo ecc... ecc...

oggi, presentare un racconto così sarebbe garanzia di volo nel cestino dell'editore (o di un giurato di concorso) ma ieri?

_________________________________
Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey)
22/10/2008 13:45
Però parliamo sempre di stranieri, quindi di traduzioni. Quanto sono precise? Quanto sono rivedute e corrette? Anch'io trovai ripetizioni poco giustificate in un Dostoewskij del quale non rammento il titolo, ma fu causa sua, cioè volute, oppure si richiama in causa la traduzione?
Chiaro, poi, che sì: cambiano modi scrivere e di leggere.
22/10/2008 14:20
Post: 1.904
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Utente Veteran
OFFLINE
Ho sempre pensato che, in alcuni casi, (ma proprio alcuni alcuni, che si contano sulle dita) chiarezza, espressività e incisività possono avere la meglio sia sulla grammatica che sulla sintassi
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http://digilander.libero.it/giomi.isabella/
http://blog.libero.it/tanysha/
22/10/2008 15:14
Certo, concordo. Eppoi la scrittura ha da essere un po' "sporca". Pulitina pulitina sortirebbe effetto minimo. Però certe stonature, sono appunto, stonate :-)))

(ma proprio alcuni alcuni, che si contano sulle dita) : vero.

Però mi chiedo: chiarezza, espressività e incisività sono o meno regolate dalla sintassi?

(se faccio domande sceme, non mettetevi i guanti: ditelo) :-)
22/10/2008 15:58
Post: 6.211
Registrato il: 21/11/2005
Utente Master
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comunque le traduzioni, specie quelle passate, spesso sono terrificanti. Ma anche quelle di oggi. Qui ci vorrebbe Hsaretta, che oltre a essere un editore è anche traduttrice, e che traduttrice, visto che ha tradotto Lo Zebra di Jardin da sola e con effetto magistrale, direi io!

Ho pensato molto a lei e al "problema" traduzione quest'estate, quando dopo aver ottenuto da tre mie amiche recensioni entusiastiche su "L'eleganza del riccio", mi sono messa a leggere tale libro. Ho resistito e ho proceduto fino a pagina 46. Poi mi sono detta che farmi del male non era possibile, e bisognava che lasciassi quel libro al suo destino.

Ora, il libro è scritto da una sola autrice, ma tradotto da due diversi traduttori, dal francese. Un traduttore per personaggio (che parla in prima persona e attraverso la sua visione in presa diretta della realtà e delle situaizoni, racconta la vita di entrambi i protagonisti, intrecciandosi appunto con le vicende dell'altro personaggio)

Ora io non so se è perché è stato tradotto dal francese, ma la differenza di traduzione si sentiva. Io la sentivo. E era uno degli elementi che mi mettevano a disagio nella lettura.

Quindi qualcosa ci sarà senz'altro di sbagliato in alcuni libri tradotti.
Del resto, se ridoppiano i vecchi film di walt disney, perché non "ritradurre" i vecchi classici della letteratura in chiave più contemporanea?
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(Faith Whittlesey)
22/10/2008 16:43
Del resto, se ridoppiano i vecchi film di walt disney, perché non "ritradurre" i vecchi classici della letteratura in chiave più contemporanea?

Infatti, secondo me sarebbe opportuno. Però nelle mani giuste. Queneau era giudicato intraducibile, se ne occupò Calvino e venne fuori quella meraviglia (in originale e non) che è I Fiori Blu.
22/10/2008 18:23

Ma Tolstoj era russo mentre invece noi siamo italiani ...e si vede!

A proposito de "L'eleganza del riccio" dice andrea bosco, recensore de L'Indice :  ...  Non andrò oltre nel raccontarlo, anche perché il libro, che a un certo punto dopo le prime cinquanta pagine sembra arenarsi, ritrova nelle ultime cinquanta un andamento vertiginoso che spinge con frenesia il lettore alla conclusione. Muriel Barbery, scopriamo, è docente di filosofia. ... .... Ma ha forse voluto esagerare. Perché la parte in cui parla Paloma è la meno credibile, e alla sua vena suicida neppure lei sembra crederci molto. E dunque tutte le volte che la penna di Renèe si sta sbizzarrendo e vorremmo leggerne ancora, troviamo a importunarci questa bambina un po' saccente

quindi mi chiedo e chiedo a Ipa, sei sicura che sia un problema di traduzione? e se fosse voluta questa distonia di linguaggio? non so, mi piacerebbe parlarci con l'autrice e con Emanuelle Caillat e Cinzia Poli, per saperne di più.
baci

gf
22/10/2008 22:32
Post: 132
Registrato il: 23/09/2008
Utente Junior
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Re:
[QUOTE:87492897=
Ma ha forse voluto esagerare. Perché la parte in cui parla Paloma è la meno credibile, e alla sua vena suicida neppure lei sembra crederci molto. E dunque tutte le volte che la penna di Renèe si sta sbizzarrendo e vorremmo leggerne ancora, troviamo a importunarci questa bambina un po' saccente. 

