Menzinger, 22/01/2008 16.01:
I grandi classici per l'infanzia, purtroppo, non hanno più smalto.
Vada per Alice e Pippi (che mia figlia ha letto con piacere - Alice più volte - ma il fatto che siano legati a dei film vuol dire molto), ma Dickens lo ha letto a scuola con ben poco entusiasmo. L'isola del tesoro credo di aver provato a farglielo leggere troppo presto, sulla scia del Pianeta del tesoro, ma non l'ha finito.
Salgari e Verne che io ho divorato alla sua età, li ignora. Ma lo stesso vale per l'equivalente femminile di Piccole Donne, Papà Gambalunga, ecc. che non suscitano in lei grandi entusiasmi.
Tutto un altro discorso invece per Fairy Oaks, Harry Potter, Narnia, Stilton e molti altri prodotti "moderni" per bambini, spesso storie di fate, streghe e magia che legge con piacere (Narnia tanto moderno non è ma il film l'ha riportato in auge).
Mia figlia credo che abbia letto e amato tutti i libri di Rohal Dahl: un vero genio per l'infanzia, forse quasi come la Rowlings.
beh ma qua è una questione di gusto soggettivo, IMO, mentre Hornby fa di tutta la generazione un fascio.
Sotto questo profilo, per esempio, a me Pippi non è mai paciuta, Dickens dipendeva dai libri, mentre Salgari e Verne IMO è più facile che abbian presa sui maschietti che sulle femminucce.
Piccole Donne di solito è adorato ancora adesso (lo vedo nei forum dle giovani potteriane) ma, come anche ai miei tempi, c'è chi non lo ama.
Menzinger, 22/01/2008 16.01:
Amano storie "scintillanti", sorprendenti, fuori dall'ordinario, avvneturose, piene di amicizia, ma nel contempo vicine al loro essere bambini. Amano un po' essere spaventati (come aveva ben capito Disney) ma non troppo. Amano le battute, il mistero, il divertimento. Amano storie in cui i bambini imparano a sentirsi grandi.
Appunto, come tutti i bambini di qualsiasi generazione ;)
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