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Autore

I LIBRI CHE I NOSTRI FIGLI DEVONO ASSOLUTAMENTE LEGGERE

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2008 09:42
21/01/2008 18:33
Post: 4.840
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Un giornale inglese ha stilato la lista dei cento classici che i ragazzi farebbero bene a sfogliare: da Biancaneve al Diario di Anna Frank. I libri che i nostri figli devono leggere

La lista per battere Internet e tvdal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


DA REPUBBLICA.IT

Il verbo leggere, ammonisce Daniel Pennac in Come un romanzo, il suo celebre saggio sul rapporto tra noi e i libri, non sopporta l'imperativo. Un'avversione che condivide con altri verbi: non si può ordinare a nessuno di leggere, amare, sognare, aspettandosi di essere obbediti. Eppure l'idea di un canone letterario, ossia di un patrimonio di opere da trasmettere alle nuove generazioni, è comunemente accettata come valida. Harold Bloom, il più influente critico letterario americano, ha descritto i confini del canone letterario occidentale. Italo Calvino ne ha tracciato un elenco sommario nella raccolta dei suoi interventi critici, Perché leggere i classici. Alberto Asor Rosa ha spiegato i criteri per entrare nel canone italiano. Adesso un grande giornale britannico, il Daily Telegraph, prova a compilare un canone per l'infanzia e l'adolescenza: "I 100 libri che ogni bambino dovrebbe leggere".

Le storie che garantiscono di accendere l'amore per la lettera tura nei piccoli lettori, promette il quotidiano londinese, nella speranza che diventino lettori abituali e appassionati da grandi. Senza bisogno di ordinarglielo, visto che comunque non servirebbe, come ci ricorda Pennac. "Mio figlio non ama leggere", è la preoccupazione costante di molti genitori odierni. O mio figlio non legge abbastanza. O legge soltanto fumetti e sciocchezze. Che la lettura sia in declino, lo confermano le statistiche: un recente sondaggio condotto in Gran Bretagna indica che solo il 20 per cento dei ragazzi frai 5 e i 16 anni d'età legge un libro tutti i giorni; e la maggioranza, il 53 per cento, legge appena una volta alla settimana.

Le cifre rivelano una tendenza si mile nella maggior parte dei paesi europei e in America. Negli ultimi tempi spuntano come funghi siti Internet che suggeriscono come istigare l'amore per la lettura nei bambini: ma il paradosso è che proprio Internet, insieme a televisione e videogiochi, fa concorrenza alla lettura, ed è sempre più spesso il web a vincere la sfida. Dunque cosa dovrebbero leggere, i nostri figli, perché sbocci e cresca in loro l'amore per i libri? Per aiutare insegnanti e genitori a scegliere, il Telegraph offre la sua lista: i "magnifici cento" della letteratura consigliata ai minori di sedici anni.

Scorriamone qualche titolo. Per la prima infanzia: La storia di Peter coniglio di Beatrix Potter, Il gatto e il cappello matto di Dr. Seuss, Winnie Pooh di Alan Alexander Milne. Per gli anni di mezzo: Le favole dei fratelli Grimm, Peter Pan di James Matthew Barrie, Pippi calzelunghe di Astrid Lindgren. Per la prima e seconda adolescenza: Il richiamo della foresta di Jack London, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain. E ancora: Oliver Twist di Charles Dickens, Kim di Rudyard Kipling, Piccole donne di Louisa May Alcott. E per concludere Il diario di Anna Frank.

Qualche assenza è sorprendente: mancano dall'elenco, per esempio, Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, I tre moschettieri di Alexandre Dumas, Lord Jim di Joseph Conrad, Robinson Crusoe di Danidel Defoe, I ragazzi della via Paal di Ferenc Molnar. Un selezionatore italiano avrebbe probabilmente inserito Pinocchio, Cuore e Il corsaro nero. Ma per il resto, benché sia prepara ta da educatori inglesi, la lista rispecchia un canone universale di "classici" per bambini.

