ELENCO RIVISTE LETTERARIE PER ESORDIENTI da LibriAlice.it

Peccato che quasi nessuna accetti semplicemente di segnalare le uscite degli esordienti... :S Alice dovrebbe aggiornare la lista e togliere la dicitura 'esordienti' :( ... O forse piu' semplicemnete dovrebbero farlo le suddette riviste

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Scritto da: Guida 30/09/2006 12.40
Peccato che quasi nessuna accetti semplicemente di segnalare le uscite degli esordienti... :S Alice dovrebbe aggiornare la lista e togliere la dicitura 'esordienti' :( ... O forse piu' semplicemnete dovrebbero farlo le suddette riviste

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quando dici "segnalare le uscite degli esordienti" vuoi dire predisporre uno spazio per recensire e scrivere di un libro di un esordiente uscito con una qualunque casa editrice che non sia da annoverarsi in quel gruppo definito "Grandi Case Editrici"?

in effetti, ho visto la difficoltà di Angela a farsi recensire in qualche modo... e non è che Writer con il suo libro edito Besa sia stato più fortunato... ha ottenuto qualche recensione degna su alcuni forum o fogli (elettronici) letterari online... ma a meno che lui stesso non sia stato in grado di seguirli, grossi clipping su testate e giornali o riviste cartacee non mi è sembrato ne abbia avute...

Insomma, è sempre un gatto che si morde la coda: scrivi, lotti per farti pubblicare, ti pubblica senza contributo una casa editrice minore o "minorissima", ma nessuno dei circuiti che potrebbe in qualche modo promuoverti, o quanto meno accreditarti come "anche io ci sono"... accetta di farti uscire dall'anonimato... molto triste tutto ciò.

Sembra quasi che li boicottino 'sti esordienti!

[Modificato da (Ipanema) 30/09/2006 13.08]

Il problema, purtroppo, non riguarda solo le cartacee ma anche tante online :(


Cmq quel che intendevo è la segnalazione "uscito il libro tale dell'autore ed editore tale" con scheda relativa al libro a seguire.

Moltissimi non ti rispondono neanche (e quando ci lamentaimo delle case editrici dovremmo epnsare a questi tizi, invece, perché una tstata, spcialmnete se non è il Corriere, vive dei riscontri coi lettori ed è buona norma rispondere a tutte le mail redazionali. Ad es, FM, che fra l'altro fa piu' accessi di tutte ste rivistine messe assieme, risponde sempre a tutto quel che arriva, fosse anche un 'no grazie non rientra nel ns range' ed è aperta a segnalare qualsiasi esordiente meritevole in ambito fantastico, come anche Angela ha potuto sperimentare. Scusate se faccio quest'esempio, non è un classico 'Cicero pro domo sua', è che è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare).

Qualcun'altro ti dice che se vuoi comparire devi smollare una copia del libro (cosa che, per ovvii motivi, si puo' faresolo in pochi casi ben ponderati) perché loro pubblicano recensioni o nisba.

E allora, queste due categorie farebbero meglio a non fare appello agli esordienti o cmq al materiale contributivo dei lettori, perché è solo ipocrisia.

Qualche sporadico invece accetta la segnalazione. Mosche bianche. In soldoni, 'na tristezza :D

FM (o Fantasy Magazine che dir si voglia) è davvero una web-zine ben fatta. E non lo dico perché ci scrivi tu e pochi altri; qualche semestre fa, feci un post su WMI dove mi complimentavo con Ematerz per la rubrica Approfondimenti, che era ben fatta, al punto che per alcune ricerche (Tolkien e C.S. Lewis) le suggerii persino alla prof. di Scrittura Creativa della scuola dove mio figlio frequenta la seconda media...

E se gli accessi dimostrano una grande attenzione e una fidelizzazione al sito sorprendente, non posso che dire: tutti meritati. (Sul forum, ho qualcosa da ridire... ma per la testata, davvero buona...)

E che ci vuole a farne di così ben fatte e rispettose dell'altrui lavoro o aspirazione?

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Scritto da: (Ipanema) 30/09/2006 15.15
E che ci vuole a farne di così ben fatte e rispettose dell'altrui lavoro o aspirazione?

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Eh, sembra faciel fare un buon caffè :D ma considera
che gli ingredienti siano parecchi:

intanto l'ottimo coordinamento di Franco. Insostituibile nei modi nell'efficienza, anche se spesso è talmente oberato che bisogna aspettare un po' per le risposte.

