26/09/2007 18:47 |
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| | | Post: 504 | Registrato il: 08/03/2005
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Beh, ma la poesia e la pittura son cose diverse, qua si parla di editing (non ivnasivo) su narrativa, x migliorare passaggi che potrebbero fluire meglio o essere più chiari al lettore. E questo non costa un centesimo perchè l'editore lo fa di default sul manoscritto che pubblica.
Quanto ai Beatles, non erano mcia soli, avevano George Martin che gli faceva gli arrangiamenti ;) _________________________________
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28/09/2007 12:57 |
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Quello che intendo dire è che, a mio parere, qualunque forma di editing che non sia strettamente ortografica può risultare invasiva.
Perchè poesia, pittura e musica sarebbero differenti? Non sono sempre forme d'arte? |
01/10/2007 09:48 |
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| | | Post: 940 | Registrato il: 28/09/2006
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In parte sono d'accordo con Oraca e in parte no.
E' vero che se io dico ad esempio : "più non passa" o "non passa più", la seconda forma è più agevole, ma la prima può avere per me un significato particolare e se la dico in quel preciso contesto un motivo ci sarà.Correggendola quindi stravolgo il significato subliminale del mio testo, lasciando comunque il significato sostanziale lo stesso, però il messaggio latente che voglio far passare cambia.
E' anche vero però che fluidificando la scrittura le cose si semplificano parecchio. -------------------------------------------
http://digilander.libero.it/giomi.isabella/
http://blog.libero.it/tanysha/ |
04/10/2007 09:35 |
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| | | Post: 4.284 | Registrato il: 21/11/2005
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così, giusto per dare una risorsa in più, segnalo il link al blog di Simona Cremonini, sezione "editing":
creativaconcc.blogspot.com/search/label/Editing%20e%20Correzione...
dove si scopre che l'editor esisteva anche agli Albori del Tempo.
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Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey) |
04/10/2007 12:20 |
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| | | Post: 510 | Registrato il: 08/03/2005
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Oraca, 28/09/2007 12.57:
Quello che intendo dire è che, a mio parere, qualunque forma di editing che non sia strettamente ortografica può risultare invasiva.
Perchè poesia, pittura e musica sarebbero differenti? Non sono sempre forme d'arte?
Per la poesia, l'esmepio di Catt è già illuminante ed esprieme perfettamente il mio pensiero. Per la pittura,e lo steso discoros, è troppo soggettiva, nel senso: chi puòdirti che devi disegnare x forza un uomo con due braccia anziché tre?
Ma se invece narri una storia, l'editor ti può dire benissimo: guarda che se non spieghi prima questo quello che succede dopo non si capisce. Nella ostruzione di un romanzo ci deve essere una logica oggettiva che è assente invece in altre forme di espressione come la poesia e la pittura _________________________________
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17/01/2008 18:53 |
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RaffaeleAbbate [Non Registrato] | |
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anche io ho avuto a che fare con una editor Il mio romanzo prima della stampa è stato "passato" ad una editor.
A parte la correzioni dei refusi, di qualche incongruenza e delle ridondanze e ripetizioni, la signora mi a chiesto:
A) Di ridurre il testo di una quarantina di pagine eliminando delle disgressioni su personaggi di contorno
B)Di cambiare la sequenza narrativa in taluni punti ...
Quando ho letto la sua mail, a momenti diventavo idrofobo
Poi ho ragionato ed ho fatto mente locale sul mio testo in maniera oggettiva ...
E mi sono convinto, abbiamo ragionato, discusso al telefono ed alla fine ho accettato una buona parte dei suggerimenti della editor ...
E le parti tagliate ...
Verranno buone per un'altra volta.
Ciò che si scrive è come il maiale, non si butta nulla. |
18/01/2008 08:12 |
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| | | Post: 4.780 | Registrato il: 21/11/2005
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era a favore o contro le d eufoniche la tua editor?
Sto facendo una sorta di indagine, perché mi sto rendendo conto che questa storia delle d eufoniche è piuttosto una questione più auspicata che praticata...
(della serie che solo pochissime case editrici, quali Mondadori e Bompiani, propugnano l'eliminazione delle d eufoniche, ma in altri testi di altre case editrici che trovo in libreria, le vedo, le sento come sassolini in una scarpa e mi domando: perché allora strombazzarci tanto su?)
ciao, grazie per il tuo intervento/esperienza. E' molto importante per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla scrittura e che passeranno di qui.
I. [Modificato da (Ipanema) 18/01/2008 08:13] _________________________________
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(Faith Whittlesey) |
18/01/2008 10:58 |
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RaffaeleAbbate [Non Registrato] | |
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è un problema che non si è posto ....
già in fase di scrittura ho cercato, per quanto possibile, di evitare la necessità della stessa, mutando la frase o la parola.
Io personalmente la trovo insopportabile, accademica.
Ad esempio la frase precedente la potevo scrivere anche "insopportabile ed accademica".
Usando la virgola al posto della congiunzione la frase diventa più determinata.
La fissa della mia editor: contro l'abuso degli avverbi. |
18/01/2008 11:09 |
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RaffaeleAbbate [Non Registrato] | |
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ovviamente se scrivo di getto, come se parlassi, l'adopero, ma mi rendo conto che è solo una esigenza di orecchio.
Quindi in una scrittura più attenta credo ci si debba limitare all'essenziale, quando da una lettura ad alta voce c'è cacofonia ...anche per togliere quella patina di vecchio al testo.
Nelle parti dialogate la uso solo se il personaggio che parla è evoluto, anzi adopero anche il desueto od per accentuare il linguaggio affettato.
Un cameriere, un camorrista, un killer non sa neanche cosa sia la D eufonica.
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02/06/2012 13:31 |
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| | | Post: 10.333 | Registrato il: 21/11/2005
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