COME SCRIVETE E DOVE?

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(Ipanema)
00domenica 5 dicembre 2010 13:47
a penna, sul computer direttamente...
Facciamo come negli altri forum di scrittura, e ci raccontiamo come scriviamo, le nostre "manie", i nostri vezzi, i trucchi che adottiamo?
Comincio io:

da qualche anno sono diventata una vera maniaca:

- Penna rigorosamente "roller" punta fine misura 0.7mm. Possibilmente marca Pentel.

- Quadernino a spirale, rigorosamente a righe. Ne ho sempre uno o due in borsa con me.

- Scrivo ovunque, ma soprattutto:
-in bagno, chiusa a chiave, così non mi disturba nessuno.
-in sala d'aspetto, mentre aspetto che il medico di turno mi faccia passare.
-di notte o quando non ho il pc a disposizione.

Scrivo sempre prima una sinossi di ciò che voglio scrivere, butto giù appunti sui personaggi, il loro carattere, i loro eventuali cambiamenti anche fisici nel corso del tempo, faccio una cronologia (in genere a posteriori) degli eventi mese per mese e anno per anno e poi inizio a scrivere gli episodi.

A fasi regolari, trascrivo tutto sul pc, ma in quel caso, cambio quasi tutto, miglioro, aggiungo parole che siano più incisive, modifico e faccio ricerca su eventuali argomenti trattati.

Ecco...
adesso la palla a voi...
SaraFrison
00lunedì 6 dicembre 2010 07:52
Ciao Ipanema,
io su questo argomento posso dire molto poco, purtroppo, poichè ho cominciato da poco a scrivere...a sapere che mi piace scrivere. Quindi, avendo anche poca esperienza, quando mi viene un'idea, cerco su internet più informazioni possibili sull'argomento che intendo trattare e poi le rielaboro a modo mio. Per ora sto solo scrivendo degli articoli, poi chissà.
Comunque, le tue, sono sicuramente informazioni interessanti per poter anche prendere spunto.
Ciao.
Sara
cattleja
00lunedì 6 dicembre 2010 11:05
quando ho iniziato a scribacchiare a mano ero troppo lenta e il pensiero troppo veloce. Meno male che è arrivato il pc che asseconda la velocità del pensiero, altrimenti ero ancora a caro amico!
LVB
00lunedì 6 dicembre 2010 11:58
beh, ora come ora sto scrivendo "su commissione", nel senso che leggo il bando di un concorso e scrivo in base a quello. in questo caso scrivo sempre al pc (col dito medio della mano destraXD ebbene sì, non sono capace di utilizzare diverse dita contemporaneamente! però sono piuttosto veloce per essere mono-ditata..... [SM=g7405] )
quando non ho il pc a disposizione scrivo a penna, solitamente rossa perché nessuno le usa quindi mi impongo di consumarle!
in genere sono disordinatissima, spesso scrivo partendo dalla fine o da pezzi sparsi per poi ricollegarli, dipende da quale parte mi ispira di più (con un pullulare di asterischi, riporti, ecc). e la pagina bianca mi inquieta. è molto più probabile che inizi a scrivere sul fondo di una pagina scarabocchiata da tutti i lati piuttosto che su un foglio lindo e pulito!

ah, dimenticavo il luogo... ovunque! ho piegato un fogliettino dentro il cellulare, dove si mette la batteria... così se mi coglie la vena letteraria sono sempre pronta [SM=g20549]

(ma... e chi deve andare in bagno?? hihihi)
Krepsi
00martedì 8 febbraio 2011 17:12
Pc! pc! scrivo rigorosamnte al pc, unico strumento che mi permette di non vedere tutti gli odiosi scarabocchi che creerei... (gli alberi mi ringraziano ;))
MLetizia.
00domenica 13 febbraio 2011 14:26
Re: a penna, sul computer direttamente...
Devo dire che mi ritrovo molto in quello che tu ha detto, Ipanema.
Diciamo che preferisco il pc, ma visto che ultimamente un piccoletto (5 anni, DICO 5 ANNI!) che gira per casa (e che dovrebbe essere mio figlio) se ne impossessa spesso e volentieri, devo ricorrere spesso alla penna.
Anche io giro con un quaderno a spirale in borsa. per la penna non ho marche preferite, ma deve essere a sfera, e una sfera che scivoli sulla carta, non so se mi spiego.
Se mi viene l'ispirazione in macchina, scrivo su dei post-it che tengo per le emmergenze.
Poi ricopio tutto. Anche io, poi, leggo e rileggo, trasformo, modifico, cancello.
(Ipanema)
00domenica 13 febbraio 2011 14:43
io da qualche giorno ho un portatile/portento a disposizione... il mio nuovo bimbo elettronico. Però ho sempre due quaderni a spirale in borsa e la penna deve avere lo spessore di 0,7 di diametro altrimenti non mi piace...
In questi giorni ho trovato una penna favolosa, di quelle che ti regalano come promozione: è rigorosamente 0.7 di diametro ma ha almeno cinque colori a disposizione, ed è stata utilissima per le correzioni sul manoscritto del mio ultimo romanzo...


