Non sopporto

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MLetizia.
00martedì 15 febbraio 2011 10:44
Non sopporto l'idea di non poter scrivere quando voglio, cioè sempre. Mattina e sera, per giorni e giorni.
E questo perchè devo lavorare.
Per carità, faccio un lavoro che mi piace ma non sopporto l'idea di dover rubare tempo al sonno, alla famiglia, alla casa per scrivere.
D'altra parte, se non avessi il lavoro che mi da la pagnotta, non potrei permettermi di scrivere. Farei la fame, non saprei come pagare le bollette, dunque mi dovrei cercare un lavoro.

Insomma, devo ringraziare che per fare ciò che adoro ho un lavoro che mi impedisce di fare quello che amo di più quando voglio. [SM=g7497]
cattleja
00martedì 15 febbraio 2011 10:55
Arzigogolato ma vero!
il fatto di appoggiarsi su una sicurezza ti conferisce anche la fantasia, l'entusiasmo e la noncuranza necessarie a scrivere, che i poveracci a cui manca il necessario non possiedono.
Però se pensi che ad esempio Collodi era dipendente dal gioco e ha scritto Pinocchio per pagarsi i debiti, a volte necessità fa anche virtù.
MLetizia.
00martedì 15 febbraio 2011 11:02
Re:
cattleja, 15/02/2011 10.55:

Arzigogolato ma vero!
il fatto di appoggiarsi su una sicurezza ti conferisce anche la fantasia, l'entusiasmo e la noncuranza necessarie a scrivere, che i poveracci a cui manca il necessario non possiedono.
Però se pensi che ad esempio Collodi era dipendente dal gioco e ha scritto Pinocchio per pagarsi i debiti, a volte necessità fa anche virtù.




Un caso su un milione. Mi pare fosse S. King che ha vissuto in una roulotte perchè non aveva soldi per pagare le bollette e le tasse. E scriveva già.
Come chi diventa famoso al primo libro.
insomma, mi sa che devo mettermi l'anima in pace.
A meno che non diventi famosa [SM=g20547]
Scusate, sono due notti che non dormo perchè ho il piccolo che sta male. [SM=g7240]
LVB
00mercoledì 16 febbraio 2011 03:36
hai detto che insegni se non erro... eh già, nonostante fossero solo 5 ore al giorno anche mia mamma si portava il lavoro a casa! diverso è invece il caso di chi, come me, da brava studentessa universitaria disoccupata, non scrive nulla per mesi e mesi, pur avendo a disposizione tutto il tempo possibile, e poi si fa cogliere dall'ispirazione proprio a 2 settimane dagli esami, per i quali non ha ancora studiato! [SM=g20553] [SM=g7240]
...ma sì, una sera non è sprecata se la si è spesa scrivendo una poesia! anzi, ora la posto nel mio cassetto per esorcizzarla!
MLetizia.
00giovedì 17 febbraio 2011 10:49
Quando ero all'università, a circa due o tre giorni dall'esame, molto spesso realizzavo prototipi di giochi di società che poi "sperimentavo" sui miei amici. Ne ho una decina, e devo dire che qualcuno mi è riuscito molto bene...
In quegli anni la scittura non mi aveva ancora preso, però scaricavo la tensione sempre "creando" qualcosa.
agrimensore g
00giovedì 17 febbraio 2011 13:44
C'è stato un periodo che mi alzavo quasi tutti i giorno alle 5 per poter scrivere. Tra l'altro anch'io inventavo giochi di società. Ora l'invento con mio figlio. Letizia, questa storia dei giochi mi incuriosisce. Se non andiamo troppo fuori tema, mi potresti raccontare un gioco che hai inventato in breve (molto in breve se possibile)?
(Ipanema)
00giovedì 17 febbraio 2011 15:11
E' una sensazione che conosco, la tua, anche se devo dire che la provavo in maniera più prepotente qualche anno fa, i primissimi anni in cui avevo riscoperto (o lei aveva riscoperto me) la scrittura. Deve essersi trattato di un innamoramento a tutti gli effetti, e come per gli amori che si rispettano, i primi tempi sono quelli in cui ti è insopportabile restare troppo a lungo lontano dalla persona amata. Poi, quando raggiungi la consapevolezza che quell'amore è profondo, e che non ti lascerà più, acquisti anche maggior serenità e adotti piccoli stratagemmi per usufruire di tutto il tempo libero che hai a disposizione per stare con l'oggetto dei tuoi desideri.

Ecco perché io ho sempre un quaderno e la penna dei miei sogni in borsa o a portata di mano. Ecco perché scrivo quando riesco, quando ho un'ora buca, e quando guido. Sì, mentre guido ho il mio picco di creatività e allora, per non andare a finire contro un palo, mi "scrivo e riscrivo mentalmente le idee" fintanto che non riesco ad appuntarle per iscritto sul quadernino. Chi ama l'iphone, può anche registrarsele con un app o con il foglio in word che ha adisposizione, io detesto l'iphone e quindi questa possibilità ancora non ce lho...