Il problema è come incoraggiare bambini e adolescenti a leggerli, questi classici. E il dubbio è se una lista del genere possa davvero in stillare l'amore per la lettura. Nick Hornby, il cui ultimo romanzo, Slam, uscito da poco nel Regno Unito, è rivolto per la prima volta ai lettori più giovani, e che ha scritto molto sul come e perché leggere, non è convinto. "Fare una lista dei libri che un ragazzo dovrebbe leggere per imparare ad amare la lettura è il sistema migliore per scoraggiare l'amore della lettura", dice l'autore di Alta fedeltà, Febbre a 90 e altri best-seller. "Pretendere che i bambini e i ragazzi di oggi s'innamorino degli stessi libri di cui ci siamo innamorati noi, loro genito ri, quarant'anni fa, è altrettanto assurdo. Che leggano quello che vogliono. L'importante è che ricevano stimoli sufficienti per farlo, in famiglia e a scuola, scegliendo liberamente, senza un cammino predeterminato, per giunta predeterminato da adulti che del loro mondo, ormai, conoscono sempre meno".

Niente canone per l'infanzia, insomma, e men che meno un canone tramandato uguale di generazione in generazione. In ogni caso, aggiunge Michael Morpurgo, popolare scrittore di storie per l'infanzia, il canone stabilito dalla scuola d'oggi è sbagliato. "L'insegnamento scolastico è almeno in parte responsabile del declino della lettura fra i giovani", afferma. "La scuola dà a molti scolari l'impressione che la letteratura non faccia per loro, bensì sia un mondo riservato a una dotta casta di letterati, e il motivo è che leggere viene separato dal gusto del narrare. Molti bambini in cui si era acceso l'amore per i libri, sentendoli leggere dalla mamma o dal papà prima di addormentarsi, lo perdono rapidamente sui banchi di scuola, dove leggere non è più un piacere, ma un dovere. Per innamorarsi della letteratura servono storie affascinanti, e non sempre la scuola è capace di fornirle".

Ma non è mai troppo tardi, sostiene Alain de Bottom, giornalista e scrittore inglese, il cui ultimo libro, How Proust can change your life (Come Proust può cambiarvi la vita), è un'ode alla lettura, fatta però all'età giusta, qualsiasi questa sia: "Il mio primo, vero innamoramento per la letteratura è stato tardivo, a ventun anni, leggendo I dolori del giovane Werther di Goethe. Cominciare presto a leggere con passione può senz'altro aiutare a continuare a farlo da adulti, ma non esclude la possibilità di co minciare più avanti, quando si è raggiunta l'età della ragione. Non è detto che l'amore per i libri debba nascere sui banchi di scuola". La sua tesi è che anche se i nostri figli non impazziscono per Pippi calzelunghe o per L'isola del tesoro, come impazzimmo noi, Proust fa ancora in tempo a cambiargli la vita. Ogni generazione, in fondo, ha le sue "maddalene".

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(21 gennaio 2008)
[Modificato da (Ipanema) 21/01/2008 18:36]
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21/01/2008 18:44
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Dissento totalmnete da quanto dice Hornby. Certi meccanismi della pscihe sono uguali per qualsiasi bambino, a qualsiasi era appartenga.
I bottoni degli archetipi ce li hann tutti, e al di là della soggettività dei gusti, non vedo perché un undicenne di oggi non potrebbe innamorarsi dell'isola del tesoro... Quelc eh cambia non sono el storie ma i format con cui vengono presentate: l'altro ieri era il libro, ieri la tv, oggi il dvd e la playstation.
Trovatemi ad esempoio un bambino in età da scuola elemntare che non sia affascinato dai draghi... (OK, ci sono anche tanti grandi, alzo la mano anch'io [SM=g7405] [SM=g20543] )
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22/01/2008 16:01
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Libri per bambini
Sono il padre di una bambina di dieci e sto cercando di diventare un autore per questa fascia d'età (ho scritto due romanzi per ragazzi non ancora pubblicati).
Trovo che scrivere per dei bambini sia forse più difficile che per degli adulti, almeno per me, perché ho sempre scritto cose che mi piacevano. Scrivere per un target che non ci somiglia richiede quindi uno sforzo particolare. Mi sto dunque interrogando su cosa sia che realmente piace nei libri ai bambini.
Io da bambino ero un accanito lettore (intendo almeno un libro al giorno, spesso ne finivo uno la mattina, ne leggevo uno per intero e ne cominciavo un terzo), mi stupisce quindi di vedere che i bambini di oggi leggono molto meno.
Mia figlia legge certo più della media ma siamo nell'ordine di due o tre libri al mese più altre cose sparse.
La sua maestra (ora cambiata) le faceva leggere un libro al mese e poi ci doveva far su una relazione. Devo dire che il senso del dovere la spingeva a leggere con costanza. La nuova maestra ha prima abolito la relazione (perché secondo lei scoraggiava la lettura) e poi anche la lettura, dato che è un po' che non gli assegna nulla da leggere. In questo mi sono surrogato a lei, continuando a suggerirle libri.
Mia figlia legge tutti i giorni ma, di solito solo un poco dopo cena.
Per farla leggere di pomeriggio occorre in genere barattare l'ora di lettura con qualcosa.
Purtroppo, rispetto alla ns. generazione i bambini di oggi hanno troppe alternative ai libri: playstation, TV dai mille canali dedicati a loro, PC, internet, web-cam, karaoke...
La concorrenza è spietata per il povero libro.
Qualche regola in casa comunque aiuta. Mia figlia ha diritto a 45 minuti di "elettronica" giornaliera, che possono aumentare per ogni minuto di lettura (legge mezz'ora e guadagna mezz'ora di lettura).
Sebbene legga con piacere, non riesco a portarla al punto di preferire i libri ad altre attività.