Ghidara
00martedì 8 marzo 2011 05:09
Il mio odio/amore è il portatile. Col poco spazio che abbiamo in casa un fisso sarebbe impensabile e ormai quando mi trovo su tastiere normali sono lentissima. Ho un angolino nella cucina, dove abbiamo messo un vecchio mobiletto porta pc, mezzo metro in tutto, dove ammonticchio le scartoffie degli articoli e dove scrivo.
Per i racconti e i romanzi non prendo appunti scritti, quello che mi dimentico si vede che non deve essere scritto...
in word mi tengo una barra senza la quale mi sento persa: maiuscole/minuscole (icona smile) per correggere le maiuscole dei nomi; dizionario (tazza di caffè, perchè mi risparmia tempo se mi scappa la parolina); conteggio parole (calcolatrice, per gli articoli); inserisci interruzione di colonna (icona quadernetto: la uso per dividere i capitoli così li trovo subito). Abitudinaria da paura.
filippo62@
00martedì 8 marzo 2011 12:19
Sia resa lode all'inventore del PC. In passato scrivevo a mano, ottenendo l'effetto di smarrire gran parte dei fogli (senza danno per la storia della letteratura...)e avendo grandi difficoltà a decifrare le mie stesse zampe di gallina.
Poi, non c'entra proprio niente, ma mi è arrivato ora il testo della quarta di copertina scritta dall'editore. Oltre a essere lusinghiera per me, è così bella in sé che ve la mando.
Ciao!

Le pozzanghere riflettono le luci del mondo: «quello che capita
/ a volte un po’ di luna / e le ombre dei randagi casuali».
Sono un simbolo forte del panteismo eccentrico di Strumia,
dove i meccanismi dell’universo si manifestano, con un po’ di
mistero e molto understatement, nelle forme di esistenza minime
e meno appariscenti. Per questo l’uomo trova uno specchio
straniante ma anche profondamente veritiero negli insetti
o addirittura nei batteri, in un fossile o in un grumo di resina.
«Siamo atomi migranti»: sembra la sintesi poetica del famoso
racconto di Primo Levi sul carbonio. Quella di Strumia è una
visione scientifico-materialista del mondo, ma non per questo
meno segreta, piena di simboli indecifrabili. La sua poesia è
lontana dalla tradizione lirica: l’io che viene rappresentato è
frantumato e attraversato da forze conosciute e sconosciute,
e viene sempre descritto da punti di vista dislocati apparentemente
altrove, anche se proprio questi altrove sono l’unica possibile
forma di identità.
In questa direzione vanno la continua invenzione linguistica,
la sfrenata fantasia delle immagini e delle associazioni, i cambi
di ritmo, le sonorità incalzanti. Una brillantezza mai gratuita,
che è tutt’uno con il lavorio del pensiero e le sue brucianti
accensioni in presa diretta.
77Niko77
00martedì 3 maggio 2011 00:19
Se qualcuno vedesse la mia stanza, faticherebbe a credermi, ma quando lavoro (di qualsiasi cosa si tratti) divento una maniaca dell'ordine: scrivere a penna, per me, sarebbe un dramma! Al computer so di poter fare qualsiasi correzione mantenendo una totale pulizia, quindi inconsciamente sono portata a lasciare andare il mio pensiero e le dita sembrano non accorgersi neanche di ciò che scrivono. Quando do il via a delle storie, inizio sempre dalla fine. È strano, lo so; a maggior ragione perché non si tratta mai del finale vero e proprio. In genere la magia comincia con una scena qualsiasi, venuta in mente all'improvviso o in sogno. La prima cosa che faccio, per non rischiare di perdere l'ispirazione, è di trascrivere proprio le immagini o le situazioni che hanno fatto nascere l'impulso: il passo successivo è pensare a come si potrebbe raggiungere quel risultato, dopodiché ipotizzo a quali ipotetiche conclusioni potrebbe condurmi la scena che ha scatenato tutto. Scelgo l'ambientazione, traccio una bozza di trama che non sempre rispetto, scrivo qualche appunto e, infine, decido nomi e ruoli dei personaggi. Segno tutto in una scaletta, che poi non vado mai a guardare. È come se servisse per farmi stare tranquilla: so che, se dovessi averne bisogno, lì troverei tutto il necessario per portare avanti la storia. È la mia salvezza nei momenti di "blocco"!
Una volta stilato questo schema, inizio a scrivere senza sosta... soprattutto la notte oppure quando non c'è nessuno a casa. Da quando ho l'iPhone, mi capita di scrivere più spesso con il cellulare, piuttosto che al computer. Ho centinaia di documenti, nelle note, con interi capitoli di storie diverse o con scalette di racconti che non ho mai portato avanti. Mi sono ritrovata a scrivere in qualsiasi posto: a lezione, in bagno, per strada... ogni momento può essere sfruttato :)
cristina67@
00domenica 5 giugno 2011 19:11
Io scrivo la sera usando un pc staccato da internet perchè sono fobica.
E' adagiato su una mega scrivania talmente affollata di libri, quaderni, riviste e impicci vari che alla fine ho giusto il posto per appoggiare un gomito. Tuttavia, se vengo folgorata da un'idea e sono fuori sede, la appunto su qualsiasi cartaceo a disposizione (non indaghiamo troppo) purchè sia a tiro una penna/matita/pennarello.
Quando tuttavia ho le idee davvero chiare su una scena, apro un bel quadernone quadrettato e uso una penna di qualità superiore (coè di 2/3 euro) e butto giù una mini traccia. Allora le mie mani (in realtà uso i due indici) volano sulla tastiera.
LVB
00martedì 7 giugno 2011 01:43
uh guarda, un'altra che non sa scrivere con diverse dita... non siamo sole!! [SM=g7256]
ma non ho capito fobia di cosa...
cristina67@
00martedì 7 giugno 2011 20:08
Re:
LVB, 07/06/2011 01.43:

