Se ti perdi tuo danno di Renzo Brollo . edizioni Cicorivolta

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newat49
00lunedì 7 gennaio 2008 14:34
Ho conosciuto Renzo al Teramo, dove lui era nella terna finalista del premio giovani. Il suo racconto era quello che mi era piaciuto di più, così gli ho chiesto di mandarmi il suo romanzo appena uscito da Cicorivolta. L'ho letto durante le vacanze e tirato giù qualche appunto che gli ho appena mandato. Vi consiglio questo libro. A parte la carenza di editing (colpa dell'editore, non dell'autore) non sembra il libro di un esordiente, ma un'opera di un autore maturo. Mi è piaciuto più di Caos Calmo di Veronesi, per esempio, ed è anche più equilibrato, leggibile, asciutto e significativo. Non senza pecche, però, come ho scritto a Renzo:

Ho appena finito il tuo libro. L'ho letto in tre giorni ed è già un buon segno. L'ho iniziato per senso del dovere, di aiuto e scambio di piaceri tra esordienti, quindi come un compitino. Dopo le prime non facilissime pagine (sulle quali ritorno), mi sono fatti prendere dalla storia, dovevo leggere, andare avanti.

La storia è curiosa, intrigante, originale. La trama portata avanti bene, con sapienza e buna tecnica di rivelazioni successive, come in una partita di domino. I personaggi sono belli, stanno in piedi e sono ben raccontati.

La scelta dei molteplici io narranti è stata alquanto rischiosa, ma tutto sommato funziona fino alla fine, Funziona meno quando certe considerazioni 'alte', 'universali', quindi esterne, superiori alla storia, travasano dal narratore universale (che ogni tanto compare) al pensiero di alucni personaggi, che in questo modo finiscono per pensare in modo troppo uniforme.

Un altro punto debole è nei dialoghi: alcuni, specie quelli tra il socio e Hans, sono un po' legnosi, troppo verbosi, scritti e podo 'parlati', 'veri'.

Le pagine iniziali (una ventina) risultano appesantite per eccesso di materia: vuoi dire tutto subito, essere originale a ogni costo e in ogni riga e la cosa stanca. Quando la storia prende il via veramente, la tua scrittura si rilassa e il lettore con essa.

Molte belle certe immagini della natura, delle strade, dei luoghi; buona l'abilità di giocare con sentimenti importanti senza farti troppo invischiare e uscendone bene.

Un buon lavoro che avrebbe meritato l'aiuto di un editor per evitare i troppo refusi (e le 'd' eufoniche) e per risolvere i piccoli problemi citati.

L'ho letto con piacere fino all'ultima riga e ti faccio i complimenti.

Il mio consiglio è di non forzare troppo sul tasto dell'originalità. Lo sei, non hai bisogno di mostrarlo troppo e troppo spesso
(Ipanema)
00venerdì 18 gennaio 2008 21:44
Re:
newat49, 07/01/2008 14.34:

. A parte la carenza di editing (colpa dell'editore, non dell'autore)



ma com'è possibile? hanno un editor con i fiocchi e i controfiocchi, li da loro... [SM=g7258]
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