Ok, ecco un assaggio:
I.
Al largo della vita
insofferente,
un microbo sorriso
mi è gelo
in un inverno innomine,
ma sai
il crepuscolo
s'è appena aperto,
violentato
come
tra le cosce,
una zanzara.
XII.
L’Uranio...
s'è preso
il mio senno.
Dio delle sabbie,
fermalo!
M'ha incantato l'anima!
Lo scivolìo
nel mondo
delle ortiche
s'è terso come un cielo,
è lassù che qualcosa
mi chiama,
oltre il limite esterno
del Canis Maior,
e le nebulose,
e il vuoto