02/03/2007 15:32 |
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Scritto da: (Ipanema) 02/03/2007 14.48
Un libro per me prima di tutto deve acchiapparmi. (So già cosa pensate, sulla mia fissa per gli incipit e quant'altro, ma non è solo questo, che intendo quando intendo "acchiapparmi"...)
Acchiapparmi significa che già dal titolo, dalla quarta di copertina, mi deve catturare. Cioé, lo scrittore, l'editor o l'editore o il correttore di bozze, deve aver scritto un bel riassunto accattivante circa il tema che il libro andrà a raccontare poi.
Non vale Ipa. Avevamo detto che si doveva pensare alla lettura senza pensare con la testa di chi scrive. E tu qua parli di incipit, editor, editori eccetera...
no no... fai il lettore "ignorante", per favore voglio un parere super partes.
Anche nel resto della tua risposta hai parlato da chi è "del settore".
Cosa ti fa riconoscere in una storia? (ti sfido a riconoscerti ne La Divina Commedia ...scusa non so perché ma m'è venuto in mente questo )
Cosa significa "credibile" (mi parli di draghi e ambientazioni fantasy...alla faccia del credibile, verrebbe da dire! )
Cosa rende uno stile aulico piuttosto che asciutto?
Come fai a distinguere uno stile vero da uno artificioso?
p.s.: sì, ho dimenticato la cosa più importante! Deve farmi dire "Cazzo che bello!", poi subito dopo "Perché è già finito?" e deve rimanermi dentro la testa per qualche tempo. Più mi rimane dentro la testa, più ci ripenso e sento nostalgia per quel libro, più mi è piaciuto.
La mia mancanza cronica di memoria mi impedisce di risalire nei dettagli a ogni libro, ma nella testa ho pezzi di tutti i libri che ho letto, anche di quelli che non mi sono piaciuti. Non so mica perché! (vero è anche che, dei libri letti, che reputi inutili ce ne sono pochissimi, forse perché quelli che non mi interessano li mollo prima ancora di incamerarli )
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