Ormai quando viene in città, non me lo perdo più. E' sempre troppo divertente, anche se ormai i rituali son più o meno gli stessi: entra in scena puntualissimo, un piccolo palco posto a un lato del palazzetto dello sport, tre grandi schermi che permettono di vederlo in faccia anche dalle gradinate più alte.
Inizia prendendo in giro la città e i suoi cittadini. Immagino faccia lo stesso in ogni città in cui va. Qui da noi ce l'ha con il traffico, con Cofferati sindaco, con il "tedesco" Winklers che fa fatto il piano traffico anche a Genova, con le rotonde che fanno risparmiare sul traffico e sulle mamme bolognesi che vanno a prendere i loro figli in jeep da camel trophy perché in centro "ci sono le mandrie di bufali"... e gli zainetti dei figli hanno bisogno di una jeep per esser trasportati...
Passa a deridere i politici. Se la prende soprattutto con Lunardi e il suo decreto per tenere i fari accesi anche di giorno "Se ne torna in Italia con questa bella idea, dopo un viaggio in Svezia. Era rimasto colpito dal fatto che tutte le auto girassero con i fari accesi anche di giorno. Solo che in Svezia anche di giorno è buio cazzo!" ma poi li strapazza tutti: Casini, Calderoli (se la prende soprattutto con il direttore di RaiUno che ha permesso la diretta sulle vignette "Calderoli, poverino mica è colpa sua!") e via via tutti gli altri "Chi non striscia non inciampa"... battuta rivolta a Vespa l'altra volta, questa volta destinata a un altro big della tv... La platea è letteralmente piegata in due dal ridere. Ogni sua battuta è una stilettata. Ma non è solo questo. E' il rapporto con il pubblico. Strapazza una nonnina dai capelli impomatati bianco argento "Uh! La permanente! Erano anni che non ne vedevo più una! Scommetto che lei è uscita stasera dopo vent'anni da casa, solo per venire a vedermi, dica la verità!" e via così. "Sputo un po'... vero? Lo so... adesso capite perché quelli in prima fila pagano di più? Per restare asciutti!"
Continua con il suo pezzo sulle sostanze chimiche che son contenute in certi prodotti alimentari (in un thread abbiam discusso questa eventualità, proprio postando il suo appello) e la situazione passa immediatamente da ilare ad amara e triste. Ma non è così amaro come l'anno scorso, quando a questo punto rifletteva sulle torture ad Abu Grahib e sulle scelte degli americani di bombardare l'Iraq. Il silenzio che allora aveva avvolto tutto il palazzetto questa volta si fa mormorio di disappunto.
Termina con il suo crescendo, sconvolgendo di nuovo il pubblico e alla fine, forse un "bis" regalato al pubblico per la standing ovation che i bolognesi gli regalano battendo le mani in un boato di "Grande!" "Sei un gigante!" chiedendosi perplesso "Ma come abbiamo fatto a sopravvivere noi, generazione degli anni '60, senza cinture di sicurezza e airbag? Senza internet e i cellulari? Quando tornavo a casa con le gambe rotte, mia madre mi dava il resto... e nessuno denunciava nessuno..."
Un applauso, a Beppe Grillo.
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Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey)