"LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE" MARK HADDON

Mi permetto di segnalarvi un libro che mi è piaciuto molto, uno di quelli che ha il potere di tenerti la mente occupata anche molti giorni dopo aver letto l'ultima pagina.
"Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" (Einaudi) racconta la storia di un ragazzino che decide d'indagare sulla morte del cane della sua vicina di casa ma, grazie a questa indagine, scoprirà la verità su sua madre. Il protagonista, Christopher, è un ragazzino speciale, affetto da una forma di autismo e rinchiuso in un mondo tutto suo dove esiste solo la logica, le emozioni non hanno voce. E' stupefacente il modo in cui l'autore ha reso così tangibile questo suo essere diverso dagli altri, come si riescano a capire chiaramente gli atteggiamenti dettati dalla malattia senza giudicarli sbagliati. Ognuno di noi vive ogni giorno in preda a qualche sentimento, lui no, lui risponde solo a domande dirette, a meno che non siano sciocche. Non vuole essere toccato, non ama ripetersi, è un matematico straordinario, distingue le belle giornate dalle brutte in base ai colori delle macchine che incontrerà andando a scuola... Insomma vive secondo le sue regole. Nel libro è molto forte anche la figura del padre, un uomo che non può abbracciare suo figlio e, se vuole vivere serenamente con lui, deve sottostare a quelle regole, che però si spezzaranno per colpa di una bugia tenuta in piedi da troppo tempo.
la glacaialità del ragazzo a volte è disarmante, chi legge è quasi spinto a parlare con lui, fargli capire che esistono anche i sentimenti e non solo le regole. Mark Haddon, però, ha il potere di farci amare questo 'piccolo genio', perchè in fondo è un adolescente come tanti alle prese con un mondo difficile.
Il linguaggio è asciutto, semplice, un libro che di può leggere in poche ore. Una buona lettura, che mi sento di consigliare vivamente.

Ho letto questo libro alcuni mesi fa, presa da un interesse personale sulla malattia da cui è affetto il protagonista. Ho iniziato a leggerlo un po' titubante, ma mi sono dovuta ricredere. Un romanzo affascinante e profondo, per molti aspetti triste ma che riesce comunque a far sorridere. Haddon si è cimentato nel difficile compito di avvolgere l'intera vicenda attorno all'autismo, e ci è riuscito egregiamente. Un libro che consiglierei a chiunque!

Con tutto che sono appassionata al problema della sindrome di Asperger per vari motivi - ho visto un film sull'argomento, letto vari articoli ecc. - eppure questo romanzo, pur considerandolo interessante, non mi ha catturato. Non sono nemmeno riuscita a finirlo. Non so perchè, ma forse è proprio quel raccontare "da dentro" che lo rende assurdo (il top è quando il ragazzo va a trovare il padre che credeva morto). Insomma, il grado di coinvolgimento dell'autore è totale, forse è per questo che non riesco ad apprezzarlo. (e ribadisco di essere interessatissima al problema)