uh guarda, un'altra che non sa scrivere con diverse dita... non siamo sole!! [SM=g7256]
ma non ho capito fobia di cosa...


...che qualche hacker ansioso di carpire i segreti depositati sul mio hardisk, si incuriosisca delle decine di files in formato word e se ne impadronisca riversandole sulla rete a nome suo...
Terribile!

[SM=g7218]
LVB
00mercoledì 8 giugno 2011 04:24
ah beh onestamente non credo che gli hacker si passino il tempo a girovagare tra i nostri file... ma neanche in quelli di coelho, tanto per dirne uno! secondo me spesso ci allarmiamo eccessivamente... quando le persone che dovrebbero preoccuparsi sono quelle finite su wikileaks [SM=g7301]
cristina67@
00venerdì 10 giugno 2011 20:35
Hai ragione,ma... hai visto mai?
G.Dp
00lunedì 15 agosto 2011 23:07
Carino questo post,io scrivo di "getto",ho un piccolo diario.
Pultroppo quello che ci scrivo sono perlopiù miscugli d'idee varie,dallo sfondo per un libro ad..."altro",di solito finisce che infilo tutto in una sola idea.Mi metto a scrivere sul pc solo dopo aver riempito qualche pagina,diciamo che lì scrivo la "bella",che nel 90% dei casi però è molto diversa dalla "brutta"....sono un bel pò casinista,su questo non c'è dubbio
(Ipanema)
00mercoledì 17 agosto 2011 22:28
Re:
G.Dp, 15/08/2011 23.07:

sono un bel pò casinista,su questo non c'è dubbio




no, sei solo già scrittrice...
benvenuta nel clan!
G.Dp
00mercoledì 17 agosto 2011 22:36
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:112707393=(Ipanema), 17/08/2011 22.28]


no, sei solo già scrittrice...
benvenuta nel clan![/QUOTE][/POSTQUOTE]


