I romanzi di Silvana De Mari

Ricordo di aver letto la De mari la prima volta su Inchiostro, una decina di anni fa più o meno, come un'esordiente qualunque, con quei racconti straordinari sulla storia che stritola i deboli, che me la faceva accostare tanto alla Morante. Poi non so come ha scelto il genere fantasy, anche se una penna così di sicuro rende in più di un genere. Il fatto che sia emersa dalle pagine di Inchiostro mi fa pensare che non abbia le spalle protettissime, però non si può dire. Certo che è persona di una cultura straordinaria e la sua scrittura non lascia mai indifferenti

Tu Marina sai quanto io l'adori!
E confesso che adesso che mi sono arrivati i pagamenti dei racconti di CD i suoi ultimi due libri saranno la prima cosa che mi permetterò di comperare.

Purtroppo, forse anche per via del suo carattere non proprio amabile (almeno da quello che traspare dal suo blog, è una tipa tosta, dura, molto impegnata sul fronte sociale ma per niente abile a imbonire il suo pubblico, anche con sorrisi e mistero, come fa la Rowling, che credo sia almeno a livello di messaggi e contenuti una sua pari) non è conosciuta e celebrata come si dovrebbe.

Purtroppo molto oggi fa il marketing... e non dovrebbe.
Fino a qualche anno fa Il Piccolo Elfo veniva consigliato a scuola. Oggi ho visto che non è più nemmeno nell'elenco dei libri da leggere nelle biblioteche...

(Ipanema), 31/10/2011 15.02:

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Tu Marina sai quanto io l'adori!
E confesso che adesso che mi sono arrivati i pagamenti dei racconti di CD i suoi ultimi due libri saranno la prima cosa che mi permetterò di comperare.

Purtroppo, forse anche per via del suo carattere non proprio amabile (almeno da quello che traspare dal suo blog, è una tipa tosta, dura, molto impegnata sul fronte sociale ma per niente abile a imbonire il suo pubblico, anche con sorrisi e mistero, come fa la Rowling, che credo sia almeno a livello di messaggi e contenuti una sua pari) non è conosciuta e celebrata come si dovrebbe.

Purtroppo molto oggi fa il marketing... e non dovrebbe.
Fino a qualche anno fa Il Piccolo Elfo veniva consigliato a scuola. Oggi ho visto che non è più nemmeno nell'elenco dei libri da leggere nelle biblioteche...

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onestamente mi sono un po' dispiaciuta che abbia optato per il fantasy, infatti per questo ho smesso di seguirla perchè aveva lasciato intendere ben altre premesse

Isa, non ha scritto solo fantasy, per fortuna non ha nulla della pallosità della Morante non sono mai riuscita ad andare oltre pagina 20 del suo 'capolavoro' La Storia, ecco uno dei tanti esempi di libro che stronca i giovani lettori sul nascere: te lo sbrodano a scuola - e io ero già una lettrice forte - e tu inizi ad accarezzare l'idea del suicidio).

Ipa, non credo che c'entri la personalità (e poi chi la critica, improsciuttato dall'orrido e ipocrita politically correct, non ha capito una beata fava né del senso dei suoi post né tantomeno dei suoi libri, visto che ho letto un sacco di post IMBECILLI di gente che si dice scioccata dalla differenza fra i libri e i post: a questi rispondo "a fessi, ma se parla ESATTAMENTE DELLE STESSE COSE! Solo che avete la capacità di astrazione di un carciofo e quindi non l'avete nemmeno capito!"). Prova ne sia che per esempio nella musica ci sono fior di artisti problematici (e non è certo il caso della De Mari eh, è solo per guardare alle situazioni estreme) eppure vendono un botto. Vogliamo parlare dei fratellini Gallagher? Presunzione inversamente proporzionale al talento (che poi non ho mai capito cosa la gente trovasse nelle loro canzoni fotocopia ma vabbè, non voglio partir per la tangente), eppure sono miliardari.

Hai citato la Rowling: ecco, lei è una scrittirce con una personalità iMo tutt'altro che amabile, forse la darà a bere ai ragazzini, ma io le ho visto fare e dire parecchie cose che non mi sono piaciute mancopegnente.

No, una delle sfighe sicuramente è il "tu si' nato in Italy" come cantava Carosone, devi faticare il triplo per farti vedere, inq uesti amerregani e britanni. Però per contro penso a un Cohelo, di nazionalità ancora più sfigata quanto a visibilità. E quindi continuo ad arrovellarmi sul problema.
Poi di sicuro alla De Mari manca un apparato promozionale alle spalle, questo sì. Forse il nodo è proprio questo, al suo livello dovrebbe avere un proprio ufficio stampa, non affidarsi solo a quelli dei suoi editori, che ne hanno altri 100 da seguire.