Poi la possibilità di contare su un parco redazionale fisso di una dozzina di persone, in modo che quando alcuni elementi sono strafogati nel lavoro c'è cmq una parte che, a rotazione, riesce a garantire il 'palinsesto'.

Poi c'è un piccolissimo parco di collaboratori esterni, che propongono un pezzo un tantum. Anche queste son boccate di ossigeno, perché certi giorni è difficile raggiungere le 5 news. Non per mancanza di materiale ma per mancanza di tempo per lavorarlo (la media giornaliera delle news in preparazione è sempre una 20ina di pezzi).

Poi c'è la volontà di mostrare agli occasionali (preliminramente scremati da Franz, in questo è selettivo) come costruire un pezzo ed evidenziargli gli errori (anche questo 'tutoraggio' porta via tempo e impegno, a volte per mesi, è un po' come fare l'editing, anche se su picccola scala).

Poi c'è un certo grado di specializzazione, per cui ciascuno è esperto di un tot di argomenti (anche se non significa che se vuol scrivere qualcosa di completamnete diverso non possa farlo).

Poi c'è la ricerca della professionalità: su Internet va tutto piu' veloce,così anche se non si è i primi su una certa notizia, si cerca cmq di darne un approfondimento in modo da dare un valore aggiunto al pezzo che gli altri non danno. In piu' c'è una grande attenzione al copyright (cosa che su Internet viene puntualmente violata - tant'è vero che a volte, sul forum della Guida, mi postano link a siti che, pur di fare lo scoop, riprendono immagini piratate e che quindi mi tocca poi togliere).
Ecco perchè, per es. non troverete mai interviste tradotte da altre testate, come fanno tanti, fregandosene bellamente (o peggio per ignoranza).

Poi c'è un software ottimo, funzionale e facile da usare (merito di Silvio). Per qualsiasi problema tecnico lui arriva in aiuto.

Poi c'è l'entusiasmo e la voglia di proporre idee nuove.

Poi c'è che nessuno sale in cattedra a dar lezioni agli altri. C'è molto spirito di squadra, ci si aiuta indipendentemente dalla logica "è un pezzo mio, è un pezzo tuo" e quando qualcuno fa un lavoro particolarmnete bello c'è il riconoscimento da parte degli altri.

Poi c'è la possibilità di crescere (cioè venire coinvolti nei molteplici progetti della casa editrice).

Infine c'è un'orgaizzazione ben oliata, che fuori non si vede ma dietro le quinte si coordina con una mailing list sempre in funzione, dove si discute sui pezzi in lavorazione, si postano dubbi, risposte, link, aiuti e quant'altro.

Come vedi, gli ingredienti non son pochi ;) E non so quante testate siano in grado di dare tutto questo. Io ho collaborato a parecchie in vita mia, ma un'amalgama così non l'ho mai vista.
C'è anche da dire che il tutto non è nato così, è andato costruendosi grazie all'apporto di ciascuno.

[Modificato da Guida 01/10/2006 12.42]

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Scritto da: Guida 01/10/2006 12.39


intanto l'ottimo coordinamento di Franco. Insostituibile nei modi nell'efficienza, anche se spesso è talmente oberato che bisogna aspettare un po' per le risposte.

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quando parli di Franco, immagino tu ti riferisca a Clun giusto?

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Scritto da: Guida 01/10/2006 12.39


Eh, sembra faciel fare un buon caffè :D ma considera
che gli ingredienti siano parecchi:

intanto l'ottimo coordinamento di Franco. Insostituibile nei modi nell'efficienza, anche se spesso è talmente oberato che bisogna aspettare un po' per le risposte.

Poi la possibilità di contare su un parco redazionale fisso di una dozzina di persone, in modo che quando alcuni elementi sono strafogati nel lavoro c'è cmq una parte che, a rotazione, riesce a garantire il 'palinsesto'.

Poi c'è un piccolissimo parco di collaboratori esterni, che propongono un pezzo un tantum. Anche queste son boccate di ossigeno, perché certi giorni è difficile raggiungere le 5 news. Non per mancanza di materiale ma per mancanza di tempo per lavorarlo (la media giornaliera delle news in preparazione è sempre una 20ina di pezzi).

