19/10/2006 10:12 |
|
| | | Post: 1.224 | Registrato il: 22/11/2005
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
Penso che le azioni a volte possano avere un certo valore a prescindere dal principio che le ha mosse.
(Se anche fosse stata solo strizza, almeno ha avuto l'onestà di assumersi una responsabilità politico-etica... fatti suoi perché l'ha fatto :D )
Se a fare la stessa cosa fosse stato Bertinotti, sarebbe stato troppo scontato e nessuno ci avrebbe fatto caso, anzi, lo avrebbero apostrofato di demagogia, probabilmente.
Comunque, quello che per qualche strano motivo mi frulla nella testa da un po' di tempo a questa parte, è che se c'è un sistema per ridare un posto più onorevole alla creatività e alla cultura e toglierla dagli scaffali del commercio "iniquo e soldale" (e questo riguarda anche i libri), questo forsepassa per l'etica e la responsabilità.
Va benissimo che un regista come Martinelli prospetti il SUO modo di vedere il mondo attraverso una pellicola, ma va ancor più benissimo che lo si metta in discussione e se ne rilevi l'eventuale limitatezza, o quanto meno che ci si ponga il problema.
|
|
|