Quanto alla lista inglese, ho seri dubbi sulla sua validità, non solo per un bambino italiano, ma anche per uno inglese.
I grandi classici per l'infanzia, purtroppo, non hanno più smalto.
Vada per Alice e Pippi (che mia figlia ha letto con piacere - Alice più volte - ma il fatto che siano legati a dei film vuol dire molto), ma Dickens lo ha letto a scuola con ben poco entusiasmo. L'isola del tesoro credo di aver provato a farglielo leggere troppo presto, sulla scia del Pianeta del tesoro, ma non l'ha finito.
Salgari e Verne che io ho divorato alla sua età, li ignora. Ma lo stesso vale per l'equivalente femminile di Piccole Donne, Papà Gambalunga, ecc. che non suscitano in lei grandi entusiasmi.
Tutto un altro discorso invece per Fairy Oaks, Harry Potter, Narnia, Stilton e molti altri prodotti "moderni" per bambini, spesso storie di fate, streghe e magia che legge con piacere (Narnia tanto moderno non è ma il film l'ha riportato in auge).
Mia figlia credo che abbia letto e amato tutti i libri di Rohal Dahl: un vero genio per l'infanzia, forse quasi come la Rowlings.

Cosa cercano i bambini nei libri, allora? Diciamo che sono suggestionati dalla pubblicità. Come per i film, così per i libri, amano leggerli se ne hanno sentito parlare o, meglio, se li hanno visti in TV (nelle versioni cinematografiche).
Amano storie "scintillanti", sorprendenti, fuori dall'ordinario, avvneturose, piene di amicizia, ma nel contempo vicine al loro essere bambini. Amano un po' essere spaventati (come aveva ben capito Disney) ma non troppo. Amano le battute, il mistero, il divertimento. Amano storie in cui i bambini imparano a sentirsi grandi.
Amano libri scritti per loro, per il loro tempo.

Cosa sta leggendo ora mia figlia? "Harry Potter e i Doni della Morte" e "Il Principe Caspian".
22/01/2008 17:02
Re: Libri per bambini
Menzinger, 22/01/2008 16.01:


Cosa sta leggendo ora mia figlia? "Harry Potter e i Doni della Morte"




[SM=g7336] come la capisco...
:-)
22/01/2008 17:02
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I Doni della Morte a 10 anni? Uhmmmm... io è dal 6 libro che compro solo la versione inglese, così mio figlio di 14 non può leggerli...
Trovo che dal 5 libro, Harry Potter diventi sempre più cupo, e quindi non adatto a un pubblico di bambini ancora piccoli...

Le Cronache di Narnia invece sono tutte molto carine, anche se, a dirla tutta, a mio figlio di 10 anni che legge volentieri, un po' ancora risultano "ostiche"...