:p al massimo scrittore!suvvia sono solo da un pò ma ancora...d'accordo non divaghiamo :P
tanya7070
00giovedì 15 settembre 2011 13:28
Re: Re: Re:
io scrivo di getto, penna e quaderno, solitamente mi siedo su una panchina, in campagna , mare o anche a casa sul letto a occhi chiusi, quando la mente è sgombra da pensieri tutto vien da solo, ho sempre avuto una fervida immaginazione e fantasia fin da piccola.
Quando un personaggio fa qualcosa mi piace toccare con mano ad esempio un castello? ci vado per vedere le sensazioni, sono strana? bho poi se è un romanzo storico studio e mi informo sul periodo per poi metterci personaggi di fantasia su un contesto storico realmente accaduto, inizio a costruirmi i personaggi, poi la storia e alla fine il titolo, alla fine appena finito il romanzo lo passo scrivendolo sul pc, un macello vero? :P

tanya7070
00giovedì 15 settembre 2011 13:28
Re: Re: Re:
io scrivo di getto, penna e quaderno, solitamente mi siedo su una panchina, in campagna , mare o anche a casa sul letto a occhi chiusi, quando la mente è sgombra da pensieri tutto vien da solo, ho sempre avuto una fervida immaginazione e fantasia fin da piccola.
Quando un personaggio fa qualcosa mi piace toccare con mano ad esempio un castello? ci vado per vedere le sensazioni, sono strana? bho poi se è un romanzo storico studio e mi informo sul periodo per poi metterci personaggi di fantasia su un contesto storico realmente accaduto, inizio a costruirmi i personaggi, poi la storia e alla fine il titolo, alla fine appena finito il romanzo lo passo scrivendolo sul pc, un macello vero? :P

Lorena.11
00lunedì 19 dicembre 2011 12:09
La prima stesura di un mio racconto, o quello che dovrebbe assomigliare a un racconto, avviene in modo “artigianale”.
Impugno la penna dalla punta non troppo fine, me la rigiro un poco tra le dita e poi inizio a scarabocchiare sul Moleskine d’ordinanza.
La prima lettera la scrivo sempre con mano tremante, indecisa. Il resto acquista sicurezza parola dopo parola, come me del resto.
Scrivo così perché voglio rendere il tutto più umano possibile. Voglio rivedere gli errori, le titubanze; voglio avere la mani sporche d’inchiostro, la mano destra che mi fa male.
Ho bisogno di musica sparata dritta nelle orecchie o di silenzio tombale, due cose opposte che dentro di me provocano lo stesso identico risultato: impastano idee.
Non sono una fumatrice incallita ma devo ammettere che, soprattutto mentre rileggo, una sigaretta me la concedo volentieri. Le mie parole, lette ad alta voce, hanno tutto un altro sapore con un po’ di nicotina in bocca, insieme a litri di caffè bollente.
Scrivo quando devo, quando un’idea mi prende all’improvviso o un’immagine mi si stampa nella mente in maniera talmente nitida da non poter far altro che appuntare tutto sul quaderno nero che porto con me. E’ facile quindi trovarmi accucciata nell’angolo di un qualsiasi supermercato, libreria, ikea, negozio, museo, posseduta dal demone della scrittura, poi però arriva la sera con il buio appresso, io apro diligentemente lo “scarabocchiario” e sistemo, cancello, affino, ordino. Vesto i panni della sarta improvvisata, le parole quelle degli scampoli e vediamo quello che ne esce.
Il Pc è solo l’ultimo passo. Mi rendo conto che sia un elemento fondamentale ma abbiamo un rapporto burrascoso, che non accenna a migliorare. Forse col tempo. Forse.
LFK
00lunedì 19 dicembre 2011 12:32
Re:
Bello questo thread... pensavo di essere uno dei pochi romantici che ancora sono attaccati alla penna a sfera.
Io scrivo con la pennuccia Bic, le compro a scatolette da cinquanta pezzi. Scrivo su tutto quello che trovo a portata di mano. A volte, mentre cucino, prendo appunti sui tovaglioli di carta.
Anche io scarabocchio velocemente una sinossi molto elementare, quasi comica. Del tipo "Andrea" (tutti Andrea all'inizio, poi i nomi cambiano) "stava scrivendo un romanzo e pensa che forse può dare il libero arbitrio ai personaggi. Loro escono dal racconto e dicono di sì, ma poi rifiutano i suoi interventi e cambiano la password. Lui non può più accedere e la storia va avanti fino a che non occupa tutto il PC. Quindi cancella l'HD e si rende conto che Dio può essere come lui e cancellare la memoria del mondo. Racconta da un ospedale psichiatrico".
Qualcuno di voi riconoscerà la storia, la prima che ho postato qua. In principio era così, scritta sul retro della ricetta dei calamri ripieni. E' ancora lì, visto che la ricetta mi serve sempre...

Poi sviluppo su un altro foglio, sempre volante. Non ho un buon rapporto con i block notes. E scarabocchio proprio, disegnini che faccio mentre penso a come proseguire. Scrivo veloce e non ho il problema della scrittura che non segue il pensiero. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che penso lentamente, ma per favore non lo faccia, perchè oggi è lunedì e non vorrei scoppiare a ridere la notte di Natale, a messa...