Poi c'è la volontà di mostrare agli occasionali (preliminramente scremati da Franz, in questo è selettivo) come costruire un pezzo ed evidenziargli gli errori (anche questo 'tutoraggio' porta via tempo e impegno, a volte per mesi, è un po' come fare l'editing, anche se su picccola scala).

Poi c'è un certo grado di specializzazione, per cui ciascuno è esperto di un tot di argomenti (anche se non significa che se vuol scrivere qualcosa di completamnete diverso non possa farlo).

Poi c'è la ricerca della professionalità: su Internet va tutto piu' veloce,così anche se non si è i primi su una certa notizia, si cerca cmq di darne un approfondimento in modo da dare un valore aggiunto al pezzo che gli altri non danno. In piu' c'è una grande attenzione al copyright (cosa che su Internet viene puntualmente violata - tant'è vero che a volte, sul forum della Guida, mi postano link a siti che, pur di fare lo scoop, riprendono immagini piratate e che quindi mi tocca poi togliere).
Ecco perchè, per es. non troverete mai interviste tradotte da altre testate, come fanno tanti, fregandosene bellamente (o peggio per ignoranza).

Poi c'è un software ottimo, funzionale e facile da usare (merito di Silvio). Per qualsiasi problema tecnico lui arriva in aiuto.

Poi c'è l'entusiasmo e la voglia di proporre idee nuove.

Poi c'è che nessuno sale in cattedra a dar lezioni agli altri. C'è molto spirito di squadra, ci si aiuta indipendentemente dalla logica "è un pezzo mio, è un pezzo tuo" e quando qualcuno fa un lavoro particolarmnete bello c'è il riconoscimento da parte degli altri.

Poi c'è la possibilità di crescere (cioè venire coinvolti nei molteplici progetti della casa editrice).

Infine c'è un'orgaizzazione ben oliata, che fuori non si vede ma dietro le quinte si coordina con una mailing list sempre in funzione, dove si discute sui pezzi in lavorazione, si postano dubbi, risposte, link, aiuti e quant'altro.

Come vedi, gli ingredienti non son pochi ;) E non so quante testate siano in grado di dare tutto questo. Io ho collaborato a parecchie in vita mia, ma un'amalgama così non l'ho mai vista.
C'è anche da dire che il tutto non è nato così, è andato costruendosi grazie all'apporto di ciascuno.

[Modificato da Guida 01/10/2006 12.42]

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domanda, come mai FM non è anche su carta?

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Scritto da: (Ipanema) 01/10/2006 13.04


quando parli di Franco, immagino tu ti riferisca a Clun giusto?

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yesss :D
Non è su carta perchè ci vuole una forza economico-distributiva immane per andare nelle edicole. E' un circuito diverso da quello delle librerie ;)

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Scritto da: Guida 01/10/2006 13.18


yesss :D
Non è su carta perchè ci vuole una forza economico-distributiva immane per andare nelle edicole. E' un circuito diverso da quello delle librerie ;)

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Mah, io lo chiedevo perché FM fa sempre parte del circuito Delos, e Fantascienza.com per esempio ha Robot che è sempre edito da Delos ed è (mi pare) una rivista di fantascienza su carta a uscita periodica. Poi c'è la WMI, e mi pare che ci sia (ora non ricordo) anche un'altra rivista cartacea sempre facente parte, anche se con direttori e redattori differenti, a Delos... dunque, anche tenendo conto dell'incredibile affluenza ai siti FM, una rivista di Fantasy esiste nelle edicole? Potrebbe essere un'interessante opzione...

Ovvio che poi tutto dipende dalle scelte economiche editoriali... però mi sorprendeva la mancanza di "pezza d'appoggio cartacea" proprio su questo argomento che è quello che vanta il maggior afflusso e gradimento...

Sì, beh, l'idea è nel cassetto da tempo, ma per ora non è fattibile.
Robot se non sbaglio è in abbonamento ma non mi pare sia edicola. La WMI nemmeno arriva in edicola.
L'unica è la nuova rivista di SF varata qualche mese fa. Ma quella è una partnership: ecco perché è riuscita a sbarcare.

Quello che però ci si domanda è: accedere a FM non cosa nulla. Ma quanto appassionati sarebbero disposti a pagare per leggere di fantasy? ;) Perchè finché una cosa è gratis, si sa come va. E' quando si inizia a dover tirare fuori qualche euro...iniziano le incognite :D 8)