Per invogliarli a leggere, io ho trovato MITICI i libri di Geronimo Stilton. Con quella maniera particolare di impaginare, con i font che cambiano, e soprattutto con tutto il linguaggio "topesco" Geronimo è una via di mezzo tra il fumetto e la letteratura. Però io vedo mio figlio trascorrere ore e ore a divorarseli da sempre.

Poi è passato ai libri di Molly Moon. Che sono semplicissimi, ma davvero tanto tanto carini. E per una bambina sono adatti. Il mio che è un maschiaccio l'adorava. Se ne è letti tre o quattro tutti d'un fiato.

Ora da qualche tempo mi ha chiesto "libri più robusti"... e siamo passati alle avventure del mondo di Deltora... fantasy per bambini.

E sul fantasy, c'è tutto un mondo da scoprire e da far scoprire ai bambini.

Con i bambini di oggi, secondo me, la via è davvero il fantasy, perché riescono a comprendere come sia bello fantasticare, immaginare, creare loro stessi, cosa che con la "cultura predigerita" della televisione, i videogiochi e internet sembrerebbe non essere più possibile. Solo che poi bisogna stare attenti a cosa si fa leggere loro. Non tutto il fantasy è adatto a una certa fascia d'età. Io ho iniziato ad avvicinarmi al fantasy, proprio perché sentivo la necessità di capire cosa facessi leggere ai miei figli. Da lì, poi è anche nato il dialogo letterario con loro: niente di più bello che discutere di un certo passaggio di un libro, di un personaggio, di un'avventura!

Come farli leggere? Credo che il consiglio più valido sia: avere tantissimi libri in casa, e farsi vedere con un libro in mano. I bambini imitano i genitori. Se non ti vedono leggere... non avranno mai la voglia di fare altrettanto.

E poi... be'... a scuola dai miei figli, la maestra li porta tutti i mesi, un pomeriggio alla Biblioteca Sala Borsa. Una biblioteca stupenda (io se potessi ci vivrei eheheh)... prendono fino a cinque libri che possono tenere in prestito per un mese, e il mese successivo li riportano tutti insieme. Inizialmente anche lei faceva fare una specie di relazione, ma in forma particolare. Infatti aveva ideato la cosa delle "lettere di suggerimento a un compagno".

In pratica, di un libro preso in prestito ogni bambino della classe di mio figlio doveva scrivere una lettera a un compagno (di banco e non) e raccontare brevemente perché gli era piaciuto il libro e perché glielo consigliava... insomma, una sorta di recensione cammuffata. Be', ha funzionato.


[SM=g7330]
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(Faith Whittlesey)
22/01/2008 17:58
Re:
(Ipanema), 22/01/2008 17.02:

Come farli leggere? Credo che il consiglio più valido sia: avere tantissimi libri in casa, e farsi vedere con un libro in mano. I bambini imitano i genitori. Se non ti vedono leggere... non avranno mai la voglia di fare altrettanto.[SM=g7330]




