14/05/2010 21:13 |
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illusia79 [Non Registrato] | |
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Non parliamo di motagne di libri in attesa di essere letti! Io ho una libreria piena che apetta solo me. Infatti cerco di non comprarne più (a meno che non mi vengano regalati o sia attratta alla follia) così m'impongo di leggere queli che ho. La Woolf in effetti è una lettura un po' difficile, se si vuole, e io stessa ho letto poco perchè serve tutta l'attenzione lì. Ho amato 'la signora Dalloway alla follia, tanto da rileggerlo dopo alcuni anni e riapprezzarne i profumi. I suoi personaggi si vedono, i sentimenti si sentono... Insomma mi piace molto. Il libro colpevole di avermi fatto amare la lettura, però, è un altro: Stevenson con il suo "La freccia nera" mi ha aperto un mondo. Una storia d'amore, eroismo, femminismo, buni che vincono come può non affascinare una ragazzina di 12 anni? Impossibile! E così eccomi qui a scribacchaire storielle illudendomi di avere quel certo non so che...
Mio marito è più una cavia che altro, legge solo racconti corti, quelli lunghi glieli risparmio (come già accennato il mio genere non è proprio il suo...). Comunque mi dà molto aiuto, lo odio quando mi distrugge un periodo che mi piace o cose simili, ma il 90% delle volte ha ragione. Chi scrive tende ad innamorarsi di quello che scrive, un occhio estraneo e super-partes non può che giovare.
Ovvia, s'ha a dì d'andà! Traduco da toscano: E' ora di andare via.
Vi saluto e vi do la buonanotte.
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