00 23/02/2008 01:38
regia di G. Marini


Società per Attori
LES BONNES (LE SERVE)
di Jean Genet
regia di Giuseppe Marini
con Franca Valeri, Annamaria Guarnieri, Patrizia Zappa Mulas

“Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra l’essere e l’apparire, fra l’immaginario e la realtà. ”Con queste parole Sartre descrive Le serve di Genet, scrittore, poeta e drammaturgo, uno dei più grandi autori del Novecento che con il suo teatro nel teatro ha rivoluzionato la forma stessa della tragedia moderna.Le serve è considerato uno dei suoi capolavori, una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del tetro nel teatro è svelato per mettere a nudo in modo straordinario la menzogna della scena.Claire e Solange, interpretate da due signore del teatro italiano - Franca Valeri e Annamaria Guarnieri - vivono un rapporto di amore e odio con la loro padrona, Patrizia Zappa Mulas, che incarna tutti i loro ideali perduti: la bellezza, la giovinezza, la solidarietà.Loro, vecchie e sempre più arcigne, quando la padrona non c’è, si ritrovano ad allestire un privato e ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano a “fare Madame”. A turno vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del rito, la uccidono. Ma finzione e realtà nella loro mente offuscata si sovrappongono e il tentativo di omicidio si concretizza in una tazza di tisana avvelenata che però Madame, nella sua svagata disattenzione, non beve. Sarà invece Claire , sempre più sprofondata nella doppiezza della sua vita, a bere la bevanda, offertale dalla sorella carnefice. "

Dà senso al tempo vedere Franca Valeri e A.Maria Guarnieri (per me un vero mito) in scena per un'ora e quaranticinque minuti in atto unico che si vorrebbe poter moltiplicare. Dà senso all'arte, alla cultura, alla professionalità, all'umanità...

Il teatro è una magia, ma quando è reso vivo da attori, attrici in questo caso, di così tanto spessore, il teatro è soprattutto esperienza di vita, che si vorrebbe poter condividere e diffondere, da un lato, mentre dall'altro si terrebbe terribilmente per sé, come un regalo di cui essere gelosi.

è stato straordinario vedere la Valeri e la Guarnieri sul palco, non solo perché ottime attrici, ma perché la loro passione riesce ad andare al di là del tempo, lontano (portando lontano anche chi le guarda, e per questo le ringrazio molto profondamente) da qual si voglia metro comune.
Non si parla in genere dell'età di una donna per rispetto di una vanità che ci vorrebbe sempre belle, della loro sarebbe impossibile parlare perché una età non ce l'hanno. Attrici meravigliose che io non smetterei mai di ringraziare per avermi saputo regalare Arte, stasera, come fosse un pacchettino caldo da tenere tra le mani in una serata gelida come questa.

Grande merito anche al regista e per lo spettacolo in sé (con uno stupendo uso di un enorme specchio deformante di cui mi sarà difficile dimenticare la suggestione) e per la scelta delle attrici.