A tal proposito..
Quando avevo 7-8-9 anni avevo una passione sfegatata per un'abitudine che mia madre ha sempre avuto, ma che a un certo punto della mia crescita ho notato e ho cercato di imitare.
Dopo cena era solita metterci a letto e andare in camera sua per la notte. Era molto presto in realtà, circa le 21, perchè a qll'ora io DOVEVO essere a nanna, non fosse altro per lasciare i miei genitori finalmente soli e rilassati (qsto l'ho capito solo adesso, all'epoca facevo delle strenue battaglie per restare con loro a vedere la tv e credevo fossero due sadici cattivoni perchè mi davano qst'orario fisso insopportabile!!).
Mia madre dicevo, andava a letto e leggeva. Finchè mio padre non spegneva la tv o la raggiungeva, per continuare a leggere insieme.
C'era nella mia fantasia una tale curiosità a riguardo, che..non avete idea!! Me lo ricordo benissimo!! Volevo a tutti i costi stare con lei. Se proprio dovevo stare a letto, almeno chiedevo di stare nel lettone. Ma non perchè facessi i capricci, non ho mai avuto problemi a dormire da sola, anzi..adoravo il mio letto e la mia stanza! Ma c'era qst'aura di magia in qlla porta socchiusa da cui veniva fuori la luce soffusa del lume da lettura...che mi chiamava come un'ipnosi. Volevo entrare in quello spazio, a tutti i costi...volevo farne parte perchè mi affascinava il rituale: il lume, la pagina che gira come unico rumore in un silenzio fatto di palpabile fascino. Solo ora mi rendo conto del processo di emulazione alla base di qst'esperienza: volevo fare qllo che faceva lei e volevo farlo con lei e come lei. Mia madre, che è stata astuta e davvero sottile, mi ha sempre vietato di restare a guardare la tv dopo le 21, ma per starle accanto a leggere...mi lasciava un'oretta in più. E così, per farle compagnia e condividere il suo "magico mondo" ho dovuto (dovuto tra parentesi) trovarmi del materiale "da lavoro"..e ho cominciato a leggere. E non era più la sera trascorsa nel mio letto ad ascoltare mamma o papà che leggono per me, mi sono resa parte attiva all'interno della magia del libro.
E' stato il mio primo contatto con la lettura, la lettura serale, una proto-lettura pari a qlla che tutt'oggi porto avanti con estrema soddisfazione. Leggo in qualunque momento della giornata..ma la lettura serale è qlla che preferisco. E' mia. E' mio lo spazio, l'aria, la lucina..e poi è un dolce collegamento con la mia mamma. L'amore per la lettura è il più bel regalo che potesse farmi. Ogni sera quando prendo il libro e accendo il lume..penso a lei.
[Modificato da STELLAMONELLA 22/01/2008 18:15]
22/01/2008 18:15
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Re: Re: Il fascino della lettura
STELLAMONELLA, 22/01/2008 17.58:


Quando avevo 7-8-9 anni avevo una passione sfegatata per un'abitudine che mia madre ha sempre avuto, ma che a un certo punto della mia crescita ho notato e ho cercato di imitare.
Dopo cena era solita metterci a letto e andare in camera sua per la notte. Era molto presto in realtà, circa le 21



Questo è molto bello. Mi piacerebbe che mia figlia provasse il fascino della lettura. Forse ci sta arrivando. Certo io l'ho scoperto prima.
Alle elementari disponevo sul letto tutti i libri che dovevo ancora leggere, li scrutavo e cercavo di decidere quale avrei letto quella volta. Talora facevo la conta. Era un bel rito. Ed era bello leggere distesi sul letto.

La sera quando mia figlia legge nel suo letto, di solito le sto seduto accanto e leggo anch'io. A volte lo fa anche mia moglie.

Quanto a Harry Potter, ho cominciato a leggerglielo io per farla addormentare direi circa sei o sette anni fa, dunque ne aveva tre o quattro. Lo trova talmente normale ormai che anche i film non le fanno per nulla paura (a differenza di qualche sua amica).

Io credo che la Rowlings sia geniale nel saper cogliere quello che un ragazzo vuole sentirsi raccontare, ma di questo parlerò più diffusamente altrove.

E' vero che ora c'è dietro una macchina di marketing micidiale, ma dieci anni fa lei non era nessuno. Il successso dei primi libri è venuto prima di quello dei film.




22/01/2008 18:45
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Re: Libri per bambini
Menzinger, 22/01/2008 16.01:

I grandi classici per l'infanzia, purtroppo, non hanno più smalto.
Vada per Alice e Pippi (che mia figlia ha letto con piacere - Alice più volte - ma il fatto che siano legati a dei film vuol dire molto), ma Dickens lo ha letto a scuola con ben poco entusiasmo. L'isola del tesoro credo di aver provato a farglielo leggere troppo presto, sulla scia del Pianeta del tesoro, ma non l'ha finito.
Salgari e Verne che io ho divorato alla sua età, li ignora. Ma lo stesso vale per l'equivalente femminile di Piccole Donne, Papà Gambalunga, ecc. che non suscitano in lei grandi entusiasmi.
Tutto un altro discorso invece per Fairy Oaks, Harry Potter, Narnia, Stilton e molti altri prodotti "moderni" per bambini, spesso storie di fate, streghe e magia che legge con piacere (Narnia tanto moderno non è ma il film l'ha riportato in auge).
Mia figlia credo che abbia letto e amato tutti i libri di Rohal Dahl: un vero genio per l'infanzia, forse quasi come la Rowlings.



beh ma qua è una questione di gusto soggettivo, IMO, mentre Hornby fa di tutta la generazione un fascio.
Sotto questo profilo, per esempio, a me Pippi non è mai paciuta, Dickens dipendeva dai libri, mentre Salgari e Verne IMO è più facile che abbian presa sui maschietti che sulle femminucce.
Piccole Donne di solito è adorato ancora adesso (lo vedo nei forum dle giovani potteriane) ma, come anche ai miei tempi, c'è chi non lo ama.