Infine riporto tutto sul portatile, ed è stupefacente come il testo nel computer sia quasi un altro rispetto a quello manoscritto. Cambio molto nel trasporto, aggiungo tolgo e sposto. E poi, qualche rilettura, almeno tre o quattro, una prima stampa per le correzioni e la lettura ad alta voce con le intonazioni dei discorsi e la ritrascrizione al computer.

Ma a volte scrivo di getto sul computer, senza badare a fome, punteggiature o altro. Come quando ho scritto "I Grigi, I Neri", racconto figlio di due paginette di considerazioni personali.

Ecco, questo è il mio modus operandi. M riempio di fogli e sono altamente disordinato mentre scrivo, prendo appunti di un racconto sui fogli di altri racconti... alla fine qualcosa lo perdo, ma penso sempre che questo sia un aiuto per eliminare le parti inutili della storia... come fa la volpe con l'uva acerba... [SM=g7340] [SM=g20550]
Flegias.
00domenica 3 giugno 2012 23:45
Devo dire che mi ritrovo a scrivere, perlopiù poesie, quasi sempre di notte, al computer oppure raramente sul cellulare quando sono a letto.
Sempre di notte poiché mi ritrovo con quella calma apparente e improvvisa che cala inevitabile con l'ascesa del buio, in solitudine e soltanto col rumore della mente a farmi compagnia.
Poi, come si suol dire, la notte porta consiglio...
Arj74
00lunedì 22 ottobre 2012 18:44
E' un thread un po' vecchio, ma è davvero interessante.
A causa di una pessima e congenita calligrafia, appena scoperto il PC mi ci sono fiondato, ma ho scatoloni pieni zeppi di cartacei scritti con portamine e conservati con cura (la grafite, si sa, si cancella facilmente).
Ho una scrittura talmente pessima che mi è spesso capitato di non riuscire io stesso a leggerla.

Ma ho una fortuna. La mia memoria fa acqua da tutte le parti, eppure se mi viene in mente qualcosa difficilmente la dimentico e grazie agli smartphone posso scrivere ovunque mi trovo. Il fatto che, per lavoro, sto spesso al computer mi permette di aprire un notepad al volo e riversarci dentro tutto quello che devo; inoltre digito a velocità-luce, quindi faccio pure in fretta.
Il mio ultimo romanzo l'ho praticamente scritto al lavoro, in barba alla produttività, al PIL, alla bile della gentaglia che mi circonda e altre cose così.
In pratica, sono un fautore della tecnologia, visto il mio problema congenito, ma vi invidio che riuscite a leggere la vostra scrittura...
(Ipanema)
00lunedì 22 ottobre 2012 19:28
Re:
Arj74, 22/10/2012 18:44:

E' un thread un po' vecchio, ma è davvero interessante.
A causa di una pessima e congenita calligrafia, appena scoperto il PC mi ci sono fiondato, ma ho scatoloni pieni zeppi di cartacei scritti con portamine e conservati con cura (la grafite, si sa, si cancella facilmente).
Ho una scrittura talmente pessima che mi è spesso capitato di non riuscire io stesso a leggerla.

Ma ho una fortuna. La mia memoria fa acqua da tutte le parti, eppure se mi viene in mente qualcosa difficilmente la dimentico e grazie agli smartphone posso scrivere ovunque mi trovo. Il fatto che, per lavoro, sto spesso al computer mi permette di aprire un notepad al volo e riversarci dentro tutto quello che devo; inoltre digito a velocità-luce, quindi faccio pure in fretta.
Il mio ultimo romanzo l'ho praticamente scritto al lavoro, in barba alla produttività, al PIL, alla bile della gentaglia che mi circonda e altre cose così.
In pratica, sono un fautore della tecnologia, visto il mio problema congenito, ma vi invidio che riuscite a leggere la vostra scrittura...



[SM=g20548] [SM=g20550]
DanielaBi
00venerdì 26 ottobre 2012 17:14
Per lo più PC. Anche perchè mi porto dietro sempre un tablet 7 pollici su cui ho subito scaricato un editor di testo, quindi ovunque mi trovo se devo buttar giù qualcosa vado di "file"! Ho inviato un racconto ad un piccolo concorso e l'ho praticamente scritto mentre aspettavo che mia figlia facesse le sue lezioni di nuoto ;-) .

Da ragazza invece scrivevo tutto a mano; poi la mia grafia è diventata una ciofeca da quando ho smesso di allenarla causa uso del pc.
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