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Autore

La realtà del teatro

Ultimo Aggiornamento: 06/06/2006 15:22
31/05/2006 08:23
Post: 1.656
Registrato il: 21/11/2005
Utente Veteran
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è interessante vedere come cambiano le prospettive a seconda del singolo e soprattutto a seconda della posizione che questo singolo ha rispetto al teatro. ma non solo.

Io ho sempre amato il teatro, al punto che per un certo periodo, lontanissimo periodo, ho gravitato intorno ad attori, registi, ho persino uno zio attore e regista teatrale che alla fine ha messo su una compagnia teatrale che si occupa di recupero di tossicodipendenza. una mia amica, ormai dispersa nei meandri della vita, ha una compagnia teatrale con la quale cura i disagi alimentari, dalla anoressia alla bulimia.

Insomma... teatro per me è stato da sempre un qualcosa di famigliare (con il gl di famiglia)...

Però io l'ho sempre vissuto, e ancora lo vivo, partendo dal testo. Anche quando fruisco semplicemente da spettatore, ascolto le parole, seguo il testo più che i gesti. Infatti giudico la bontà di una recitazione soprattutto attraverso l'intonazione della voce, il suono che riesce a dare a una determinata parola, a una determinata sequenza.

Perché se il teatro dovesse restituire solo gesti, solo emozioni (sono emozioni anche le risate) allora dovrebbero piacermi anche le commedie all'italiana, i musical (quelli che un tempo venivano chiamati varietà) quelle cose che invece io detesto cordialmente e quando, costretta, mi tocca andarvi a vederli, soffro, soffro terribilmente.

Non a caso, dell'ultimo spettacolo teatrale, quello di Albanese, il pezzo che mi è rimasto impresso è "Il Ministro della Paura" un pezzo bellissimo, estremamente difficile e sicuramente drammatico pur nella sua comicità amara.

Ma è il modo in cui vengono raccontate le emozioni, attraverso il mix parole-voce-gesti, sempre però partendo dal testo, che io raccolgo e null'altro. Se un testo soffre o non è buono, se l'attore in scena è sgraziato come voce (ovvio, sarà poi anche goffo nel muoversi) allora... soffro.
_________________________________
Ginger Rogers eseguiva tutti i passi di Fred Astaire, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Remember, Ginger Rogers did everything Fred Astaire did, but she did it backwards and on high heels
(Faith Whittlesey)
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