Menzinger, 22/01/2008 16.01:


Amano storie "scintillanti", sorprendenti, fuori dall'ordinario, avvneturose, piene di amicizia, ma nel contempo vicine al loro essere bambini. Amano un po' essere spaventati (come aveva ben capito Disney) ma non troppo. Amano le battute, il mistero, il divertimento. Amano storie in cui i bambini imparano a sentirsi grandi.




Appunto, come tutti i bambini di qualsiasi generazione ;)
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02/03/2008 23:19
empty...fabio
[Non Registrato]
^___^
02/03/2008 23:32
empty...fabio
[Non Registrato]
^___^
ops... ho sbagliato prima ^^'''

@ StellaMonella: meravigliosa storia che ti ha avvicinato alla lettura *__*...

Il genere fantasy è molto magico (che novità ^^''') ed è un libro che riesce veramente a scuotere la mente frenata dalla TV. I miei genitori non hanno mai letto o leggono molto poco... ed io ho iniziato ad avvicinarmi alla lettura dopo aver capito, tardi ^^''', il potere della tv negativo.

Internet, TV, playstation ecc ecc... sono tutti svaghi che minacciano i libri, ma comunque prima o poi la playstation verrà abbandonata ed il libro verrà ripreso: "il trucco" sta nel riuscire a trovare i libri che ti "ingabbiano" alla lettura.

Sarebbe veramente bello e gratificante riuscire a scrivere un libro apprezzato dai bambini *__* un altro sogno nel cassetto...
03/03/2008 08:54
Mio figlio
Ha 11 anni, e trova estremamente noiosi i libri che la maestra lo obbliga a prendere nella libreria della scuola, per poi fare delle relazioni, lui ama le storie dell'antico Egitto, scoperte, scavi,
mummie,"maledizioni", e racconti su extraterrestri.
Harry Potter invece non lo ha mai entusiasmato, sarà perchè anche la mamma si è rifiutata di leggerlo, o forse perchè non è il suo genere.
E' un appassionato di "Voyager", di Roberto Giacobbo, e di tutti i temi trattati in questa trasmissione.
03/03/2008 09:42
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Re: Mio figlio
Piccolina67, 03/03/2008 8.54:

Ha 11 anni, e trova estremamente noiosi i libri che la maestra lo obbliga a prendere nella libreria della scuola, per poi fare delle relazioni, lui ama le storie dell'antico Egitto, scoperte, scavi,
mummie,"maledizioni", e racconti su extraterrestri.
Harry Potter invece non lo ha mai entusiasmato, sarà perchè anche la mamma si è rifiutata di leggerlo, o forse perchè non è il suo genere.
E' un appassionato di "Voyager", di Roberto Giacobbo, e di tutti i temi trattati in questa trasmissione.



Allora ti consiglio tutti i libri de Il Battello a Vapore, specialmente "Le parole magiche di Kengi il pensieroso" di Paolo Lanzotti, un libro bellissimo, ambientato nell'epoca dei Sumeri e della scrittura.

Inoltre, ci sono una marea di libri che leggeva mio figlio, prendendoli in biblioteca, appena torna da scuola me li faccio dire (il nome dell'autrice si avvicina a quello di Mery Poppins)

E assolutamente i libri delle "Cronache dell'Era Oscura", di Michelle Paver, iniziando con "La Magia del Lupo". Una sorta di "fantasy" (ma tanto poi fantasy non è) ambientato nell'era preistorica.

Comprendo benissimo lo stato d'animo di tuo figlio perché è anche quello del mio, e di moltissimi altri undici/quattordicenni che hanno bisogno di un "genere" specifico, per appassionarsi alla lettura (anche se il mio, a quattordici anni, dovrebbe iniziare a leggere più concreto, che non fantasioso... penso).

ciao!

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