quindi mi chiedo e chiedo a Ipa, sei sicura che sia un problema di traduzione? e se fosse voluta questa distonia di linguaggio? non so, mi piacerebbe parlarci con l'autrice e con Emanuelle Caillat e Cinzia Poli, per saperne di più.
baci

gf



Comunque sia, io l'ho trovato splendido!!! [SM=g20546] [SM=g20545]

(si può iniziare una frase col "comunque"?) [SM=g20552]







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L'importante è crederci fino in fondo (alla pagina, perlomeno)
23/10/2008 01:35
e con quantunque?
[SM=g20543]
23/10/2008 08:10
Comunque :-))))...il libro in questione è edito da Vailardi, i traduttori - dato che prima de Sonata a Kreutzer si riporta anche La Morte di Ivan Il'ic - sono G.B. e Laura Salmon.
E' un'edizione di almeno 10 anni fa, ne avevo una precedente ma non la trovo più (-

Infatti Tolstoj era russo e io credo che, nonostante le diversità linguistiche, andasse tradotto con più cura. Se non merita cura Tolstoj, allora chi?

Sul Riccio Elegante non mi posso esprimere: non ho letto il libro. Però di certo so, avendoli letti quasi tutti, che i funambolismi di Queneau erano cercati e c'è voluto Calvino (e anche Eco successivamente) per farceli giungere al meglio. Tant'è che altri romanzi del medesimo autore tradotti da altri non rendono altrettanto efficacemente. E ciò è da attribuire, secondo me, sia a lui (seppur Genio non tutti i suoi sono ugualmente straordinari) sia ai traduttori.

Si può dire "farceli"? :-))
23/10/2008 08:54
Post: 6.218
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Utente Master
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SULL'ELEGANZA DEL RICCIO


non lo so, santiago, può darsi. so solo che io non sono riuscita ad arrivare oltre le 40 pagine. Tutti mi hanno detto che dopo le prime 50 il libro prendeva il volo, e già questo mi fa pensare "perché? cosa c'è di buono in un libro che nelle prime 50 pagine irrita, mette a disagio, e soprattutto annoia indisponendo" e sinceramente, mi sono anche domandata:

- se un editore guarda l'incipit prima di decidere se continuare a leggere;
- se un libro, oggi come oggi, per essere pubblicato deve essere accattivante e prendere per mano il lettore fin dalle prime battute, e non irritarlo al punto da costringerlo a smettere dopo le prime due pagine;
- se la distonia che tu dici voluta, si sente e irrita;
- se fosse stato Umberto Eco, che volutamente scrive i suoi romanzi in modo che le prime 100 pagine siano ostiche per il lettore e che il lettore "si meriti" di arrivare alla fine, attraverso la fatica di leggere appunto queste prime 100 pagine, avrei potuto capire, ma l'autore del Riccio non lo è Umberto Eco;

come ha fatto a esser pubblicato?

ho sentito giudizi contrastanti al massimo, su questo libro: alcuni lo hanno trovato splendido (è la ragione per cui ho tentato di leggerlo) ma in gran parte lo hanno trovato irritante, illeggibile.

Comunque, ripeto, de gustibus. (e per fortuna!)
[Modificato da (Ipanema) 23/10/2008 08:57]
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Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
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23/10/2008 16:35
Re: SULL'ELEGANZA DEL RICCIO
(Ipanema), 23/10/2008 8.54:

 ... ... come ha fatto a esser pubblicato? ho sentito giudizi contrastanti al massimo, su questo libro: alcuni lo hanno trovato splendido (è la ragione per cui ho tentato di leggerlo) ma in gran parte lo hanno trovato irritante, illeggibile.



su "L'eleganza del riccio": che ne so? io non l'ho letto, [SM=g7299] ma a mia figlia alice (che ha 22 anni, studia lingue orientali, ama la fotografia e la musica, legge molto, c'ha piercing dappertutto) è piaciuto [SM=g7304] ...averCELI 22 anni!!!!

Mentre invece, una cosa la so: da quando ho cominciato a scrivere, anziché leggere e basta, ho perso per strada TUTTE le poche certezze che avevo!

Su "Sonata a Kreutzer" ...non ho letto neanche questo, ma se Tolstoj è colui che ha scritto Anna Karenina (in particolare la scena dell'ippodromo, vista con due macchine da presa diverse, quando la valorosa cavalla Frou-Frou muore per compiacere il viziato e insensibile Vronskij) MI INCHINO

e ...bentornata Renée

gianfranco
23/10/2008 16:50
E' quel Tolstoj, sì, il colui che. Se ti capita leggitela la Sonata, ne vale la pena. Magari l'ed. Feltrinelli è più curata.
Grazie del bentornato :-)
23/10/2008 18:09
Post: 6.233
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a mia figlia alice (che ha 22 anni, studia lingue orientali, ama la fotografia e la musica, legge molto, c'ha piercing dappertutto) è piaciuto ...averCELI 22 anni!!!!



ah sì, averceli 22 anni, questo sì.
Ma le mie amiche che l'hanno letto e l'hanno trovato bellissimo, sono signore di 50/60 anni, molto ben vestite e molto vecchio stampo. Dunque non credo affatto sia una questione di età o di eclettismo...
Credo proprio sia una questione di gusto, né più né meno...

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