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Autore

CHIUDE LA LIBRERIA SHERLOCKIANA di MILANO.

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2009 11:56
07/01/2009 08:28
Post: 6.761
Registrato il: 21/11/2005
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Ecco la lettera promessaCondividi

Dom 21.46
Questa è una lettera davvero difficile e la gestazione è stata complicata.
Forse ho sbagliato a mettere il primo annuncio della chiusura della libreria su FaceBook.
Ho sbagliato per due motivi. Il primo: ho proprio sbagliato posto e titolo; il secondo: a non mettere spiegazioni.
Mi assolvo, quasi completamente da entrambi gli errori.
Dal primo perché non è un evento, ma non sapevo dove metterlo; il secondo perché pensavo di riuscire a scrivere questa lettera subito.

La decisione di chiudere la libreria non è stata facile e ci ho perso il sonno per qualche mese.
I motivi sono molti. Non è solo la solita e cronica mancanza di denaro, ma la consapevolezza di non avere possibilità reali.
Fra l’altro, con somma meraviglia, mi è stata anche recapitata la notifica di sfratto. Sfratto che si riferisce alla vicenda del 2003 e che, secondo me, doveva essere conclusa, avendo pagato quello che dovevo.
In ogni caso, questo è successo dopo che la decisione era già stata presa e che avevo capito che rimanendo in via Peschiera, non sarebbe stato possibile farcela e non mi sento né la forza fisica nè la forza mentale per affrontare un trasloco, oltre alle migliaia di euro che costerebbe.
Un’amica/cliente, quando le ho comunicato la mia intenzione, mi ha detto: “Non hai più voglia combattere, vero?”
E’ vero, non mi ha mai spaventato combattere; non mi interessa fare dei sacrifici, però… per qualcosa, non per niente e soprattutto quando i “nemici” sono molti.
Quando un’attività non incassa abbastanza, ogni intervento è di tamponamento e le grosse crisi diventano cicliche. Infatti questo è stato. Se ne conoscono solo un paio perché le altre le ho risolte io e indebitandomi e con progetti faticosissimi. Vorrei raccontarvene solo una, di quelle occulte. Non ricordo in che anno, ma penso nel 2000/2001 una ventina di scrittori italiani si sono prestati a fare i testimonial di una casa di mode gratuitamente e il loro compenso e servito per tirare avanti ancora un po’.
Non finirò mai di ringraziare le centinaia di persone che mi hanno aiutata in questi anni, ma non si può, credetemi, vivere in uno stato di continua emergenza. Quando, in passato, inopinatamente, ho detto di voler chiudere la libreria (e sapevo che era la cosa giusta), la stima, l’affetto, la partecipazione e le iniziative nate spontaneamente, mi hanno convinta a cambiare idea. Questa volta no.

Permettetemi, a questo punto, di dirvi alcuni motivi in ordine sparso e non di importanza, se no non ce la farò mai a finire.

Liquidiamo subito il punto “Comune di Milano” che non ha rispettato nessuna delle sue promesse. Il debito è stato saldato, l’associazione è stata fatta, ma…
Anzi, alla richiesta di un appuntamento ci hanno risposto: “E’ inutile incontrarci, tanto non cambia niente, non ci interessa”.

Sono stanca, dedico alla libreria molte ore al giorno e sono sola.
La libreria con ordini, rese, rappresentanti, telefono e, raramente ;-), clienti.
Le presentazioni: due alla settimana. Belle, divertenti, interessanti, ma faticose sia logisticamente che mentalmente. Del resto le presentazioni sono l’unico modo per avere gente in libreria.
L’associazione, il sito, myspace, facebook, comprovendolibri, maremagnum, ecc. ecc. ecc.
Devo dire che, quest’ultima parte, ha fatto conoscere la libreria e qualche cliente in più si è visto. Addirittura alcuni di loro il rapporto si è trasformato, in fretta, in un’amicizia per me importante.

Dirigo una collana di gialli e mi sento in colpa verso gli autori. Ho dattiloscritti da leggere da oltre due anni, ma non ho tempo. Sarà un mio limite, ma ci metto fra le 20 e le 25 ore a leggere un dattiloscritto e, queste ore, devono essere quasi di seguito. Questo mi crea ansia e avrei dovuto scegliere di abbandonare la Todaro editore. E non me la sento, è troppo bello lavorare con gli autori.
Vorrei arrivare a pubblicare 10/12 titoli l’anno, non 4 come adesso.

Me ne voglio andare da Milano. Questa città, la mia città, che ho amato follemente non ricambia certamente il mio amore e sto odiandola.
Desidero ritmi lenti e la natura intorno a me e tempo per leggere non solo quello che devo, ma anche quello che amo.

Gli amici. Questa libreria occupa tutto il mio tempo e trascuro gli amici. Meno male che la maggior parte di loro li “frequento” in libreria e altri sanno che non è cattiva volontà se non mi faccio sentire, se non rispondo alle mail. Ma alcuni no, li ho persi perché non hanno capito. Io sono sempre disponibile per loro, solo ho tempi diversi.

Mi fermo qua, anche se non credo sia tutto, ma ho già abusato della vostra pazienza.
Alcune comunicazioni di servizio.
Ho deciso, prima di rendere agli editori il venduto, di darvi la possibilità di acquistare tutti i libri presenti in libreria con uno sconto del 30%, fino al 31 marzo; poi penserò cosa fare dei libri che rimarranno perché ormai fuori catalogo. Per favorire tutti ho pensato di mettere tutto on line (questo ho fatto in questi ultimi giorni).
Li potete già trovare su: www.vendocomprolibri.it
Fra qualche giorno saranno anche su: www.maremagnum.com
Spediremo in tutta Italia.
Potete, chiaramente, venire in libreria.
A chi volesse posso mandare anche i file.
Per evitare confusione chiunque volesse chiedere notizie sui libri e/o ordinarne, è pregato di usare questo indirizzo:
libreriadelgiallo@excite.it
L’aiuto che vi chiedo è di aiutarmi a diffondere questa parte della notizia.

Un abbraccio e un grazie sincero.

tecla

p.s. Magari, prossimamente, se lo vorrete, vi racconterò i miei progetti.

p.p.s Qualcuno riceverà più volte questa lettera perché l’indirizzo è presente in diverse liste. Scusatemi, sarebbe stato davvero sopra le mie forze assemblare tutto in un'unica mail-list. Tecla Dozio



è la lettera che Tecla Dozio ha pubblicato su Facebook Domenica scorsa.

per chi ha facebook, il link alla lettera è sul profilo de Sherlokiana Libreria del Giallo Milano:

www.facebook.com/note.php?note_id=58245966347&ref=mf

il catalogo per acquistare i libri è visionabile a questo link:

www.comprovendolibri.it/vendeanche.asp?userid=giallonoir
[Modificato da (Ipanema) 07/01/2009 08:37]
_________________________________
Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey)
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