E poi, quando ho un'idea che mi seduce, non riesco a smettere di pensarci e di scrivere. Quando sono in down, come in questo periodo, allora, sono tranquilla, tanto so che presto o tardi, la scrittura tornerà ad aggredirmi e a coinvolgermi nuovamente... come la passione, esattamente!
MLetizia.
00giovedì 17 febbraio 2011 15:51
Il tempo non è l'unico problema.
Giornata tipo. Io mi alzo alle 6, mi preparo, poi butto giù dal letto i miei due bimbi. Esco di casa verso le 7,10 con mio marito, accompagnamo i bimbi all'asilo, poi lui va al lavoro (5 minuti a piedi da casa), dietro la sua bella scrivania, mentre io mi faccio 40 km. Arrivata a scuola, mille problemi (quest'anno sono anche responsabile del plesso!). Distrutta mi rimetto in macchina. A volte mi mangio un panino a scuola oppure qualcosa di veloce a casa e alle 15,45 ritiro i bambi, torniamo a casa inizia la parte più faticosa: sistemare, riordinare, dividere loro due che si piacchiano sul tappeto, preparare la cena, ecc. I giorni che entro più tardi ed esco di conseguenza più tardi, mio marito ritira i bimbi, ma a casa inizia il vero lavoro.
Insomma, sono stanca, molto stanca. Anche quel poco tempo libero spesso lo perdo a cazzeggiare sulla rete perchè sono troppo fusa per scrivere.
Dunque vi dico: Lara Croft mi fa un baffo! :D

I giochi di società? Ce n'era uno ambientato in Egitto, tra tombe e sortilegi (considera che il prototipo era completo di tutto, dal cartellone, alle carte, pedine, ecc). Poi ne ricordo un altro, in cui bisognava scoprire il colpeve tra i giocatori. Attraverso indizi e antre cose, ognuno segnava su una tabella (ricorosamente nascosta) le informazioni.Bisognava scoprire l'arma del delitto, e altre cose.
LVB
00domenica 20 febbraio 2011 05:27
e meno male che io non voglio avere figli! [SM=g7301] colgo l'occasione per dirvi che nelle prossime settimane entrerò pochissimo... gli esami incombono! [SM=g7406] (e guarda un po', ieri mi è venuta l'ispirazione e ho buttato giù 4 cartelle word in un batter d'occhio... ma perché ci si sente ispirati proprio quando si ha una montagna di roba da fare??)
Guida
00domenica 20 febbraio 2011 11:46
Re:
MLetizia., 17/02/2011 10.49:

Quando ero all'università, a circa due o tre giorni dall'esame, molto spesso realizzavo prototipi di giochi di società che poi "sperimentavo" sui miei amici. Ne ho una decina, e devo dire che qualcuno mi è riuscito molto bene....




perché non li proponi a qualche ludoeditore allora?


MLetizia.
00domenica 20 febbraio 2011 21:30
Ludoeditore?
Non ne avevo mai sentito parlare. Sarebbe interessante, ma non posso per adesso imbarcarmi anche in questo :)!
Ho alcuni progetti legati alla scrittura da seguire, e non avrei la testa per pensare anche a questo.
Ma un domani chissà.
Guida
00domenica 20 febbraio 2011 22:33
Re:
MLetizia., 20/02/2011 21.30:

Ludoeditore?
Non ne avevo mai sentito parlare.



sì, beh, è un mio neologismo per indicare quegli editori che pubblicano esclusivamnete giochi ;)

MLetizia., 20/02/2011 21.30:


Sarebbe interessante, ma non posso per adesso imbarcarmi anche in questo :)!
Ho alcuni progetti legati alla scrittura da seguire, e non avrei la testa per pensare anche a questo.
Ma un domani chissà.




beh, ma se dici che avevi roba già pronta e collaudata sul campo...
77Niko77
00martedì 3 maggio 2011 00:43
[QUOTE] diverso è invece il caso di chi, come me, da brava studentessa universitaria disoccupata, non scrive nulla per mesi e mesi, pur avendo a disposizione tutto il tempo possibile, e poi si fa cogliere dall'ispirazione proprio a 2 settimane dagli esami, per i quali non ha ancora studiato! [/QUOTE]

Credevo di essere l'unica in queste condizioni! Be', la cosa mi consola. Io sono al primo anno di università e, proprio nelle settimane prima della sessione invernale di esami, ho avuto il picco di ispirazione: era come se la mia mente non potesse stare ferma, perché doveva per forza andare avanti con tutte le storie che avevo iniziato. Una volta finiti gli esami, pur avendo avuto quasi un mese di pausa, non ho più scritto molto. Vorrà dire che l'anno prossimo, quando inizierò a far sul serio nella facoltà giusta per me, scriverò quantità innumerevoli di racconti!
LVB
00lunedì 9 maggio 2011 20:12
mi sa che è proprio il dovere ad attirare il piacere, allora... a me succede sempre così, non imparerò mai!! [SM=g7299]
cristina67@
00domenica 5 giugno 2011 17:48
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:109463003=MLetizia., 15/02/2011 10.44]Non sopporto l'idea di non poter scrivere quando voglio, cioè sempre. Mattina e sera, per giorni e giorni.
E questo perchè devo lavorare.
Per carità, faccio un lavoro che mi piace ma non sopporto l'idea di dover rubare tempo al sonno, alla famiglia, alla casa per scrivere.
D'altra parte, se non avessi il lavoro che mi da la pagnotta, non potrei permettermi di scrivere. Farei la fame, non saprei come pagare le bollette, dunque mi dovrei cercare un lavoro.

Insomma, devo ringraziare che per fare ciò che adoro ho un lavoro che mi impedisce di fare quello che amo di più quando voglio. [SM=g7497] [/QUOTE][/POSTQUOTE]


Giuro,
ho scritto la mia presentazione prima di entrare in questo topic e leggere questo post!
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