cattleia
00mercoledì 7 dicembre 2005 12:17
Sto leggendo "l'uomo nel labirinto".
Un'ottima scrittura, che potrebbe essere inquadrata un po' tra Pirandello e Svevo, tipica del periodo di transizione tra l'otto e il novecento che vedeva personaggi al bivio, ancora legati al passato ma tritati dall'ottica tecnologica.
Un libro pieno di introspezione (troppa?) e pochissima azione.
Sinceramente un bell'esercizio di pazienza leggerlo (figuriamoci scriverlo....), dove l'azione si esplica nei rovelli del protagonista. Sono ancora alla prima metà, ma l'andazzo credo che rimanga quello. Però è apprezzabile come scuola di scrittura perchè ha uno stile superbo.